venerdì 22 ottobre 2010

sale e tabasco

la rete è così, uno regala dei dischi bellissimi, nessuno dice un cazzo, uno gli cade il tabasco, standing ovation.

giovedì 21 ottobre 2010

sarà che Balistica mi ha detto di comprarmi una chitarra acustica

ho sognato che ero all'estero con la mia morosa e passavamo un controllo tipo aeroporto, o metropolitana. consegnamo i documenti, passiamo il check, poi dopo il metaldetector o quel che era, ci ridanno i documenti.
…Goodmorning sir, here you are your passports, Ruggero Catania and Norman Blake.
No aspetti, la mia compagna non è Norman Bla….
NORMAN BLAKE?????
prendo il documento mi giro Hey Norman!!
su gira un tipo insieme a un altro tipo, che poi non era affatto Norman Blake, però era proprio lui, I've got your Passport, gli dico.
avevano una bella custodia nera, bella grande, una a testa.
Well, nice to meet you I'm a huge fan of you!
cioè glielo dicevo io a lui eh, non lui a me.
e così ho conosciuto Norman Blake.

Norman Blake per chi non lo sapesse è un chitarrista bluegrass, country, insomma.
e non voglio leggere commenti di psicologia da quattro soldi che preferisco la chitarra alla figa, siamo intesi?
loro convivono benissimo nei miei pensieri. Yin e Yang.

martedì 19 ottobre 2010

ad esempio

ad esempio un segno del tempo che passa inesorabilmente, è ritrovarsi una mattina di metà ottobre a fare delle cose così, senza pensarci, con rassegnata naturalezza e invidiabile disinvoltura.
fare delle cose senza averle premeditate ma accettando che in effetti sì, era ora di farle.
fare delle cose tipo aprire l'applicazione Mail, poi cliccare in alto a sinistra su Preferenze, poi andare su Font e Colori, poi passare il mouse su Font Casella no, Font Elenco Messaggi no, Font Messaggio si, fare Seleziona, poi seguire il percorso Italiano>Helvetica>Regolare, e cambiare da Dimensione 12 a Dimensione 14.

mercoledì 13 ottobre 2010

la playlist di Lady Lovely

due arrivi molto graditi questa settimana nella playlist dell'etichetta Lady Lovely su SoundCloud:
il primo è un brano di A Dog To A Rabbit che ancora non avevamo sdoganato in rete, e ora ve lo diamo in pasto, si chiama I Can't Stay Out Of.
a mio a mio avviso il migliore dell'album. un po' ruffiano, ma a noi ci piacciono le cose ruffiane, come cantava un gruppo di mia conoscenza, "io suono POP e faccio Uh Uh!".
A Dog To A Rabbit - I Can t Stay Out Of. by Lady Lovely Label


il secondo brano lo annunciamo con immenso piacere perchè è l'ultima fatica di Testa, personaggio a noi vicino, non fosse altro che io sto a Pomaretto e lui a Porte, o qualcosa di simile, saranno dieci chilometri.
ma non solo per questo, nel progetto Testa milita anche quel Balisticone che per anni suonò con WAH Companion facendoci fare grasse risate. perchè simpatico dico, non per come suona.
- ...beeeh, amico qualche episodio sull'accordatura, vacca boia ci sarebbe in effetti da raccontare, ma questa è un'altra storia -
la canzone si intitola the Big Black Bug e spacca la merda, come si dice adesso.
vuol dire che è bella. o almeno, io intendo questo.
TESTA - The Big Black Bug remastered by TESTAmusic


non siate timidi, commentate, commentate direttamente sul player che a noi ci piace così.
loba loba

giovedì 7 ottobre 2010

la storia del rock

ieri sera sono andato a sentire gli Shellac a Spazio 211.
bello.
però io e Andrea, quando torniamo da un concerto dei Motorpsycho, parliamo tutto il viaggio dei Motorpsycho.
quando torniamo da concerto degli Shellac, parliamo tutto il viaggio di fatture e ritenute d'acconto.

martedì 5 ottobre 2010

maledetti

dice Sa, prendi la patente.
ma se prendessi la patente non avrei più tempo di scrivere sui treni, tipo adesso.
e adesso ho proprio voglia di scrivere, perché ho visto una cosa che mi son venuti dei nervosi, mi son venuti.

ieri sera ho fatto un biglietto di tipo Ticketless, quelli che fai online e non te li stampi neppure, ti danno un codice, quando arriva il controllore gli dici PUKKNG e lui ti dice Grazie. geniale.
e niente, ieri sera faccio un ticketless, questa mattina entro in stazione a Torino Porta Nuova, tutta rifatta e ripulita, arrivo davanti ai binari, c'è questo nuovo pannello enorme bello chiaro con tutte le partenze, gli arrivi, e l'ora enorme, e la data enorme, ho pensato Guarda un po' che stazione europea che han fatto alla fin fine.
poi vedo un'edicola tutta nuova scintillante, entro, c'era pieno di riviste interessanti, talmente interessanti che poi alla fine non ho comprato nulla, che Il Fatto Quotidiano l'avevo già comprato alla fermata dell'autobus, e le riviste non le ho poi prese. però mi son detto Guarda un po' che edicola europea han fatto qui nella stazione europea, alla fin fine.
guardo un po' più in là vedo una scritta Tabacchi/Tobacconist, in due lingue, non sono entrato che io non fumo, fumo pochissimo, mi son comprato il tabacco tre giorni fa tra due mesi ne butto poi via metà che sarà tutto secco. però mi son detto Guarda un po' che tabaccaio europeo, che han fatto qui nella stazione europea, Tobacconist, ci hanno scritto.
mentre rimango abbagliato da queste meraviglie manca poco che vado a sbattere in un'altra casetta, Exchange, c'era scritto, un gabbiotto con una tipa dentro che cambia i soldi, dollari, franchi svizzeri, sterline, yen, tu gli dai degli euro loro ti danno i soldi che vuoi, oppure tu gli dai i soldi che vuoi, loro ti danno degli euro, come tutte le stazioni europee che si rispettino, e allora ho pensato Guarda che pirla, adesso che abbiamo tutti l'euro mettono il cambio, che quando avevo vent'anni per andare anche solo a Briancon dovevo chidere dei franchi in banca una settimana prima. ma questo è stato il primo pensiero, che è durato davvero poco, pochissimo, in realtà poi ha prevalso il secondo pensiero che è stato Guarda un po' che gabbiotto del cambio europeo che han fatto su in questa stazione europea, alla fin fine.
dopo, ancora un po' più un là vedo scritto Super Cafe, o qualcosa di simile, non ricordo bene, mi avvicino che magari ci scappa una seconda colazione.
tutto vetri, un po' opachi un po' no, tutto un gioco di luci sulla scritta, tutto liscio, tutto di design, butto l'occhio dentro restando fuori dalla porta, vedo in lontananza il bancone e mi dico Guarda guarda che caffè europ…. no.
qualcosa non mi torna.
lo guardo da fuori, il Super Cafe e mi dico Ma io ti conosco, a te, non mi freghi.
vedo da fuori che hanno appiccicato da dentro dei fogli stampati, poi messi nei raccoglitori di plastica, e li hanno appiccicati con lo scotch sul vetro nuovo, quello bello un po' liscio e un po' opaco, per fare leggere delle cose da fuori. e già non è per niente europea questa cosa.
e allora leggo. Siete tutti invitati questa sera bla bla bla, happy hour bla bla bla, nel nostro locale bla bla bla.
in basso a destra un timbro.
Autogrill S.p.a. Torino Porto Nuovo
adesso, a parte il porto nuovo, che non sapevo a Torino ci fosse un porto, nè che fosse nuovo.
..ma Autogrill, porcaputtana. alla stazione.
non ci bastano questi ladri che tutto l'anno ci danno della merda da mangiare in autostrada facendocela pagare come stessimo mangiando da Chez le Chef, e che ci fan fare la pipì in bagni così luridi da sperare di avere presto un catetere per non dover più essere costretti a farla in Autogrill.
non ci bastava averli in autostra no? no, dovevamo metterceli anche in stazione.
allora comunque entro nel Super Cafe e mi avvicino al bancone, e capisco cosa mi aveva turbato da lontano.
eccoli. eccoli lì. tutti quanti in fila.
rustichella, lunotto, camogli, fattoria. i quattro dell'Ave Maria.

io adesso non lo so, come funzionano queste cose, non lo so com'è che uno si guadagna un posto dentro una stazione, ci saranno degli appalti, suppongo, dovrai presentare un progetto, un format, dovrai soddisfare certi requisiti.
e non lo so neppure con chi prendermela, chi è che stabilisce la gestione e l'architettura di una nuova stazione?
non dico dei treni, dico, chi è che decide quali negozi possono aprire lì dentro e quali no?
ci sarà una commissione, qualcuno avrà pur approvato un progetto, qualcuno avrà dovuto decidere chi era dentro e chi era fuori.
chi è stato? gli uomini della Bresso? gli uomini di Chiamparino? gli uomini di Cota?
non lo so.
chiunque sia stato a dare in mano alla S.p.a. Autogrill il nuovo bar della stazione di Torino Porta Nuova, deve essere scarso di sale nella zucca.
Torino qua, Torino là, Torino capitale europea, Torino Design, Torino Olimpiadi, Torino La Stampa, Torino Slow Food, Torino la regione, Torino riscopriamo la cultura, Torino riscopriamo la lingua, Torino facciamo il cioccolato buono, Torino, Torino, i famosi caffè di Torino, quelli che sono dieci anni che ci rompete i coglioni su Torinosette che c'è il caffè quello in cui ci andava Culicchia, quello in cui ci andavano i Subsonica, quello in cui si facevano i raduni di Forza Italia, il caffè aristocratico, il caffè popolare, il caffè esotico, il caffè di Porta Palazzo, il caffè dei migranti, il caffè dei calciatori.
allora facciamo la stazione europea, dentro ci mettiamo un bel caffè, a chi lo diamo in gestione?
mah, io direi, diamolo all' Autogrill S.p.a. così se uno al posto della macchina prende per sbaglio il treno, si sente a casa.


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"Mr. Holmes! ho trovato il comunicato stampa ufficiale del 2001! Era tutto scritto. Ecco, date un'occhiata qui."
"Elementare Watson. Come volevasi dimostrare, loro sapevano tutto. Un piano alla luce del sole, e dopo dieci anni Torino ne subirà le conseguenze ma nessuno saprà a chi dire grazie. L'hanno fatta franca un'altra volta.
Su, in carrozza ora! Siamo attesi per il pranzo, non vorrà certo fare aspettare i nostri commensali, vero Watson?"
"...mi perdoni Mr. Holmes... e questo documento?"
"Beh, lo pubblichi in rete e poi lo faccia sparire. E non dimentichi di vuotare il cestino in modalità sicura.
...Cocchiere, Pinerolo! Non trovate anche voi fantastico il profilo delle alpi nelle giornate di sole del primo autunno?"