domenica 27 dicembre 2009

iTunes una sega

maledetti!
c'era scritto Scarica gratis l'ultimo singolo dei Foo Fighters.
prima non riuscivo diceva che era valido solo per l'account USA.
poi mi ha detto invece di aggiornate iTunes. allora accendo l'altro Mac, quello vero con cui lavoro.
aggiorno iTunes.
apro iTunes mi dice Devi aggiornare Safari.
vaccagare.
aggiorno Safari.
apro Safari mi dice Devi aggiornare OSX.
quindi non mi funziona Safari, non mi funziona iTunes.
nel frattempo è scattata la mezzanotte non ti puoi più scarice i Foo Fighters, ti puoi scaricare David Guetta.
ma chi cazzo se ne frega di David Guetta? soprattutto, chi cazzo è?
e niente...
adesso voglio vedere che aggiorno OSX e poi non mi funzionano i software con cui lavoro.
voglio proprio vedere.
maledetti.
siete tutti dei maledetti.
siete tutti uguali, disonesti maledetti.

martedì 22 dicembre 2009

quella cavalla lì, non è la stessa più

poi ci son delle volte che mi dicono Sai chi sembri, sembri un po’ quello lì.
sembri un po’ quello lì di quel gruppo là.
Ah, faccio io, ho presente però boh, non saprei.
no ma è che sembri proprio quello lì di quel gruppo là.
Eh ho capito, faccio io, Bon dai, vabè.
l’atro giorno parlavo con una mia amica le ho detto Che poi io non capisco, un giorno un tipo, uno che conosci, mi ha detto Sembri un po’ quello lì di quel gruppo là, Bon dai, vabè, gli ho detto io, però ci pensavo mi giravano i coglioni.
e lei cosa mi ha detto? lo sai cosa mi ha detto lei?
mi ha detto Ha ragione il tipo, l’ho pensato anche io quando ho sentito quella tua canzone lì.
Ah grazie, le ho detto io.
Sembra un po’ quella sua canzone là, mi ha detto lei.
allora poi io ci pensavo, che quella canzone mia lì sembrava quella canzone sua là, e che qualche anno fa un tipo mi aveva detto Sembri un po’ quello lì, io gli avevo risposto Bon dai, vabè, però in realtà mi giravano i coglioni.
poi le ho detto, alla mia amica, Si che poi oh, non so mica se è nato prima l’uovo o la gallina, le ho detto.
poi però a casa continuavo a pensarci, mi giravano i coglioni e mi dicevo Ma pensa te se questa qui deve predere le parti di quello là che questo pezzo mio qui è come quel pezzo di quell’altro là.
mi giravano i coglioni.
poi non so come ho fatto mi è venuta un’idea pazzesca, che non mi era mica venuta prima in questi tre o quattro anni, quando mi dicevano Lo sai chi sembri? No, rispondevo io, Sembri quello là, dicevano loro, non mi era venuta in mente questa idea pazzesca.
comincio a guardare tutti i miei CD, che io ce li ho, i dischi di quello là, comincio a guardare mi viene un nervoso, che io ho i CD in ordine alfabetico però solo fino alla A. io li tengo in ordine sparso, vado a memoria di posizionamento geometrico, così la chiamo io.
memoria di posizionamento geometrico.
dove sono i Metallica? in mezzo un po’ a destra. dove sono i Pogues? a sinistra. dov’è Lucio Dalla? nella colonnina. dov’è Janis Joplin? non ce l’ho Janis Joplin, c’ho il vinile ma è di mio padre lo tiene mio padre.
tutto bene poi un giorno Giulia, l’assistente in Lady Lovely, che quando siamo diventati ricchi abbiamo preso una assistente, adesso siamo ricchissimi ne abbiamo due, di assistenti, un giorno Giulia mi fa Te li metto in ordine alfabetiico.
Bon, faccio io, mettili in ordine alfabetico.
ha fatto la A poi si è rotta i coglioni mi fa Continuo la prossima volta.
certo. sono ancora lì alla A.
Se guardi sul mio scaffale vedi le prime lettere, fa così il mio scaffale, Ab, Ac, Ad, Ae, Af, Ag, Ai, Al, Am, An, Ap, As, poi, We, Be, Dy, Ma, Oz, Ca, Li, e via così. non si capisce niente.
comunque va bè. grazie alla memoria di posizionamento geometrico trovo quel disco lì di quel gruppo lì di quel tipo là, che mi dicono sempre che gli ho rubato tutto, guardo in effetti si, c’è quella canzone che diceva la mia amica, poi allora guardo sotto, che non ci avevo mai pensato prima, guardo sotto c’è scritto 2004.
io, quella mia canzone lì che secondo loro l’avrei presa da quest’ altra canzone qua, io quella canzone mia lì, era uscita nel 2003.
così. tanto per dire.
prendi nota.
quando uno parla no? ecco, prendi nota.
potevo anche dirlo tre o quattro anni fa, ma non ci avevo mica pensato io a controllare se l’avevo poi per caso scritta prima io.
non è che me ne vengano tante, di idee pazzesche.
non sono abituato.

martedì 24 novembre 2009

cosa vuol dire però?

quando uno prende la bici e va a fare la spesa nel paese vicino credendo di fare una spesa normale, poi torna a casa credendo di aver fatto una spesa normale, ci son solo 5 o 6 cose e tutte quelle 5 o 6 cose lì che ha preso credendo di fare una spesa normale sono tutte quante al cioccolato, vuol dire qualcosa?

mercoledì 18 novembre 2009

Cult Of Personality

mai sopportati. ancora ancora il brano Cult Of Personality... ma il resto no. il chitarrista poi, insopportabile.
non mi son mai tornati i conti. so di essere politicamente scorreto e me ne frego, ma non ho mai capito come fa uno ad essere nero, vestirsi glam, fare del metal, e avere pretese di musica intellettuale.
ho capito il Meltin' pot, ma il Meltin' pot, non un mischione.
a me mi sembrano un mischione.
prendi Lemmy, è un buzzurro, ma almeno è brutto, bianco, stonzo, c'ha i baffi a manubrio, suona rock'n'roll, beve, c'ha i monili con le svastiche. non puoi non capirlo. lo capisci, Lemmy.
magari ti fa schifo, ma lo capisci.
io un gruppo di neri che sembra la squadra dei Lakers, si veste come Michael Jackson, suona come i King's X, e fa gli assoli come Tom Morello, non ci capisco più un cazzo. cosa devo fare, ballare? pogare? limonare? ascoltare i testi? guardare i vestiti?
non ci capivo una mazza, mi rompevo i maroni, mettevo su Reign in Blood, almeno sapevo quel che mettevo su.
mettevo su gli Slayer, ecco cosa mettevo su.
oppure mettevo su Kill 'em All, almeno sapevo quello che mettevo su.
mettevo su i Metallica, ecco cosa mettevo su.
oppure mettevo su Among the Living, almeno sapevo quello che mettevo su.
mettevo su gli Anthrax, ecco cosa mettevo su.
poi se cerchi su Wikipedia trovi che proprio agli Anthrax piacevano, quelli di Cult of Personality.
ne deduco che gli Anthrax erano avanti, io ero e sono indietro.
anche gli Anthrax facevano i pezzi coi Public Enemy, i Public Enemy erano neri pure loro, però mi piacevano, i Public Enemy. gli Anthrax erano bianchi, di New York, suonavano coi bermuda e le chitarre con le Ninja Turtles, facevano le jam coi Public Enemy che erano neri, facevano del rap o dell' hip hop non lo so, ma quando li mettevo su sapevo cosa mettevo su.
mettevo su gli Anthrax, e se erano coi Public Enemy lo sapevo cosa mettevo su, mettevo su gli Anthrax coi Public Enemy.
poi lo sai chi li ha scoperti, quelli lì di Cult of Personality?
li ha scoperti Mick Jagger.
aspetta.
fammi capire.
fammi ricapitolare.
c'è un gruppo di neri. che sembrano i Lakers. si vestono come Michael Jackson. suonano come i King's X. fanno gli assoli come Tom Morello. li ha scoperti Mick Jagger. piacciono agli Anthrax. vincono dei Grammy.
adesso mi dici Si ma Tom Morello è lui che è venuto dopo, 4, 5, 6 anni dopo, Si lo so, non rompere i maroni, dico Tom Morello potevo dire Satriani, o un altro, è uguale.
se cerchi su Wikipedia sai quali sono le influenze dei quel gruppo lì di Cult of Personality?
le influenze sono (cito Wiki) Guitar based rock, Heavy Metal, Free Jazz, Hardcore Punk.
aspetta aspetta.
sono neri, sembrano i Lakers, si vestono come Michael Jackson, suonano come i King's X, fanno gli assoli come Tom Morello prima di Tom Morello, li ha scoperti Mick Jagger, piacciono agli Anthrax, vincono dei Grammy, fanno Heavy Metal Free Jazz Herdcore Punk?
ma dai! ma che roba è??? non si capisce un cazzo!
ma poi son neri, come fan dei neri a fare Heavy Metal? un mio amico mi ha detto Sei un cretino, allora come fa Stevie Ray Vaughan che è bianco a fare del blues? gli ho detto Cosa c'entra, Stevie Ray Vaughan è Stevie Ray Vaughan.
ma mica contro i neri eh, anche il contrario, hai mai visto un islandese fare reggae? no.
ora dici Parli tu, di chi suona reggae, che sei bianco come un londinese, Si dico io, è vero, ma almeno mi chiamo Catania sono nato sotto Londra, mica sono islandese.
suonano dei neri con Bjork, che è islandese? no.
- Ma guarda che non è vero, ti sbagli, Tricky ha suonato con Bjork, e Tricky è nero.
Si ma Tricky è Tricky, come Stevie Ray Vaughan.
cioè non che Stevie Ray Vaughan è Tricky, dico Tricky è Tricky come Stevie Ray Vaughan è Stevie Ray Vaughan.
e non mi contraddire che mi monta il cristo.
poi comunque se la bombava, senz'offesa dico, ma se la bombava, per quello facevano delle cose insieme, sarà mica che han delle pulsioni artistiche in comune, Bjork e Tricky. lo so so io quali pulsioni avevano in comune, Bjork e Tricky, la betulla e il producer.

vabbè poi quindici anni fa alle prove qualcuno diceva Facciamo Cult of Personality? e va bene, le facciamo tutte, facciamo anche Cult of Personality, mi piaceva anche, non è che non mi piaceva.
ma se dovevo metter su qualcosa, mettevo su gli Slayer.
almeno erano gli Slayer.

mercoledì 4 novembre 2009

WAH Companion - L'isola dei fratelli

fatto. è giunta l’ora.

se vi piacciono le botte da orbi alla Bud Spencer e Terence Hill, le ragazze vestite poco, i brutti ceffi vestiti da cowboy, gli assoli Hendrixiani psichedelici e le piste da bowling, allora questo clip è adatto a voi.

I Ragazzi Della Prateria dopo svariati successi nell’etere e sul web, si sono dedicati alla WAH Companion realizzando il videoclip de L’isola dei fratelli. noi ci siamo tutti un po’ ammaccati ma è stato bello così, coi lividi blu.

lunedì 2 novembre 2009

il tecnico in casa

mi sono alzato alle sei emmezza che avevo dormito tre ore.
sono in ritardissimo non mi lavo neppure i denti, ho una valigia peserà 20 chili, diluvia, prendo l’ombrello, arrivo alla fermata bagnato e sudato marcio, faccio schifo.
oggi è lunedì, vado a Udine alle prove di Betzy e a casa mia alle dieci emmezza arriva Quello del telefono, mia mamma mi ha detto che andrà su prima, nel caso arrivasse prima, io le ho detto Abbiamo un appuntamento, non arriva prima, Ma io vado prima, mi ha risposto lei, Vai prima, le ho detto.
alle 9, 17 il mio autobus blu della Sapav si ferma davanti a Porta Nuova, ho il treno per Udine alle 9, 25, mentre scendo dall’autobus mi vibra la tasca, un numero che non conosco, non è il numero che ho segnato venerdì a nome Quello del telefono, è un cellulare ma non quel cellulare. ma lo so che sono loro. tipo Matrix o quelle robe lì, io lo so, che sono Quelli del telefono.
Pronto?
-Pronto Ruggero Catania? sono della ditta telefonica. lei ha richiesto un intervento?
Si esatto.
- Per quale compagnia?
In che senso, per quale compagnia?
- non per Telecom, allora cos’ha, Tele2, Tiscali, Vodafone?
Ah, no, ho Eutelia.
- Eutelia.
Si, Eutelia.
- Eutelia.
Si, Eutelia.
- Lei ha richiesto l’attivazione dell’adsl Eutelia.
Esatto.
- abbiamo un appuntamento adesso no?
Veramente no, sono le nove e diciassette minuti, venerdì mi avete detto che sareste venuti alle dieci emmezza, ma tanto mia mamma arriva prima, che io vado a Udine a fare le prove che giovedì presentiamo l'album di Betzy, il secondo album dell'etichetta emancipata Lady Lovely ma forse a lei non interessa.
- alle dieci emmezza?
Eh, mi avete detto voi dieci emmezza, prima mi avete detto undici, poi dieci emmezza, son le nove e diciassette, mia mamma arriva prima, ma mica un giorno prima.
poi, questa è davvero bella, Quello della ditta telefonica mi fa
- Senta ma via Carlo Alberto qual’è, che non c’è sul navigatore.
Come, non c’è sul navigatore... è la via principale di Pomaretto, anzi, l’unica via, quella che va a Praly.
-Ah ma a Pomaretto. io sono a Perosa, mi han detto Perosa, non Pomaretto.
Ah ecco. le dieci emmezza a Pomaretto son diventate le nove a Perosa, poi chiudono il ticket per la terza volta con Problematica Risolta, Cliente Irreperibile.
già che se io sono a Pomaretto alle dieci emmezza, mi cerchi a Perosa alle nove, già che non ci sono. che io sono bravo, ne faccio anche di cose speciali, ma questa ancora no. lo sdoppiamento spazio temporale no. ed è un peccato, a pensarci, non sarei arrivato alla fermata dell’autobus tutto sudato.
comunque, signor Quello della ditta telefonica, il numero di mia mamma ce l’ha no, l’ho lasciato cento volte come secondo recapito, ve l’ho detto venerdì, che io andavo a Udine a fare le prove che giovedì presentiamo l'album di Betzy, il secondo album dell'etichetta emancipata Lady Lovely ma forse a lei non interessa.
- No no, io ho solo il suo di recapito.
Va bene, gli dico, Vada a Pomaretto, io dico a mia mamma di muovere il culo, santa donna.
tutto questo tra la fermata del bus e il binario del treno, con 8 minuti per la coincidenza, l’ombrello e una borsa da 20 chili.
non pago mi richiama subito e mi fa Si ho trovato la casa, ma senta un po’... ma lì c’è già stato il telefono oppure dobbiamo tirare la linea?
C’è già stato, il telefono. c’è già stato il telefono e c’è già stata l’adsl fino a due anni fa.
- A bon non lo sapevo allora aspetto sua mamma.
Aspetti mia mamma.

poi mi chiama mia mamma, alle 10 e un minuto.
-Ecco quel signore così bravo è appena andato via, dice che è tutto a posto.
Beh non male, penso, ha finito mezz’ora prima di quando doveva iniziare.
E mamma senti un po’, cosa ha fatto, quanto ci ha messo?
-Eh, ci avrà messo cinque minuti, ha aperto la presa del telefono, ci ha messo un marchingegno suo, poi mi ha detto Vado ad abilitare dalla centrale, poi dopo pochissimo è tornato ha controllato, funzionava tutto.
Ah ecco, dico io, funzionava tutto. porco di un porco merda di un governo del cazzo dello schifo ma checcazzo...
- No no no, mi fa mia mamma, ma era simpatico, era un bravo tipo.
Mamma sarà anche un bravo tipo, io mica ce l’ho con lui, ognuno singolarmente sarà anche simpatico, ma come fa uno a venire a fare un lavoro e non sapere niente?
niente.
voglio dire, niente!
uno deve fare un lavoro, no... dovrà sapere delle cose. no. non sa niente.
per che ditta lo fa? non lo sa.
a che ora lo fa? non lo sa.
in che paese lo fa? non lo sa.
un recapito telefonico della persona con cui ha appuntamento? non lo sa.
deve tirare la linea o attivarla soltanto? non lo sa.
e che cazzo!

tipo ora io sono in treno sto andando a Udine no, a fare le prove con Betzy che giovedì abbiamo il concerto di presentazione dell’album.
praticamente anzichè scendere a Udine scendo a Conegliano, poi a un certo punto prendo il telefono chiamo Kasko della WAH Companion e gli faccio Senti io sono già qui a Conegliano, allora mercoledì che scaletta facciamo?

venerdì 30 ottobre 2009

TELEFONIA PORTAMI VIA

alle 9,03 stavo facendo la cacca e suona il telefono, solo che chiaramente suona in ingresso, io la cacca la faccio in bagno.
ma ho subito capito. me lo sentivo. io lo sapevo, che era il tecnico per la linea adsl, e allora ho fatto velocissimo perchè proprio sentivo di dover rispondere, sentivo che ero a un bivio, dopo un mese di telefonate, lettere, incazzature, reclami, mi stava finalmente chiamando qualcuno per la linea adsl, ed io ero a un bivio. o mi pulivo, o rispondevo al tecnico per la linea adsl.
- Buongiorno, siamo quelli del telefono.
Quelli del telefono, mi han detto, non mi hanno detto Siamo della Telecom, oppure Siamo di Eutelia, oppure Siamo di Alpimedia, oppure Siamo della Raspini, o Siamo della Fender, oppure Siamo della Italpetrolcemetermotessilfarmometalchimica.
no, mi han detto Siamo quelli del telefono.
a me mi è subito venuto in mente quel filmetto di quando ero piccolo, c'era la sigla che faceva Siamo la baaaanda dei cinque l'incredibile bandaaaaa, nessuno obedisceeee nessuno comanda, eccetera eccetera.
- Buongiorno siamo quelli del telefono.
Ah si, quelli del mio post intitolato Cornuti, dica.
- Buongiorno siamo quelli del telefono.
Siamo quelli di Beverly Hills, Siamo quelli della Buitoni, Siamo quelli di Casasonica, Siamo quelli della Coop, Siamo quelli della Avon, siamo quelli della Findus, siamo quelli della Bose.
ma lasciamo perdere.
rispondo Buongiono mi dica.
- Volevamo sapere se possiamo fissare un appuntamento per lunedì.
Certamente, rispondo, mi dica solo l'ora signor Quello del telefono, che devo far sì che ci sia qualcuno in casa, che ad esempio oggi sono a Torino che faccio un concerto coi Mambassa, poi da lunedì io sarei via a Udine che presentiamo l'album di Betzy, il secondo album dell'etichetta emancipata Lady Lovely ma forse a lei non interessa, ad ogni modo farò si che ci sia qualcuno. mi dica solo l'ora.
- verso le undici di mattina, oppure il primo pomeriggio come preferisce.
allora facciamo la mattina, alle undici va bene.
- Perfetto, dice il signor Quello del telefono, Facciamo lunedì alle dieci emmezza.
Grazie, dico io, arrivederci.
in tutto la chiamata è durata 58 secondi.
oggi sono un mese e 2 giorni che ho fatto richiesta, magari in un mese Quelli del telefono non avevano trovato 58 secondi per me, c'è scritto in tutte le statistiche che l'Italia è il paese al mondo con più telefoni, non li biasimo, Quelli del telefono.
ho chiamato mia miamma le ho detto Mamma han chiamato quelli del telefono, Ah si, della Telecom, mi fa lei, No mamma, non sono della Telecom, sono Quelli del telefono comunque vengono lunedì mattina, ci vai tu a casa mia che io sono a Udine che presentiamo l'album di Betzy, il secondo album dell'etichetta emancipata Lady Lovely, ma forse non ti interessa.
mi metto a scrivere questo post poi dopo un po' mi viene un dubbio, controllo le chiamate in ingresso, era un cellulare. il signor Quello del telefono chiama da un cellulare. così ho memorizzato il numero alla voce Quello del telefono, che i servizi, come dice Derek Sivers, fondatore di CDbaby che sarebbe poi il distributore digitale di Lady Lovely, i servizi, sono fatti di persone reali, con vite reali, problemi reali, passioni reali. get human.
per questo sarà mia premura, nel caso qualche abitante delle valli Chisone e Germanasca dovesse avere problemi con l'attivazione della linea adsl, fornire il suddetto numero telefonico del signor Quello del telefono, signore realmente esistente, così anzichè chiamare per un mese un inutile call center, chiamate direttamente Quello del telefono e gli dite così:
gli dite Senti un po' Quello del telefono, te e la tua banda dei cinque quand'è che si viene a mettermi l'adsl, lunedì alle dieci emmezza va benissimo?


in allegato il nuovo spot degli addetti ai servizi delle compagnie telefoniche, vi prego di seguirne il testo

martedì 27 ottobre 2009

CORNUTI

cari signori Amministratori di Eutelia di cui non è dato sapere i nomi,
ho fatto richiesta di attivazione ADSL un mese fa, aperto due tickets di sollecito e continuo a non avere risposta. o meglio, le pratiche sono state chiuse 2 volte per "Problematica Risolta".
pessimo servizio, pessima comunicazione.
al vostro call center sono stati sempre gentili, ma ciò non gratifica quando, come nel mio caso, la rete rappresenta un lavoro e non uno svago.
ad oggi ho perso un mese di lavoro.

- il negozio da cui ho inoltrato la richiesta dice di fare il possibile nei confronti di Eutelia coi solleciti.
- Eutelia dice di essere in attesa che Telecom verifichi la linea.
- Telecom, giustamente, nega addirittura di conoscermi e dice di dover rendere conto a Eutelia, e non a me.

e io cosa devo fare?
aspettare altri due mesi a casa col cellulare acceso nella speranza che un fantomatico tecnico in subappalto si degni di chiamarmi?

seconda domanda, il riborso per i danni subiti di un mese senza connessione, visto che per me è un lavoro, a chi li devo chiedere?

qual'è il problema nel portare una linea ADSL in una sede che fino a un anno fa già aveva linea telefonica e ADSL?
non c'è una maledetta persona addetta che abbia il compito contrattuale, visto che l'obbligo morale per voi non esiste, di dirmi perchè sto aspettando da un mese una linea?

quanto tempo richiede attivare una linea?
io non sono un tecnico, non lo so.
quanto richiede, 15 minuti?
5 minuti?
2 minuti?

in un mese ci sono 43200 minuti.
certo che dovete averne proprio tanti di clienti nelle valli Chisone e Germanasca, per non avere trovato il tempo e il modo di attivarmi la linea.

qui ogni parte fa il suo giochetto e l'anello si chiude, poi l'utente finale si attacca al tram.



Ruggero Catania
Codice Utenza
855XXX-0581XXX

venerdì 11 settembre 2009

THAT'S INCREDIBLE

... MA PORC!!...... MI SI è ROVESCIATO UN BARATTOLO DI PAPRIKA SULLA CENA DI PATATE. CHE SFIGA.
POI, NON PAGO, PRENDO IL LATTE, AGGIUNGO IL LATTE PER STEMPERARE, MI RISIEDO, SI ROMPE LA SEDIA CASCO PER TERRA. GIURO! MA SI PUò???

martedì 4 agosto 2009

per chi suona la campana

ieri da me in studio c’era Lemon dei Mambassa, non si chiama Lemon, si chiama Fabrizio Napoli ma lo chiamano Lemon, e poi c’era una sua amica che lavora in uno studio famoso con un gruppo famoso, non posso dire quale ma tanto non importa.
e niente, registriamo le chitarre per il disco dei Mambassa, poi alle sei dico Facciamo aperitivo? Facciamo aperitivo.
io ero tutto contento perchè questi qua a Torino chissà cosa si credono, che vanno avanti ad aperitivi. dicono aperitivo poi son delle cene, dicono cena poi son dei dopocena, non si capisce un cazzo.
poi peggio ancora quelli che bazzicano negli studi famosi coi gruppi famosi, io ero contento che ho detto Facciamo Aperitivo e pensavo Adesso te lo do io l’aperitivo ti faccio vedere l’hardecore delle valli, altro che apericena, ti porto al bar qua sotto ti faccio vedere un po’ di fauna.
che tra la fauna di qua e la fauna di là, io preferisco la fauna di qua, quella delle valli.
allora niente, andiamo al bar qua sotto, prendiamo due birre medie e un bianco con Aperol, poi dopo un po’ prendiamo due birre medie e un bianco con Aperol.
ero quasi deluso dalla fauna, a un certo punto arriva uno.
uno giovane. mai visto. vestito bene.
vestito bene ma con una cravatta rosa.
arriva uno giovane, mai visto, vestito bene e con una cravatta rosa.
aveva la faccia un po’ rossa e un po’ sudata.
con una campana delle mucche in mano.
una campana di quelle grosse.
una campana enorme.
un campanaccio per le mucche...
insomma arriva questo, giovane, mai visto, vestito bene, con una cravatta rosa e in mano un campanaccio per le mucche enorme, entra nel bar e grida L’ai vinciula l’ai vinciula! DLING SDLENG SDLING SDLENG.
aveva un volume, ma un volume che non ti dico.
L’ai vinciula diu fa, Mmmmmmuuuuuu, Poooogiaaaaaaa
SDLING SDLENG Mmmmmmuuuuuu....
e tutti gli altri nel bar pure loro, Mmmmmmmuuuuuuuuu, Mmmmmmuuuuuuuu
L’ai vinciula diu fa DLING SDLENG SDLING SDLENG, e attacca a cantare:
La donna cambia il leeeetto ma il fiume nooooo
SDLING SDLENG
La vita è nelle maaaani di chi non seeeenteeee
SDLING SDLENG
E io faccio l’amoooore pensando a teeeeee
SDLING SDLENG
Ma bella come sseeiiiiiiiiiii

Mmmmmmmuuuuuuu Poooooogia diu fa.
Varda si, l’ai vinciula, l’ai vinciula SDLING SDLENG Mmmmmmmuuuuuuuuu e gli altri, Mmmmmmmuuuuuuuuuuu....
La donna cambia il leeeetto ma il fiume nooooo
SDLING SDLENG
poi ci guarda, poi sta un po’ zitto.
Lemon mi fa Era questo che volevo, io gli dico Pure io, meglio di ogni previsione. ...come quella volta che
SDLING SDLENG
Mmmmuuuuuuuuu Pogiaaaaaa
SDLING SDLENG
La donna cambia il leeeetto ma il fiume nooooo
SDLING SDLENG
La vita è nelle maaaani di chi non seeeenteeee
SDLING SDLENG
E io faccio l’amoooore pensando a teeeeee
SDLING SDLEND
Ma bella come sseeiiiiiiiiiii
la tipa che lavora negli studi famosi coi gruppi famosi mi guarda mi urla Si ma un po’ va bene poi basta.
e l’altro
La donna cambia il leeeetto ma il fiume nooooo
La vita è nelle maaaani di chi non seeeenteeee
SDLING SDLENG
E io faccio l’amoooore pensando a teeeeee
Ma bella come sseeiiiiiiiiiii
SDLING SDLENG

bon siamo tornati su in studio abbiamo fatto un po’ i cretini con la chitarra, facevamo La donna cambia il letto ma il fiume nooooo....
gliel’ho arrangiata stile Mambassa con le chitarre con le ottave e i bassi che cambiano, e giù a ridere.
poi son tornati a dormire a Torino.
stamattina torna su Lemon, fischietta
fi fiffi fiffi fifffi fi fiffiiii fiii
fi fiffi fiffi fiffi fi fiffi fi fiiii
mi fa Adesso la cerco su Google.
Vino Amaro di Gianni Nazzaro, 1974.
gli faccio Guarda un po’ su Youtube.
Ma figurati se c’è su Youtube.
apre Youtube, pieno di Gianni Nazzaro Vino Amaro.
siam proprio noi che siamo degli ignoranti.
allora poi dopo, la sera, poco fa, la ricerco su Youtube, la posto su Facebook, La donna cambia il letto ma il fiume nooooo
dopo 3 minuti scrive Pollone della Lady Lovely fa Gianni Nazzaro, me lo ricordo!!!!!!
...
La donna cambia il letto ma il fiume noooo....
...

domenica 12 luglio 2009

Arts On Air - Lady Lovely Rockin' Fest

(scroll down for english version)

ciau a Toots, ecco le ultime novullime della WAH Companion et di sua etichetta Lady Lovely.
di cui solo un paio si tratta.

1- LADY LOVELY ROCKIN’ FEST
forse qualcuno sa qualcuno no, c’è un festival a Luserna San Giovanni in questi giorni,si chiama Arts On Air.
Arts On Air andatevelo a guardare QUI, in una settimana ospita in ordine sparso Il Moro e Il Quasi Biondo, Mad Professor, MGZ, Madaski, Tying Tiffany, Linea 77, Lou Dalfin, Franziska, BR Stylers, Arsenico, Arturo Piazza, El Trés,Lunìa, WAH Companion, Steela, bla, bla, bla.
il tutto al prezzo miserabile di 10 euro per tutti gli spettacoli. tutti nel senso di tutti compresi, pagate una volta sola e vi fanno una tessera. roba da chiodi.

dall’undici al diciannove.

martedì 14 luglio il festival ospiterà
Lady Lovely Rockin’ Fest

Lady Lovely è l’etichetta emancipata nata nel 2007 per promuovere l’album della WAH Companion “quasi tutto liscio”.
dopo due anni di attività vi invita alla sua prima festa di compleanno (cominciamo dall’anno due, l’anno uno non ci piaceva).
nell’ordine suoneranno
A Dog To A Rabbit (Firenze)
Betzy (Udine)
WAH Companion (Pinerolo)

A Dog To A Rabbit
ci abbiamo suonato insieme in Toscana ci hanno spettinati. e dire che spettinarmi non è facile, chi mi conosce sa perchè. un trio bello compatto ma scomposto, proprio come piace a noi.

Betzy non cercatelo online perchè è talmente introverso che non c’ha manco il myspace. con lui sul palco Enrico Librio (non posso dire con chi suona, cercatevelo su Google) e una signorina che sa il fatto suo, mannaggia a lei.

quindi la particolarità è che i gruppi Lady Lovely non solo sono tre, ma sono tre trio. tre trii. tre trini. un trittico di trittici. bella sfida!

Cadeaux
che ci crediate o no, in Lady Lovely siamo pazzi.
con tutto che si dice C’è crisi, Mamma la crisi, ecco a voi una fiera Lady Lovely che regala Lady Lovely Rockin’ EP #1, con 3 frizzanti inediti suonati dai 3 protagonisti della serata.
ebbese sì. CD in regalo.
con Betzy, A Dog To A Rabbit e WAH Companion.
brani inediti.
fino ad esaurimento scorte, quindi amici, keep in mind l’inizio dello spettacolo è alle 21, non tardate.


2- SERATA FONDAZIONE CATERINA FARASSINO
visto che la bella Cate lavorava con la WAH e sicuramente sarebbe stata una Lady Lover, non possiamo non presentare anche la serata di domenica 19 luglio, organizzata dalla Fondazione Caterina Farassino. la serata ha un piccolo costo extra, totalmente devoluto alla fondazione, ma potrete gustarvi Orchestra Ritmi Moderni Arturo Piazza, El Trés (girano voci di ospitate moooolto speciali) e Lunìa.
chi non viene è un minchia.
:-D fregati!
eh eh eh ... :-D



__________________have F:U:N:



ENGLISHHHH

Just a few lines to let you know that:


1- LADY LOVELY ROCKIN’ FEST will take place on july 14th during ARTS on AIR FESTIVAL, in Luserna San Giovanni, (TO). Check out the complete line-up of the festival HERE, and
Tuesday night, from 9 pm, let’s celebrate Lady Lovely’s 2nd birthday with
-A Dog To A Rabbit (Firenze)
-Betzy (Udine)
-WAH Companion (Pinerolo)

Don’t miss the chance to get the first Lady Lovely Rockin’ EP, we’ll give it for free (yes, free!) right for this occasion. Three (yes, three!) inedit songs by the same groups.



2 - ARTS ON AIR AND CATERINA FARASSINO FOUNDATION - July 19th

Orchestra Ritmi Moderni Arturo Piazza, El Trés, Lunìa, will play in Luserna next Sunday and all takings will go to Caterina Foundation. Be there!



__________________have F:U:N:

martedì 9 giugno 2009

ecche

eccheccazzo.
io non è che abbia il copyright sulle mie newsletter.
non ce l'ho, il copyright sulle mie newsletter.
nè tantomeno sulle parole con cui iniziano le mie newsletter.
però checcazzo...

mercoledì 27 maggio 2009

newzlettah

(scroll down for english version)

ciau ciau.
gustose novelle vi attendono tra poche righe.
speriamo siano di vostro gradimento.


1- WAH Companion LIVE UNDERGROUND 30/05/09
sabato 30 maggio la WAH Companion chiuderà la sua stagione concertistica con una beeeellissima fiesta al Nuovo Club Underground di Abbadia Alpina. per chi non fosse della zona sarebbe poi come dire Pinerolo, provincia di Torino. da Occhio insomma.
ingresso 5 euro con consumazione, ingrasso facoltativo.
non venite troppo tardi, tipo alle 22 sarebbe buono.
a seguire Rock’n’Roll DJ a sfinimento.
dai venite che siamo contenti di fare un concerto a casa, è un sacco che non ci si suona.

2- NEWSLETTER: dalla WAH a LADY LOVELY
cercherò di essere sintetico, così poi mi lavo coi capi colorati.
chi riceve questa mail è iscritto alla newsletter della WAH Companion.
è successo che l’etichetta Lady Lovely, nata un anno emmezzo fa per promuovere l’album della WAH, cammina ormai sulle sue gambe. per questo motivo cercheremo la maniera meno traumatica possibile per far si che questa diventi la Newsletter non solo della WAH ma dell’intera Lady Lovely.
resta inteso che dietro ci siamo sempre noi, non vendiamo né cediamo indirizzi a nessuno, nè abbiamo intenzione di moltiplicare le novelle come fossero pani e pesci, pesci e pani. semplicemente, se vi garba la WAH, molto probabilmente vi garberanno le uscite che Lady Lovely ha in serbo per voi. per carità, anche le uscite che ha in croato, sono belle pure quelle.
nella malaugurata ipotesi che a qualcuno venga voglia di cancellarsi dalla mailing list, trova i link a fondo pagina.

3- A DOG TO A RABBIT
ragazzi, questo trio spacca. dalla Toscana, A Dog To A Rabbit entra in casa Lady Lovely. entra in scuderia. entra nel roster. insomma avete capito bene, ecco a voi i primi compari di etichetta della WAH Companion.
i più attenti diranno Ma non c’era Betzy prima? c’era Betzy, ma la crew di produzione di Betzy è come dire... un po’ una lumaca.
ad ogni modo, chi va piano va sano e va lontano.
prima ero su Skype ho detto al tipo al tipo di ADTAR (sarebbe A Dog To A Rabbit ma se non avete molto tempo potete abbreviarlo ADTAR) gli ho detto Oh dopo mando la newsletter, devo dire qualcosa in particolare? e lui mi ha detto Si, copio e incollo:
“di prepararsi, tipo che siamo strafighi”
Ah, gli ho detto, Boh a me non è che mi facciate poi impazzire, vi facciamo uscire un po’ per noia che se aspettiamo Betzy diventiamo vecchi.
comunque.
trovate i primi due assaggi di A Dog To A Rabbit su
http://www.myspace.com/adogtoarabbit
cominciate a farveli amici e fare comunella che presto arriveranno i download gratuiti.
a va bene dai.
sono strafighi.


4- MEDIA CORNER
(corna di dimensione media)
la WAH Companion è presente su LastFM e su iLike con numerosi download e streaming, così potete appiccicarcela sui vostri social network. mettete le nostre canzoncine sul vostro i Tunes, sul vostro iPod, sui vostri profili e le vostre homepage. prendetevele, aggiungetele alle vostre playlist, condividetele, duplicatele. insomma fatene il cacchio che volete.
fico no? no?
o no?
et altresì potete seguire la WAH
su Facebook, vince dei bonbon chi fa l’upload di foto inedite.
poi se volete fare ballotta, il blog Veleno e Anice è sempre aperto.
sempre che abbiate il fegato.


5- AMICI per la Pelle
in ordine sparso, gli amici che davvero ci aiutano in questa avventua:
Audionauta
Sericraft
Fondazione Caterina
White Death (non ho dimenticato il link, è che fanno i misteriosi)


_____________have F.U.N.





english version

here you are some news from WAH Companion

1- LIVE
if you are walk around nearby in Italia, don’t miss the WAH Comapnion’s ending tour gig.
May the 30th, Nuovo Club Underground, Pinerolo (TO), 22h

2- BAND VS LABEL: the NEWSLETTER
you are reading the WAH Companion’s newsletter, because you are in the band mailing list.
we’re shifting this mailing list from band to Lady Lovely “emancipated label” mailing list.
don’t worry, we’re the same as before, but we have some brand new bands and stuff just for you.
Lady Lovely’s newsletter is going to be the WAH’s newletter as ever, with some more features.

3- A DOG TO A RABBIT
Lady and Gentleman (we’re not so popular abroad, maybe a couple is reading me right now)
...the label Lady Lovely presents...
her neeeew band!
A Dog To A Rabbit
click above to join its MySpace and taste some cathcy-nasty song.
become friends and keep in touch, we’ll give you some free download as soon as possible.

4- SOCIAL WAH
you can find WAH Companion’s streaming and free download on LastFM and iLike.
add our songs on your playlists and social networks profile with those application! get it, play it, share it, spread it! it’s cool, isn’t it?
isn’t it? it?
join WAH on Facebook Group too!

5- NOTHING ELSE MATTERS

but give me translaters.



___________have F.U.N.

domenica 24 maggio 2009

il mercato in salita

oggi sono andato al mercato in salita, dovevo consegnare un disco a una persona, solo che quando sono arrivato al mercato in salita, questa persona non c'era, si vede che non era ancora arrivata.
allora nel frattempo ho comprato un sedano, non è arrivata.
poi allora ho comprato una melanzana, non è arrivata.
ho comprato due pomidori, come dicono qui i vecchi, pomidori, ho comprato due pomidori, questa persona non è arrivata.
allora ho cambiato banco ho comprato un etto di prosciutto crudo, non lo compro mai il prosciutto crudo al mercato non so perchè, ma già che aspettavo ho comprato un etto di prosciutto crudo, questa persona non è arrivata.
poi ho cambiato banco ho comprato del gorgonzola così lo mangio col sedano di prima, non è arrivata.
poi ho comprato due tomini freschi non è arrivata.
poi son tornato giù per la discesa del mercato in salita, c'era il banchetto di Rifondazione un tipo mi ha detto Posso lasciarle questo per le elezioni, Certo, ho risposto, Grazie mi ha detto lui, e buona giornata, Buona giornata a lei, ho ribadito io e lui mi fa ancora Grazie mille, poi basta abbiamo finito.
che io non lo so cosa voto mi fa tutto cagare mi fa, però questo tipo era gentile, quasi quasi voto lui, ma prorpio lui, questo qui col cappello e gli occhiali al mercato in salita che mi ha detto Grazie, Prego, Scusi, Buona giornata. almeno era educato.
comunque prendo i volantini questa persona non è arrivata.
allora faccio un pezzetto di un'altra salita entro dal panettiere faccio Buongiorno c'è ancora qualcosa di pane, No, mi dice, finito tutto, ho dei grissini. Prendo un po' di grissini, le dico alla signora, lei mi fa Due etti, tre etti?
Io non lo so quanti sono due etti tre etti di grissini, le faccio Quanto sono due etti tre etti? lei mi fa Quei sacchetti lì dietro di lei sono tre etti.
allora prendo il sacchetto lo guardo, Va bene dico, me ne da due etti emmezzo tre etti.
Ecco fatto tre etti due euro, le aggiungo ancora due grissini. Grazie signora arrivederci.
esco coi grissini mi guardo intorno questa persona non è arrivata, io c'ho il mio CD nella tasca dietro dei jeans neri, comincio ad avere tutto il culo sudato che fa un caldo becco.
allora poi torno verso casa con un sacco di roba che invece non dovevo comprare niente avevo già tutto, volevo solo dare un disco a una persona, e mentre camminavo poi ho pesato che forse questa persona non lo sapeva che doveva venire al mercato in salita, che non avevamo mica nessun appuntamento.
e già. vero. non avevamo mica un appuntamento.

mercoledì 20 maggio 2009

del caffè e del tabacco

pensa se li depositava. ci metteva il copyright.
Buongiorno, senta vorrei depositare il caffè e il tabacco, sono miei.
Si prego. compili questo, sono 150 euro l'uno, il deposito è quinquennale e rinnovabile a partire da sei mesi dalla scadenza. per l'accettazione deve aspettare 3 o 4 mesi che dobbiamo controllare sull'archivo mondiale se qualcuno è già il titolare del caffè o del tabacco e se sì in quali nazioni. se lei è interessato a depositare il caffè e il tabacco solo in Italia, allora l'accettazione avviene entro 3 settimane dalla domanda. chiaramente il versamento va fatto a domanda accetata, invece per le pratiche stesse, una marca da bollo da 170 euro.
Come, 170 euro... costa più la marca del deposito?
Signore vuole tutelare il suo caffè? Ammesso che sia suo?
Se vuole tutelarlo facciamo richiesta ci van due marche da bollo da 170 euro, le trova giù in tabaccheria ma ora è chiusa. Se vuole io ne ho ancora giusto due, le vendiamo a 190 l'una coi diritti di segreteria.
Che poi signore, cosa vuol che sia una marca da 170? Vende una stecca s'è l'è già ripagata. Il caffè anche, ma secondo me il caffè è già preso, è passato uno la settimana scorsa si era informato sul caffè, poi mi sa che l'ha depositato alla SACEM, adesso c'è sta moda dei francesi, io a quel punto lo avrei depositato con le Creative Commons, almeno se uno poi voleva cambiarlo un po', il caffè poteva anche cambiarlo un po', bastava poi dire che non era del tutto suo. Bene ora chiudo torni pomeriggio ma io non ci sono c'è la Betta ma la Betta non le fa queste pratiche, vieni domani che c'è Lucio, lui ti sa dire. Non telefonare che Lucio al telefono non va tanto, passa di persona domani se decidi e ricordati le marche da bollo.

...Guardi signora mi stan già rirando i coglioni, sa cosa? non li deposito, il caffè e il tabacco.

alla veloce

l'ultima volta che in radio uno ci ha fatto un'intervista, Rudy a microfoni spenti ha esordito così:
"io ti dico solo una cosa, si dice "LA" WAH companion, femminile singolare non "i" WAH Companion o "gli" WAH Companion.
poi il tipo comincia... Allora eccoci qua, diamo il benvenuto ai WAH Companion.
e io No, scusa.. LA WAH Companion.
fa un paio di domande poi Setite ragazzi ma i WAH Companion...
e io No guarda, LA WAH Companion...
niente, alla terza volta che sbagliava l'articolo determinativo ho avuto un attacco di rockstarite acuta, mi sono alzato e me ne sono andato.
poi ti chiedi perchè la WAH non ha la visibilità che si merità ("LA", WAH)... sarà che sono uno stronzo.
però anche quello lì mannaggia, una cosa ti abbiamo detto prima di iniziare. una. e fai 'sto sforzo vacca diga, ce la fai?
mumble mumble.

mercoledì 13 maggio 2009

punti di vista


adesso ve ne dico una bella.
l’altro giorno ero con una ragazza che mi piace, eravamo in montagna e mi ha detto una cosa che ci son rimasto di sale. che poi questa qua, tra parentesi, è un anno che mi punta mi chiedeva sempre Vuoi essere il mio fidanzato, io per un anno le ho risposto Non lo so mica sai, se sono pronto.
poi dopo un anno mi son ricreduto l’altro giorno le ho detto Vuoi essere la mia fidanzata, lei mi ha risposto Non lo so mica sai, se sono pronta.
eh oh. giustamente.
comunque a parte queste cose che sono anche po’ robe mie, non so neppure perchè ve le dico, forse per esorcizzare, comunque me ne ha detta una bella.
questa non era quella bella. pensa quella bella.
quella bella è che eravamo in montagna, c'era il sole, io avevo ancora la barba lunga, poi l’altro giorno mi son girati i coglioni me la sono tagliata, la barba, ma quel giorno lì ero in montagna con quella ragazza che mi piace, e faceva bello, e lei mi ha detto una cosa che ci son rimasto di sale.
lei ha sempre dei cappellini tutti da Bboy, quelli da baseball con la visiera, e quel giorno lì che faceva bello, eravamo in montagna, ne aveva uno bianco e rosso di una marca che io non so, cosa vuoi che sappia le marche, io.
a un certo punto vedo il cappellino sul tavolo di pietra vicino al prato, lo prendo e me lo metto. mi specchio nello stagno, che poi non era uno stagno era il finestrino di una macchina, mi specchio, avevo la barba lunga, la faccia stanca da due settimane in giro a suonare, una felpa col cappuccio, jeans neri sporchi lerci, anfibi, il cappellino da baseball bianco e rosso. Diobono, mi son detto, mica male.
mi guardo, mi riguardo, mi giro verso il Cobra, che non eravamo proprio in montagna, eravamo poi solo a casa del Cobra, gli faccio Oi Cobra, non ti sembro un po’ Howe Gelb, Giant Sand, quella roba lì, un po’ Grandaddy?
Eh? Oi Cobra che ne dici? mica male eh?
il Cobra mi guarda fa Si si, cazzo, molto scena indipendente americana, camicia a scacchi e amplificatori, quella roba lì. mica male.
poi si avvicina la tipa che mi piace, quella che mi ha chiesto per un anno di essere il suo fidanzato io non ero pronto, adesso dopo un anno le ho chiesto di essere la mia fidanzata non è pronta lei, giustamente, comuqnue si avvicina e io le faccio Oi Bambi! non si chiama Bambi nella realtà, mi è solo venuto da scrivere Bambi. il Cobra anche non si chiama Cobra nella realtà, però noi lo si chiama tutti Cobra, invece Bambi non la si chiama Bambi, mi è solo venuta così. Bambi, non c’entra niente, è come una mia amica chiama sua figlia, che poi sua figlia ha già fatto una figlia pure lei, quindi in sostanza la nonna chiama la figlia Bambi, mi vien da pensare Chissà la nipote che scompensi le porta questa cosa di sentir chiamare sua mamma Bambi, ma vabbè non c’entra nulla, mi sono perso.
comunque.
si avvicina la tipa che mi piace le faccio Oi Bambi, non ti sembro un po’ Howe Gelb, Giant Sand, quella roba lì, un po’ Grandaddy?
che poi mi viene in mente ora, lo abbiamo pure visto insieme How Gelb io e la Bambi, in Francia.
Oi Bambi, non ti sembro un po’ Howe Gelb, Giant Sand, quella roba lì, un po’ Grandaddy?
...mmm... No. mi sembri piuttosto... no, non te lo dico.
Ma cosa non me lo dici, dai dimmi, chi ti sembro?
Non te lo dico.
Ma cosa vuol dire non me lo dici, dimmelo!
No ma poi ti offendi.
Ma non mi offendo, non ti sembro un po’ Howe Gelb, Giant Sand, quella roba lì, un po’ Grandaddy? è il tuo cappellino, unito alla barba, fa molto scena indipendente americana non trovi? mica male eh? camicia a scacchi, amplificatori, quella roba lì.
No, mi fa lei, Mi sembri un’altra cosa ma non te la dico che tu sei permaloso poi ti offendi.
Ma figurati se mi offendo cazzo, spara! non so, chi ti sembro, Beck? non mi offendo mica eh, è fighissimo Beck.
No, mi fa lei, non mi sembri Beck.
Dai cazzo chi ti sembro? sembro uno americano della scena indipendente, chi ti sembro, ti sembro Kurt Cobain?
No, mi fa lei, non mi sembri Kurt Cobain.
Beh guardami bene, ho il cappellino da baseball, la barba lunga, la faccia stanca che sono in giro a suonare da due settimane, la felpa a quadrettoni col cappuccio, i jeans neri sporchi lerci, gli anfibi, chi ti sembro How Gelb? poi è pazzesco qua c’è il trattore e gli amplificatori insieme, fighissimo, chi ti sembro, quello dei Grandaddy?
No, mi fa lei, non mi sembri quello dei Grandaddy, mi sembri un'altra cosa, io te lo dico ma tu non ti offendi eh?
Non mi offendo.
Non ti offendi.
Non mi offendo.
Mi sembri Forrest Gump.
...Ma cristosanto Bambi, è un handicappato!

giovedì 30 aprile 2009

concerti 30 aprile e PrimoMaggio

scrivo 'na roba seria và....

30 aprile Mambassa a Hiroshima, Torino.
perchè ve lo dico? perchè ci suono io, me medesimo, Ruperto da Catania detto Ru.

1 maggio WAH Companion al Taurus di Ciriè


fatevi un ponte musicale!

r'n'r

sabato 11 aprile 2009

i conti in tasca

voglio rendere pubblici i conti di ieri sera della XXX Xxxxxxxxx alla libreria Xxxxxxxxx di Xxxxx Xxxxxxx, perchè mi sembra giusto sappiate dove vanno a finire i vostri soldi.
inizialmente lo spettacolo volevamo fosse gratuito, poi si è analizzato che:
- forfait SIAE per serate gratuite 150euro.
- quota SIAE per serate a pagamento 90euro + 20% su ogni biglietto di ingresso.
allora mi chiama il tipo della libreria mi fa Oh, se lo facciamo gratuito pago 150 euro e non so da dove mi tornano che mica vendo bibite. Se lo facciamo a pagamento pago meno, e coi prezzi dei biglietti paghiamo la SIAE.
insomma una contraddizione in termini, uno deve mettere il biglietto per pagarsi la SIAE e basta.
poi uno dice la XXX Xxxxxxxxx si è imborghesita suona nelle librerie chiede dei soldi.
la XXX Xxxxxxxxx fa bene a chidere dei soldi, sarebbe anche ora, l'unica cosa, guarda un po' dove finiscono.
alla fine si è fatto 200 euro di biglietti.

200 biglietti -
90 quota fissa SIAE -
50 rimborso spese alla band =
60 euro

60 euro divisi in parti uguali tra band libreria = 30 euro a testa

conti in tasca libreria
da questi 30 euro la libreria paga la percentuale SIAE (20% su ogni biglietto)
30 - 40 = - (meno) 10 euro
da questi - (meno) 10 euro, la libreria paga la cena alla band, 3 persone
-10 - 30 = - (meno) 40 euro
l'affitto dell'impianto non ci voglio neppure pensare.

conti in tasca band
50 rimborso spese +
30 percentuale sugli ingressi =
80 euro -
30 euro spese varie (viaggio, corde, batterie da 9 volt) =
50 euro divisi in parti uguali tra i 3 componenti = 16,6 euro

ma qui viene il bello.
...e l'ENPALS?
l'ENPALS facciamo senza, che siamo dei mostri evasori fiscali, ma facciamo finta, l'ENPALS si calcola sul minimo sindacale giornaliero di 42 euro, e sommando INPS e INAIL è del 36%
sapete quant'è, il 36% di 42? 15,1
quindi vediamo, abbiamo guadagnato 16,6 euro, ne spendiamo 15,1 di ENPALS ci rimane se non erro un euro emmezzo a testa.
ma l'ENPALS non la paga tutta l'organizzatore, direte voi? no, la si paga un po' e un po' ma noi ci faceva pena la libreria che è già sotto di 40 euro, ce ne facciamo carico noi, dell' ENPALS. non la paghiamo.
:-D
:-(
Ah si, dimenticavo.
io ho Partita IVA, devo fatturare... aspetta vediamo....
20% di IVA di un euro emmezzo... vediamo... fa 30 centesimi? dico bene?
non sono pratico io...
beh tanto non cambia un cazzo facciamo finta.
1,50 compenso lordo, al netto di IVA 1,20.
mi sa che i calcoli son sbagliati, però insomma il succo è quello.
ora mi chiama il mio commercialista mi fa Hai suonato ieri, eh, bella la vita, che c'era l'articolone su La Stampa!!
eh, si, ho suonato ieri, che c'era l'articolone su La Stampa, ora ti mando il fax con la fattura, 1 euro e venti più IVA.
...che poi anche La Stampa... "il trascinante reggae della Xxx Xxxxxxxxx" ha scritto. Se non sai chiedi, mi vien da dire.

poi uno dice Vabbè, pagan la SIAE almeno gli torneranno tra sei mesi in diritti d'autore...
a-ha... certo certo. infatti ho suonato con la chitarra di un altro, tanto mi arriva di diritti d'autore.

ora nulla, perchè ho fatto questi conti in tasca? non per noi, per farvi vedere quanto siamo sfigati.
no.
per voi, per farvi capire dove vanno a finire i vostri soldi.
credevate di avere finanziato l'arte ieri sera? no.
avete buttato 5 euro nel cesso.

a parte questo, vi ringrazio tutti moltissimo, a nome mio, della band e della libreria.
grazie di cuore, per me è stata una bella serata, davvero, e spero lo sia stata anche per voi.

alla prossima

Xx


PS: ci fosse qualcuno della finanza qua che fa le indagini in rete, vi chiedo solo una cosa. gentilmente, non rompetemi i coglioni.

giovedì 9 aprile 2009

storia del valdotafarismo 1

A differenza del valdismo tradizionale in cui i ministri di culto venivano chiamati "barba" (dai qui Barbèt, Barbetti, ad indicare non solo i membri di chiesa ma tutti coloro di origini culturali valdesi), che in piemontese significa "zio" in quanto persona di una certa cultura ed autorità, solito portare la barba (1), nel valdotafarismo i ministri di culto venivano invece chimati anche "iati". L'etimologia di questa parola va appunto ricercata nell'abbraviazione dell'aggettivo "stempiati", col tempo diventato poi - 'jatis -, e infine soltanto "iati".

(1) - G. G. Tourn, "semiotica et semantica barbetta", 2006 - Claudiana, 4923 pagine su carta riciclata, 3 euro.

martedì 7 aprile 2009

storie di pane

oggi ho fatto colazione al bar, c’era La Stampa ho letto La Stampa.
c’è una rubrica al fondo, sulla Cronaca di Torino, si chiama Specchio dei tempi, i lettori se han delle lamentele o cosa, scrivono a Specchio dei tempi.
ho preso un croissant con la marmellata e una spremuta, la prima notizia su Specchio dei tempi era questa, mi faccio da solo una Cretive Commons e riporto tutto:

Una lettrice scrive:
“Controllando la spesa fatta al Crai di Bardonecchia il 30 marzo 2009 dopo una giornata di sci, abbiamo constatato (quando ormai eravamo in autostrada) di aver pagato un chilo di pane, se pur ai 5 cereali (come da scontrino allegato), ben 7,90 euro al chilo. se non si tratta d’uno sbaglio, sicuramente si tratta di un furto”.
SEGUE LA FIRMA


io ho preso un altro croissant alla marmellata, la seconda notizia su Specchio dei tempi era quest’altra:

Un lettore scrive:
“Come mai ci sono immigrati che vendono il loro pane, fatto chissà dove, sotto i portici di Porta Nuova? Tra l’altro, trasportato in borse da viaggio in barba alle più elementari norme di igiene. E naturalmente in barba al fisco”.
LUCA



io non so se è stata la marmellata o cosa, mi è subito venuto in mente che la direzione di un giornale la fanno anche le piccole cose. ci sono degli altri quotidiani un po’ più ironici che ogni tanto bazzico io, che secondo me avrebbero invertito l’ordine delle notizie, non per un ordine di importanza, ma per quella grottesca casualità che spiega le cose. come fa la casualità a spiegare le cose, direte voi, Fa, fa, non vi preoccupate che fa. nel senso che l’ordine di quelle notizie sarà stato messo forse a caso. ma non siamo mica in matematica, che invertendo l’ordine degli addendi il risultato non cambia. siamo in linguistica, invertendo l’ordine degli addendi il risultato cambia eccome.


una volta, non c’entra niente, gli volevo anche scrivere a Specchio dei tempi. abitavo ad Abbadia Alpina di Pinerolo, la Telecom ci ha messo sei mesi a mettermi il telefono e l’adsl. una volta, esausto, avevo chiamato dal cellulare un centro assistenza di Torino alle 5 di mattina, uno 011, mica un numero verde, uno 011 per l’assistenza 24 ore su 24, e una tipa mi aveva detto, la seconda volta che spiegavo il mio problema, mi aveva detto Faccia così, vada in strada, prenda una puttana e si faccia fare un pompino. poi sento Pronto Polizia? la tipa dell’assistenza Telecom mi aveva mandato a puttane e poi aveva dirottato la chiamata alla centrale di polizia. questo io lo giuro su tutto me, sul mio pistolino, su tutte le mie chitarre, vedete un po’ voi. ne avevo parlato con un avvocato, l’avvocato mi aveva detto Cosa vuoi scrivere a Specchio dei tempi, finisce ancora che ti prendi poi una querela te, lascia perdere stai sereno è un pesce troppo grosso, e io ero stato sereno, solo mi era poi venuta l’ulcera.
quindi niente Specchio dei tempi.


tornando a oggi invece, diciamo che se io fossi stato il redattore di Specchio dei tempi, avrei fatto come su quei quotidiani un po’ più ironici che ogni tanto bazzico io, avrei fatto il mio Specchio dei tempi con le stesse notizie, ma in quest’ordine qua, che si rispondono da sole, si rispondono:

Un lettore scrive:
“Come mai ci sono immigrati che vendono il loro pane, fatto chissà dove, sotto i portici di Porta Nuova? Tra l’altro, trasportato in borse da viaggio in barba alle più elementari norme di igiene. E naturalmente in barba al fisco”.
LUCA

Una lettrice scrive:
“ Perchè controllando la spesa fatta al Crai di Bardonecchia il 30 marzo 2009 dopo una giornata di sci, abbiamo constatato (quando ormai eravamo in autostrada) di aver pagato un chilo di pane, se pur ai 5 cereali (come da scontrino allegato), ben 7,90 euro al chilo. se non si tratta d’uno sbaglio, sicuramente si tratta di un furto”.
SEGUE LA FIRMA

giovedì 19 marzo 2009

la grande truffa delle bionde danesi

sai quando dopo il concerto della WAH a Vienna l’unica cosa che mi veniva in mente era che a Vienna, mi aspettavo più figa?
l’avevo anche scritto sul Blog, ne avevo montato su una storia infinita con questa cosa della figa a Vienna, che non ce n’era poi molta, di figa, a Vienna.
ecco.
e la Danimarca, sai com’è stato il concerto di Honeychild Coleman in Danimarca?
l’unica cosa che mi viene in mente è che in Danimarca, mi aspettavo più figa.
Vecchio, mi dicevano durante lo spostamento Berlino-Odense, Vecchio perchè usano dire Vecchio qui in Friuli, cosa c’entra il Friuli. c’entra che son friulani quelli che suonano con Honeychild Coleman, che è di New York, Honeychild Coleman, suona con dei friulani, a parte me che son piemontese mi chiamo Catania.
Vecchio, mi dicevano sul furgone tra Berlino e Odense, Son tutte bellissime non hai idea, bionde e bellissime, e sai cosa? devi stare attento, quelle ti prendono ti portano via a casa loro.
la sera poi lasciamo stare, che ormai ogni cosa che dico può essere usata contro di me in tribunale, però poi la mattina dopo quando ci siamo alzati per fare un giro a Odense, che poi non era più mattina era già pomeriggio, figa non ce n’era neppure a Odense, come a Vienna ce n’era, forse anche meno.
e quindi non ero distratto, ero attento, o meglio ero distratto di mio, però ero anche attento, e tutt’attorno era pieno di statue dedicate ai personaggi di Hans Christian Andersen, nato a Odense il 2 aprile 1805.
Hans Christian Andersen, nato a Odense il 2 aprile 1805, ha scritto un sacco di fiabe, quella che mi ricordo io si intitola La principessa sul pisello. di tutte quelle che ha scritto mi ricordo quella, non so perchè. mi ricordo quel titolo lì, La principessa sul pisello.
poi se uno mi chiede E cosa hai notato, di queste statue, io di queste statue dedicate ai personaggi di Hans Christian Andersen, nato a Odense il 2 aprile 1805, ho notato che tutti i personaggi sono in certe posizioni scomodissime che mi affaticavo solo a guardarle. tutte delle tensioni e delle torsioni e delle leve, che dopo un po’ che le guardavo c’avevo il fiatone.
poi mi giravo verso il Biondo, il Biondo suona con noi, è friulano, non è danese, si chiama Biondo per combinazione, gli dicevo Diopoi oh che scomodo quello lì in quella posizione lì, e il Biondo rideva.
cercavamo di vedere delle bionde, io e il Biondo, vedevamo solo delle gran statue dedicate ai personaggi di Andersen, tipo La sirenetta, Il soldatino di stagno, Il brutto anatroccolo, alla fine al Biondo mi chiama mi fa Oh guarda qua, c’è una statua comoda. non ci potevamo credere, ci è anche venuto il dubbio non fosse mica un personaggio di Andersen.
e bionde, ce ne ne sono bionde a Odense?
no, ci sono delle gran statue in posizioni scomode, a Odense.

venerdì 6 febbraio 2009

inglesitudine 1


volevo ringraziare Tony Stringer per avere inventato l'ennesima minchiata. gli viene proprio bene inventare le minchiate.
è venuto con noi Africa al concerto a Londra, che lui è inglese, ve l'ho anche detto che c'è quel mio amico inglese che ha visto nascere il movimento punk*, ecco, è lui.
la sera concerto degli Africa, e cosa fanno gli Africa? fanno reggae.
per tagliare corto, diciamo che fanno reggae. poi la mattina dopo eravamo lì a far colazione, arriva Tony tutto spettinato e ci dice Good Burning.....
Good Burning, ha detto.
anzichè Good Morning.
geniale.
io non so se si capisce o non si capisce, se non bazzichi nel reggae forse non si capisce, ma c'è tutto questo immaginario nel mondo reggae fatto di Faia Faia Burning Burning, è tutto un bruciare Babilonia, bruciare l'anima, bruciare il sole, bruciare il fuoco, bruciare le parole, bruciare gli accendini, bruciare anche delle altre categorie di cose tipo gli omosessuali, ma lasciamo stare, non siamo qui per fare polemica, quelle sono delle pessime eccezioni. non gli omosessuali, dico i pensieri deviati.
e niente, quindi anzichè Good Morning ci ha detto Good Burning.
insomma è proprio un cazzo di inglese. sarà che è inglese.

*quel mio amico inglese che ha visto nascere il movimento punk, mercoledì 17 dicembre 2008, "ci mancava Tele2", quarto paragrafo**

**per questa cosa di link e asterischi vorrei ringraziare l'Assioma di Cole

martedì 3 febbraio 2009

una cosa importante e una meno


quella importante è che gli Africa Unite suonano a Londra mercoledì 4 febbraio.
al Dingwalls.
sono riuscito a far stare i miei 4 effettini preferti in una valigetta piccola.
c'ho messo mezz'ora mi sembrava di giocare a Tetris.
wha wha Vox, TurboRat, accordatore... no.
TurboRat, wha wha Vox, accordatore, 2 cavi lunghi... no.
TorboRat, accordatore, 4 mute di corde, 3 cavi corti, 2 cavi lunghi... no.
delay DD3, TurboRat, wha wha Vox, accordatore, 4 mute di corde... no.
10 plettri Fender Heavy, 10 plettri Fender Medium che son per Bunna che a me i plettri Medium mi fan cagare, accordatore, TurboRat, wha wah Vox, 2 cavi lunghi, 4 mute di corde, 3 cavi corti, delay DD3... si.
ma non si chiude. quindi no.
allora delay DD3, 10 plettri Fender Heavy, 10 plettri Fender Medium che son per Bunna che a me i plettri Medium mi fan cagare, accordatore, wah wah Vox, 4 mute di corde, cazzo il coltellino, me l'ero dimenticato, mettiamolo lì vicino ai plettri, TurboRat, 2 cavi lunghi... no.
che due maroni.
TurboRat, accordatore, 4 mute di corde, 3 cavi corti, 2 cavi lunghi, 10 plettri Fender Heavy, 10 plettri Fender Medium che son per Bunna che a me i plettri Medium mi fan cagare, coltellino, delay DD3, cazzo lo slide, me l'ero dimenticato, c'ero quasi, mettiamolo lì vicino al coltellino, dopo i plettri.
TurboRat, accordatore, 4 mute di corde, 3 cavi corti, 2 cavi lunghi, 10 plettri Fender Heavy, 10 plettri Fender Medium che son per Bunna che a me i plettri Medium mi fan cagare, coltellino, slide, delay DD3, wha wha Vox... ecco fatto.
sperèm.

questa era quella seria. pensa l'altra.

l'altra è che son molto fiero di avere aggiustato una scheda tieline del banco.
per banco noi si intende mixer, giusto così, per esser sicuri.
intendiamoci. era un danno meccanico, non elettronico. i danni meccanici ancora ancora, i danni elettronici non son capace.
comunque la cosa bella è che come si vede dalla foto, dopo dieci anni finalmente ho utilizzato nuovamente il mio metronomo.
per tenere sollevate le schede mentre ci lavoravo.
funziona ancora benissimo.
sempre utile avere un metronomo.

giovedì 22 gennaio 2009

FORZA CONCHETTA

non ho notizie precise, ma stanno sgomberando il Cox 18 a Milano, "Conchetta".
Conchetta ha ospitato la WAH più volte, un grande esempio di ciò che si può fare.
li stanno sbattendo fuori in queste ore.
gesto incompetente e vile.
l'unico link che posso darvi è quello dello streaming di Radio Popolare che cerca di seguire lo sgombero.
http://www.radiopopolare.it/poplive/diretta/

forza Conchetta.

giovedì 15 gennaio 2009

risolvere le questioni

bisogna risolvere la questione del mio scrittore preferito.
è un’ossessione ormai. nell’arco di una giornata, son più le volte che penso al mio scrittore preferito delle le volte che penso alla mia fidanzata.
siccome al momento non ho una fidanzata, non è poi neppure così difficile.
oppure ce l’ho, una fidanzata?
io non lo so se ce l’ho una fidanzata, per la prima volta in vita mia non lo so, di solito ce le ho sempre avute, le fidanzate. pieno di fidanzate. adesso non so mica. forse sì. forse no.
comunque.
questa questione del mio scrittore preferito bisogna proprio risolverla.
perchè io me ne accorgo, di scrivere in maniera simile a come scrive lui.
lui scrive meglio ma vorrei ben vedere, io sono un musicista, lui è uno scrittore.
se facciamo una gara di assoli di Van Halen vinco io, almeno credo, dovrei ripassare un po’, se facciamo una gara di scrittura vince lui, sono sicuro.
e dire la verità gli assoli di Van Halen non li ho mai saputi, so solo il pezzo in tapping di Eruption, è da vent’anni che so solo quello. no. no non è vero, sapevo anche l’assolo della videocassetta del concerto Right Here Right Now,mi pare si chiamasse così, che c’è quella parte col delay in cui Van Halen suona solo i legati con la sinistra, hammer-on si chiamano quei legati lì, e con la destra usa la manopola del volume che fa effetto violino, è tutto un grande arpeggione di accordi maggiori, mi pare. poi finiva con una parte di armonici artificiali, sapevo pure quella.
comunque.

prima ho chiamato la mia assistente, che adesso qui in Lady Lovely abbiamo pure un’assistente, le ho detto Sai che avevo scritto al mio scrittore preferito se si poteva fare parte di quella rivista letteraria lì in cui bazzica lui? bene mi ha risposto, mi ha dato l’indirizzo a cui spedire le cose. non vuol dire niente, ma è sempre un inizio.
lei mi fa, la mia assistente, Se vuoi ti aiuto a scegliere i racconti e ti faccio un po’ da editor, che sono un editor furbetto io, bisogna essere furbetti a scegliere le cose.
a parte che furbetto è diminutivo di furbo, quindi tra le righe la mia assistente mi ha poi detto che io non sono furbo, a casa mia il contrario di furbo è cretino, in buona sostanza la mia assistente mi ha poi dato del cretino, ma non stiamo qui a sindacare.
poi mi dice Però bisogna risolverla questa cosa dello stile, tu devi crearti uno stile più personale, che così come scrivi, se uno ti legge non può che pensare al tuo scrittore preferito, e non è bello. intendeva dire non che non è bello il mio scrittore preferito, intendeva dire che non è bello che leggendo me venga in mente un altro, dovrei venire in mente io, leggendo me.
io le ho detto Ti racconto una cosa, se non te l’ho già raccontata, se te l’ho già raccontata pace.
come il mio professore di filosofia al liceo che quando voleva dirci qualcosa cominciava sempre così Vel’ho detto? Non ve l’ho detto?
solo che non diceva mai cosa, ci siamo sempre chiesti come facevamo a sapere se ce lo aveva già detto o se non ce lo aveva ancora detto.
Vel’ho detto? Non Ve l’ho detto?
beh insomma.

io quando scrivo non copio mica lui. mica cerco di scrivere come lui.
lui il mio scrittore preferito dico, non il mio professore dei filosofia del liceo.
io scrivo come mi viene. e da quando ho scoperto lui mi son detto Guarda qua, guarda questo che finalmente fa esattamente quello che ti piace, quel ti verrebbe da fare a te, se fossi capace, quello che insegui da quindici anni, anche venti.
allora io l’unica cosa che posso dire a mia discolpa, che anche io uso tutte queste ripetizioni, e tutte queste strutture che fanno il girotondo, e che mi ficco in un discorso dentro l’altro che sembra che non ne esco poi infatti a volte non ne esco, io tutte quelle cose lì, con meno consapevolezza di adesso, cioè nessuna consapevolezza, le facevo già al liceo. non me le sono inventate adesso.
e mi ricordo che le mia professoressa di italiano mi diceva, al liceo, Tu scrivi in musica.
Come sarebbe, le dicevo, Scrivo in musica.
e lei mi diceva Si vede che fai musica, anche quando scrivi fai musica, e io dicevo Ah si? e perchè si vede?
mi diceva Perchè ripeti sempre le stesse cose, che però non sono delle ripetizioni, sono come dei ritornelli, come dei ritornelli nelle canzoni.
Tu non scrivi dei temi, mi diceva, Scrivi delle canzoni ci metti dei ritornelli.
alla fine ho detto alla mia assistente Vedi come è piccolo il mondo, questa professoressa l’ho ritrovata su Facebook da poco, le ho chiesto cosa ne pensava dei miei racconti mi ha detto Se pubblichi te lo faccio io, l’editing. Gratis, ha aggiunto.
oggi è domenica, venerdì ho scoperto di essere sotto in banca, quindi quella parola lì Gratis, che solitamente la trovo brutta, invece oggi che è domenica mi sembra bellissima. senti come suona bene. Gratis.
vicino a Editing, poi. Editing Gratis. suona benissimo. vanno a braccetto.
ecco.
quindi non è che me lo sono inventato adesso.
quando facevo il liceo il mio scrittore preferito era ancora lì a studiare Chlebnikov, non pubblicava mica. credo. non lo so, dovrei controllare non ho voglia. no forse ho detto una puttanata. chi lo sa.
comunque sempre ammesso che sia vera anche tutta quella storia di Chlebnikov, ma secondo me è vera.
io Chlebnikov non sapevo neppure chi fosse, l’ho dovuto guardare su Google. una vergogna.
poi mi è venuto in mente che c’era una mia fidanzata al liceo, si chiamava E., non era nella mia classe ma aveva anche lei quella stessa professoressa di italiano, ecco lei ha poi studiato letteratura russa, lei sicuramente qualcosa ne sa, di Chlebnikov. e per lei scrissi uno dei miei primi racconti, credo si chiamasse La bicicletta rossa, eravamo al liceo, appunto.
vedi com’è tutto un trigo?
ho controllato, Trigo non è italiano, è piemontese, vuol dire intrigo.

come ultima cosa mi viene da pensare che spesso mi dicono che nei testi delle mie canzoni ci sono troppe parole, che secondo me non è vero, però me lo dicono. mi dicono che son troppo lunghi, che sembran dei temi, che secondo me non è vero però me lo dicono. e secondo me non era neanche vero che i miei temi sembravano delle canzoni, però me lo dicevano.
allora mi viene da pensare Ma se scrivo dei temi che sembrano delle canzoni e delle canzoni che sembrano dei temi,sarà mica per quello che io venerdì sono andato sotto in banca?

mercoledì 14 gennaio 2009

la classifica dello stato

in ordine di successo riscosso, dopo quello con su scritto Pollo ai peperoni, è piaciuto tantissimo l'aggiornamento di stato con su scritto Piedi freddi.
o che piacciono gli aggiornamenti di stato che iniziano con la lettera P.
oppure io non lo so, qual'è il trucco degli aggiornamenti di stato.
alcuni vanno tantissimo.
un mistero.

domenica 11 gennaio 2009

il senso di colpa delle origini

poi mi faccio dei problemi, a volte, che non esistono.
un attimo prima non esistono, poi nel momento in cui me li facccio, diventano problemi.
ad esempio una volta avevo mandato un pacco al mio scrittore preferito, gli avevo mandato un cd del mio gruppo WAH Companion che si intitola Quasi tutto liscio.
perchè gliel’ho mandato? perchè era un dono.
han bisogno di spigazione, i doni? no.
una volta sul treno ho visto una ragazza molto carina, ho preso un foglietto nella borsa c’ho scritto Che carina! solo quello, Che carina! col punto esclamativo, e basta, niente firme, numeri di telefono, niente. poi siamo scesi dal treno l’ho inseguita Scusa, le ho detto, tieni questo è per te, le ho dato il bigliettino, le ho detto Buona giornata, Grazie, mi ha detto lei.
ecco, quel dono lì, aveva bisogno di una spiegazione? no.
poi ho scoperto sei mesi dopo che quella ragazza lì molto carina che avevo incontrato sul treno, era fidanzata da un sacco di anni con un mio amico, e stanno ancora insieme. qualche volta ci vediamo in giro, non ci siamo mai detti nulla di quella cosa lì del treno e del bigliettino.
era un dono e basta. non c’era mica niente sotto.

tornando a prima, perchè ho mandato un cd del mio gruppo WAH Companion che si intitola Quasi tutto liscio al mio scrittore preferito?
perchè secondo me quello è un bell’album, e l’ho fatto io, allora ho pensato, a me leggere quello scrittore lì mi fa stare talmente bene, gli mando in cambio della musica fatta da me, magari, sarebbe bello, magari lo fa stare bene.
che poi stare bene, Quasi tutto liscio non è che faccia stare proprio bene, però insomma è bello, secondo me delle emozioni te le può anche dare, un album come Quasi tutto liscio della WAH Companion.
poi gli ho anche scritto una mail, gli ho scritto Comunque io non faccio solo rock, faccio un po’ di tutto, il giorno che vuoi musicare delle robe, qualunque roba, un racconto, una poesia, un film, sappi che io mi ci dedico volentieri. anche se a me, a pensare come può venire una sua roba musicata, e soprattutto musicata da me, l’idea mi fa un po’ cagare, ma questo è secondario, e soprattutto non c’è motivo per cui lui lo sappia.

sempre il mio scrittore preferito bazzica, non ho capito in che misura ma alcuni dettagli mi fanno intendere in misura massiccia, lui bazzica anche in una rivista letteraria nata da poco che si trova anche in libreria distribuita da un editore interessante. questo è quello che dicono quelli della rivista sul loro sito della rivista, io in libreria invece non l’ho mai trovata. non l’ho mai neanche chiesta in effetti, che per me chiedere le cose in libreria è come chiedere indicazioni quando son per la strada, lo faccio solo se non posso farne a meno, che mi crea dell’ansia chiedere i libri, oppure le strade. mi vergogno.
comunque.
siccome adesso mi son messo in testa che voglio farne una versione cartacea, del Blog, che poi è una contraddizione in termini, ma insomma voglio pubblicare, mi son detto Chiediamo un po’ al nostro scrittore preferito come si fa a fare parte di quella rivista lì.
allora ho aperto l’applicazione Mail e ho scritto al mio scrittore preferito, gli ho scritto Ma se un musicista che scrive racconti brevi, che quello sono poi io, non gliel’ho specificato ma direi che si capiva, se questo musicista vuole pubblicare su quella rivista lì, pecca di presunzione?
adesso aspettiamo, vediamo se risponde.

poi ho schiacciato Invia, appena ho fatto Invia si son creati quei problemi che dicevo all’inizio, che prima non c’erano poi son diventati dei problemi.
ho cominciato a pensare Ma non è che adesso che ho chiesto una cosa su quella rivista, adesso lui pensa che prima gli ho mandato un cd, non è che adesso pensa che è uno scambio di favori che mi deve, che io ho cercato come dire di intortarlo, e che io mi aspetto che lui con me sia carino perchè gli ho fatto un dono?
ecco io penso che queste cose siano frutto di un senso di colpa ingiustificato riguardo alle mie origini, alle origini di mio padre, io penso che se di cognome facessi Pautasso, anzichè Catania, io penso che certe puttanate non mi verrebbero manco in mente.

giovedì 8 gennaio 2009

pollo ai peperoni

uno scrive dei racconti bellissimi non lo caga nessuno, poi scrive Pollo ai peperoni, ha un feedback micidiale quelle frase lì, su Facebook.
un successone. Pollo ai peperoni.
vediamo se funziona anche qua.

Pollo ai peperoni.

ecco.
adesso aspettiamo.

tre cose

una.
sai cosa è bello? quando arrivi a casa dopo dieci giorni che sei via, che arrivi alle undici di sera dopo che viaggi dall’ora di pranzo e hai preso due moment, quelle volte che per entrare in casa passi dal giardino la neve ti arriva sopra le ginocchia, che non capita mai, ma quelle volte capita, allora prendi un rastrello liberi un po’ il melo, il pesco, l’albicocco, il melograno, il kiwi, sembra quasi l’Eden solo con più neve, sai cosa è bello di quelle volte lì?
è bello che poi entri in casa ti togli gli anfibi, ti togli i pantaloni, ti togli l’impermeabile, ti togli il cappello, ti togli i guanti, ti togli le calze, ti togli il maglione, ti metti gli zoccoli di legno, apri il frigo c’è pieno di roba.
apri la credenza c’è pieno di roba anche nella credenza.
allora cominci a pensare Vediamo, cosa mi faccio...
potrei farmi un cavolo fritto... oppure potrei farmi un fico secco...
oppure mi faccio aria calda, o un corno inglese, una merda al vapore, un cazzo di niente, una minchia bollita, oppure mi faccio uno zero tondo, un uovo invisibile, oppure pane burro e marmellata però senza il pane e senza il burro, oppure latte coi cereali però senza il latte.
restano due possibilità una pasta alle quattro paste, come la chiamava Josh, oppure una minestrina col dado.
mi son poi fatto la minestrina.

due.
mio fratello è partito la settimana scorsa torna a fine mese, è andato a suonare in tutta Europa, fanno una roba tipo venti concerti in ventitrè giorni, una roba così.
suona il basso, mio fratello.
alla fine sta via quasi un mese in tutta Europa, prima mi è venuto da pensare Va bene la mamma, che sta un mese senza mamma, va bene il papà, che sta un mese senza papà, va bene io, che tanto non ci sentiamo mai, va bene la fidanzata, che vivono insieme devono stare un mese senza vedersi, va bene i pesci nell’acquario, che loro c’hanno i pesci nell’acquario, c’hanno anche l’anemone di mare che se cerchi sul dizionario ti dice di guardare Attìnia, comunque anche l’anemone sta nell’acquario, va bene il gatto, mo c’hanno pure un gatto, insomma va bene tutto, ma io prima mi sono chiesto Ma un mese senza Facebook, come cazzo fa?

tre.
c’era una mia fidanzata una volta, aveva un modo di dire che mi piaceva tantissimo. poi più che un modo di dire, era un modo di scrivere. che all’inizio quando stavamo insieme, o ancora prima quando non stavamo ancora insieme, ci scrivevamo tantissimo, e lei aveva questo modo di dire, questo modo di scrivere, insomma aveva questo intercalare che mi piaceva tantissimo.
forse mi ero innamorato di lei anche un po’ per quello, che quando chattavamo, che chattavamo spesso, oppure quando mi mandava delle mail al mio indirizzo di posta elettronica, lei ogni tanto se c’eran delle cose che si rendeva conto che erano un po’ così, ma che lei non ci poteva fare niente perchè eran più forti di lei, a un certo punto scriveva Eh oh.
solo quello. Eh oh.
e voleva dire tutto tipo appunto Eh oh, è così, prendi e porta a casa.
adesso non mi vengono degli esempi, ci dovrei pensare un po’ su. Eh oh.
tipo così.
allora l’altro giorno camminavo, son passato davanti a un’edicola, c’era uno di quei cosi che mettono per terra le edicole coi titoli dei giornali locali, quei triangoli che stanno in piedi da soli con dei gran titoli scritti.
c’era scritta una cosa cosa talmente bella che io per ricordarmela ho preso il mio telefono cellulare, potevo farci mille cose ormai, col mio telefono cellulare, per immortalare una frase. potevo farci una foto con la mia fotocamera digitale principale, che ha una definizione di un sacco di megapixel. potevo farci una foto con la mia fotocamera digitale secondaria, che ha una definizione di pochi megapixel. potevo farci un filmato, potevo farci. potevo scrivermi un sms. potevo scrivere una nota sull’agenda digitale. invece no, alla fine ho usato Registratore, un piccolo software che registra dal microfono incorporato, un po’ come faceva quella vecchia utility di windows un sacco di anni fa, si chiamava Registratore di suoni, non so mica se esiste ancora. alla fine ho registrato la mia frase sembravo un manager.
poi combinazione arrivo a casa trovo questa mia ex fidanzata in chat, non la trovo mai, questa volta invece si, e le dico Senti un po’ devo scrivere una cosa ma devo assolutamente sapere, quando uno dice Eh oh, poi come lo scrive? Cioè tu come lo scrivevi, che come lo scrivevi tu era perfetto rendeva benissimo l’idea di tutto quello che volevi dire?
e lei mi ha scritto Eh oh.
Va bene grazie, le ho scritto io, Non sapevo se ci volevano le acca, se ce ne andava una sola, la prima, la seconda, o tutte e due.
No perchè ti spiego, adesso poi scrivo un pezzo perchè prima son passato davanti a un’edicola, c’era uno di quei cosi che mettono per terra le edicole coi titoli dei giornali locali, quei triangoli che stanno in piedi da soli con dei gran titoli scritti.
c’era scritto
Rapinato del Rolex mentre porta a spasso il cane.
a me mi è venuto da dire, bello forte, Eh oh.

venerdì 2 gennaio 2009

è l’idea, che conta. del pompino.

una roba che mi fa tristezza è quando le ragazze che frequento mettono un veto anticipato sull’esito della serata.
tempo fa frequentavo una ragazza, c’eran delle volte, tipo alle feste, oppure ai concerti, oppure quando facevamo tardissimo con degli amici, oppure eravamo in città in qualche locale, quelle volte lì, non tutte, ma alcune di quelle volte lì lei metteva il veto anticipato e diceva Oh, dopo a casa io dormo eh!
io questa cosa non l’ho mai capita continuo a non capirla.
come si fa a mettere un veto anticipato, io non lo capisco. a me non viene, da mettere dei veti anticipati su delle questioni così.
Oh, dopo a casa io dormo eh!
mi vien da dire Ma che ne sai, aspetta, vediamo, magari dormiamo, magari no.
invece no. categorico. Io dormo, come dire Io dormo, Te, fai un po’ quello che vuoi, se vuoi leggere, se vuoi suonare la chitarra, se vuoi farti una sega.

prima di quella ragazza lì frequentavo un’altra ragazza, c’eran delle volte, tipo
quando facevamo tardissimo con degli amici, oppure alle feste, oppure eravamo in città in qualche locale, oppure ai concerti, quelle volte lì, non tutte, ma alcune di quelle volte lì anche lei metteva il veto anticipato e diceva Oh, dopo a casa io dormo eh!
che da un lato, se vogliamo vederne il lato bello, magari vuol anche dire che non è una cosa da nulla, non è una cosa sbrigativa ma è una cosa impegnativa, che ci si impiega del tempo e delle energie, e un po’ magari questa cosa mi fa anche onore.
dall’altra io questa cosa non l’ho mai capita continuo a non capirla.
ad esempio che ne so, è capodanno, son le 3 di mattina, sei casa di amici tutti attorno alla tavola, una bottiglia di grappa che gira, il camino acceso, c’è una bella atmosfera in quel momento lì, e in quel momento lì, che c’è una bella atmosfera, la ragazza che frequenti ti fa, davanti a tutti, Oh, dopo a casa io dormo eh!
a parte che i tuoi amici non dicono nulla perchè magari anche loro han frequentato delle ragazze che alle feste dicevano che dopo loro a casa dormivano, però a vederti dal di fuori, diresti Madonna che tristezza.
invece a vederti dal di dentro pensi anche la stessa cosa, Madonna che tristezza.
è che a me questa cosa del veto anticipato mi suona grottesca. oltre al fatto che mi scende subito tutta la grappa e mi girano i coglioni quando mi scende subito tutta la grappa, che magari c’avevo lavorato due ore, a farmi salire la grappa.
ma indipendentemente dalla grappa questa cosa mi suona grottesca, esattamente come sarebbe grottesco il contrario.

ad esempio che ne so, è capodanno, son le 3 di mattina, sei casa di amici, tutti attorno alla tavola, una bottiglia di grappa che gira, il camino acceso, c’è una bella atmosfera in quel momento lì, e in quel momento lì, che c’è una bella atmosfera, ti giri verso la ragazza che frequenti e le fai, davanti a tutti, Oh, dopo a casa si scopa eh!
grottesco rimane grottesco, ma a dover scegliere, almeno questa versione non è triste. a vederti dal di fuori, diresti Madonna che che coppia.
invece a vederti dal di dentro pensi anche la stessa cosa, Madonna che coppia.
comunque.

la ragazza che frequentavo ancora prima invece, lei no, lei era l’oppsto.
c’eran delle volte, tipo ai concerti, oppure alle feste, oppure eravamo in città in qualche locale, oppure quando facevamo tardissimo con degli amici, quelle volte lì, non tutte, ma alcune di quelle volte lì lei mi diceva Catania, dopo a casa ti faccio un bel pompino.
non lo diceva davanti a tutti, me lo diceva a me.
e io lo trovavo bellissimo.
poi arrivavamo a casa in effetti mi faceva un bel pompino.
ma non è neanche tanto quello. che non sarà una manciata di pompini a cambiarmi il senso della vita. è l’idea, che conta.
sicuramente sarà anche capitato che una volta dopo aver detto Catania, dopo a casa ti faccio un bel pompino, in realtà ci siamo poi addormentati.
così come sicuramente sarà anche capitato che una volta dopo aver detto
Oh, dopo a casa io dormo eh, in realtà abbiam poi fatto l’amore tantissimo.
solo che è l’idea che conta, più che una manciata di pompini.
la S. mi diceva Catania, dopo a casa ti faccio un bel pompino, a me mi è rimasta quella sensazione lì, che la S. quando tornavamo a casa mi facava dei bei pompini.
è una sensazione molto bella.
secondo me, è merito delle parole. anche di tutto il resto, ma più delle parole. sono importanti, le parole.