martedì 30 novembre 2010

poteva andarmi peggio

questa settimana, che poi nel frattempo che scrivo è diventata la settimana scorsa, mi è successa una cosa che vale la pena dirla, anche se mi vergogno.
anzi. forse la dico proprio perché me ne vergogno, in modo da esorcizzarla.
ad ogni modo, non stiamo qui a sindacare sul perché e sul percome mi viene da raccontare questa cosa, che in fin dei conti saranno ben fatti miei, cosa devo esorcizzare e cosa no. passiamo ai fatti.

un mesetto fa un caro amico mi ha chiesto Ma sei già stato nel nuovo negozio Apple che hanno aperto alle Gru?
fino a una settimana fa, se mi chiedevi se ero mai stato al Centro Commerciale Le Gru, ti rispondevo Si, ci sono stato una volta in tutta la vita. questa settimana ci sono tornato, quindi ora se mi chiedi se sono mai stato al Centro Commerciale Le Gru, devo rispondere Si, ci sono stato due volte in tutta la vita.
la prima cosa che ho pensato quando questo caro amico mi ha detto Ma sei già stato al nuovo negozio Apple che hanno aperto alle Gru, è stata che io sono della vecchia scuola, la scuola di quelli che al Centro Commerciale Le Gru non ci si andava perché era di Silvio Berlusconi.
credo di avere sempre avuto una coscienza civica, e che questa si trasformò in coscienza politica il 26 gennaio del 1994, medesimo giorno della discesa in campo del nostro futuro presidente del consiglio, nel chiaro intento di contrastarlo nella sua partita, senza però ottenere concreti riscontri nella vita politca del paese. per farla breve, una decina di anni dopo, con la minchia sfracellata dalle mosse e dai personaggi della sinistra, la mia coscienza politica tornò al suo primo stadio di coscienza civica e buonanotte al secchio. ma questa è un'altra storia.
facciamo un passo indietro.
il 14 settembre 1988 i Metallica suonarono And justice for all al Palatrussardi di Milano, ironia della sorte a due mesi esatti di distanza dal 14 luglio 1988, giorno in cui la Fininvest di Silvio Berlusconi acquistò il gruppo Standa e con esso la catena di ipermercati a marchio Euromercato, di cui avrebbe fatto parte anche il Centro Commerciale Le Gru, in progetto dal 1987.
citando Wikipedia, Nel 1995 Berlusconi vende il ramo degli ipermercati scorporandolo dal Gruppo Standa.
ciò significa che io dal 1988 al 1995, ho avuto il mio bel da fare a boicottare il Centro Commerciale Le Gru, poi si sa come vanno queste cose, un po' per abitudine un po' che il nuovo acquirente si era poi scoperto essere la famiglia Benetton, altri buoni pure quelli, io sono sempre rimasto della vecchia scuola, che al Centro Commerciale Le Gru non ci si andava punto e basta.

alla fine questa settimana, che poi nel frattempo che scrivo è diventata la settimana scorsa, sono andato al nuovo negozio Apple che hanno aperto alle Gru.
in realtà alle Gru dovevo fare dell'altro, ma lasciamo perdere cosa dovevo fare che poi non sono riuscito a farlo, allora mi sono girate le balle e sono entrato nel nuovo negozio Apple che hanno aperto appunto alle Gru, dove ero andato per fare dell'altro.
ormai ero lì. avevo 500 euro in contanti in tasca, che dovevano servirmi per fare quell'altra cosa che poi non ero riuscito a fare. comunque nel negozio Apple, c'erano un sacco di ragazzi giovanissimi tutti con le maglie blu, tutti esperti di prodotti della mela, tutti che ti aiutano e ti spiegano, esattamente come mi aveva detto quel caro amico.
un po' come giocare a Pac Man ma al contrario, loro sono i fantasmini e tu sei il mangiatutto, solo che dai fantasmini non devi scappare, li devi prendere. e però cosa fanno loro, girano veloci tra i tavoli, visto dall'alto sembra un labirinto di siepi ma tutto bianco e pulito in perfetto stile Cupertino, loro corrono tra iPod e MiniMac, e tu dietro, poi girano, hai quasi preso un fantasmino ma TAC! c'è un altro mangiatutto prima di te che se lo mangia e gli chiede Volevo sapere per l'iPod.
e allora ti rigiri verso gli altri tavoli, vedi un fantasmino libero, gli corri incontro e via di seguito all'infinito, manca solo la musichetta.
comunque. dopo un po' mangio un fantasmino blu, gli chiedo Volevo sapere per l'iPad. il fantasmino tira fuori il suo iPad dalla pancia e mi spiega tutto, anche abbastanza bene poi cerca di convincermi a prendere l'iPad con la connessione integrata, Sarebbe bello, gli dico, ma non ho abbastanza soldi. poi cerca di convincermi ad abbonarmi a Mobile Me per sincronizzare via Wi-Fi tutte le applicazioni Apple su tutti i miei supporti hardware, Sarebbe bello, gli dico, ma non ho abbastanza soldi. allora cerca di convincermi a fare l'Apple Care Protection Plan come cazzo si chiama, Sarebbe bello, gli dico, ma non ho abbastanza soldi.
il fantasmino blu #1 mi passa al fantasmino blu #2 che cerca di convincermi a fare l'Apple Care Protection Plan come cazzo si chiama, Sarebbe bello, gli dico, ma come ho già detto al fantasmino blu #1, non ho abbastanza soldi. Sarebbe proprio importante, incalza lui, Perché la garanzia normale dura un anno, invece con l'Apple Care Protection Plan come cazzo si chiama, se ti succede qualcosa anche il secondo anno sei protetto, e tutti quei fantasmini blu che vedi dietro al bancone ti aiuteranno per qualunque cosa senza spese aggiuntive. Sarebbe bello, gli dico, ma non ho abbastanza soldi.
Sarebbe proprio importante, ribadisce il fantasmino #2, perché vedi laggiù al bancone? c'è gente che magari ha comprato l'iPad un anno ammezzo fa e il minimo che noi chiediamo per aprire un iPad, il minimo minimo sono 200 euro, invece se hai fatto l'Apple Care Protection Plan come cazzo si chiama, magari al bancone c'è gente che ha comprato l'iPad un anno ammezzo fa e non paga assolutamente nulla. io non ho detto niente.
però ho pensato Quando arrivo a casa guardo su Google, se l'iPad è uscito a marzo del 2010 tu sei un coglione.
vabè. vado a pagare. 499 euro in contanti.
mi chiede fattura o scontrino? Scontrino, gli dico, anzi no, forse posso fatturare alla mia cooperativa.
E ma io ho già battuto, mi hai detto scontrino.
eh
e vabé
e vabé che te l'ho detto io, ma cos'è, dovevi vincere il premio Speedy Gonzales dei cassieri cliccatori?
penso un attimo, 500: 10 fa 50, x 2 fa 100, bravo Ruggero, potevi pagarlo 400 scalando l'IVA, invece l'hai pagato 500.

poi niente, vado a casa, tutto bene.

dopo 48 ore esatte, 48 ore esatte, esce un comunicato sull'Apple Store online: solo per oggi iPad a 449 euro.
bene. fammi fare il conto.
450 : 10 fa 45, x 2 fa 90, 450 - 90 fa 360. insomma potevo pagarlo 360 euro anziché 500.
in quel momento ho pensato 2 cose.
la prima, che sono un cretino, che io l'IVA non la capirò mai, e non riuscirò mai ad avere una visione commerciale di nessun aspetto della mia vita. per me pagare è un baratto, c'ho dei pezzi di carta nel portafoglio, non so perché tu possa volerli, ma te li do in cambio di un iPad. per me tutto finisce qui.
la seconda, che i due fantasmini blu sono due stronzi, che avrebbero potuto tranquillamente fare finta di nulla, e senza farsi sentire, aprire sull'iPad quell' applicazione chiamata Note, e scrivere sullo schermo, senza essere visti, Aspetta due giorni cretino, che c'è uno sconto del 10%.

insomma se c'è un modo di fregarsi con le proprie mani, stai pur tranquillo che io cerco cerco finché lo trovo.

ma poteva andarmi peggio.
potevo essere un cliente Digidesign, comprare un sistema Pro Tools HD3 da tredicimila euro, e dopo un anno leggere su qualche sito che finalmente Avid ha messo sul mercato un'urna contenente le ceneri della fagocitata Digidesign sotto forma di Pro Tools for Dummies, ovvero un Pro Tools in grado (Amen) di girare anche senza hardware proprietario per l'onesto prezzo di cinquecento banane.

lunedì 29 novembre 2010

paracetamolo in piazza

il paracetamolo da mille, quando finisce di sciogliersi nel bicchiere d'acqua non ce la fa più.
rimane sempre l'ultimo pezzo di pasticca che non ce la fa, a sciogliersi.
anche se metti più acqua, meno acqua, acqua più fredda, acqua più calda, se la giri col cucchiaino, se non la giri, cambia niente.
c'è sempre l'ultimo pezzo di pasticca.
c'è tanto di quel principio attivo lì nell'acqua che non può accoglierne altro, l'utimo pezzo di pasticca che sgomita per sciogliersi e il resto del principio attivo che ha avuto la fortuna di sciogliersi prima è lì che fa cordone attorno all'ultimo pezzo di pasticca, non la fa sciogliere.
come a una manifestazione.
- Ma siamo noi porca puttana!! dobbiamo scioglierci!!!
- Basta cazzo! ho detto ottocentocinquanta, non uno di più!
- Ma siamo gli stessi mille cazzo, mi vedi?
- Caricate! Caricateeee!

lunedì 22 novembre 2010

dove voglio arrivare

il fatto è che sono bloccato.
e io lo so, da cosa sono bloccato.
da un po' di mesi ho aderito a questa cosa qua, si chiama ALT Music Center, che il nome è anche un po' spocchioso, sarebbe tipo una scuola di musica a Torino ma con degli obiettivi interessanti, come un gemellaggio con Leeds, che sarebbe una cittadina dello Yorkshire. riassumendo il progetto in due righe sarebbe Cominciamo con dei corsi di strumenti musicali, poi facciamo dei corsi di musica d'insieme, poi dei corsi sulla produzione, poi registriamo delle band, poi andiamo a mixarle su a Leeds. il progetto non è proprio così, ma non è neppure così diverso. e quindi io sarei uno dei docenti. sia di chitarra, che anche di produzione, home recording, arrangiamento, e poi di music business. music business. se c'è uno che non ne capisce una, di music business, sono io. e cosa faccio? il docente. di music business. potrei insegnare tutte le mosse da non fare nel music business ad esempio. potrebbe essere una tecnica. la musica è l'unica mia forma di sostentamento da quando avevo diciannove anni, e non ho mai fatto un solo giorno di lavoro in vita mia che non fosse suonare. o mixare. o registrare. o arrangiare. o mandare newsletter. o scaricare degli scatoloni di dischi. o fare delle telefonate ai locali. o fare lo psicologo delle band che poi diventano famose al disco dopo, o creare profili su Facebook, o litigare con la siae. in effetti io oltre a suonare ho un'etichetta, si chiama Lady Lovely, pubblichiamo album stupendi e vendiamo pochissimo. qualche mese fa mi sono detto Ru, hai un sacco di esperienza in molte cose, anche se ti sono sempre e solo andate tutte di merda, vediamo se riesci a mettere queste cose a disposizione di ALT e magari si combina davvero questo gemellaggio con Leeds, che sarebbe una cittadina dello Yorkshire.
comunque.
la prima cosa che gli ho detto a quelli di ALT, è stata Io ho un blog, linkiamo il blog, così voi siete contenti che avete degli articoli di Ru Catania da pubblicare, e io sono contento che raggiungo una fetta di pubblico nuova, che non è la mia.
un po' di giorni fa mi scrive uno di ALT, mi ha scritto Abbiamo linkato il blog.
e da quel giorno mi sono bloccato, perché mi vengono da scrivere delle cose che con la musica non c'entrano nulla.
tutti quei temi che potrei trattare, che ne so, chitarre, amplificatori, virtual instrument, controller MIDI, il palco, i microfoni, i volumi nelle spie, i problemi legati al diritto d'autore, la diffusione in rete, il supporto fisico del CD, il free download, gli equalizzatori, i compressori, niente. non mi viene niente.

l'unica cosa che mi è venuta in mente è questa.
ieri abbiamo suonato a Genova. io suono la chitarra negli Africa Unite, una band reggae di Pinerolo, che sarebbe una cittadina del Piemonte.
ieri io sono venuto giù a Genova all'ora di pranzo, in furgone coi tecnici, sono arrivato sul posto prestissimo, dopo un po' che mangiavo del prosciutto in camerino, io e Bunna abbiamo preso un taxi per l'hotel, e io mi sono portato una banana, che avevo ancora fame.
sono arrivato in hotel sono andato in bagno e ho fatto la cacca. poi sono tornato in stanza e dopo un po' ho mangiato la banana, poi avevo la buccia della banana ho detto La butto nel cestino? Ma no, non la butto nel cestino, che prima di domani che ce ne andiamo chissà che odore fa, la butto nel cestino del bagno. sono andato in bagno, c'era puzza di cacca, ho buttato la buccia di banana nel cestino del bagno.
poi ho fatto un riposino. poi dovevamo tornare al locale per fare il sound check, sono entrato in bagno una terza volta, c'era puzza di cacca e banana.
allora ho pensato adesso mando un messaggio a T.Bone, che ieri ero in stanza con T.Bone ma lui è poi arrivato dopo, non è venuto in hotel prima del sound check, ho pensato adesso mando un messaggio a T.Bone, e gli dico prima ho fatto la cacca e poi ho buttato una buccia di banana nel cestino del bagno, gli dico di stare pronto che se poi entra in bagno, magari c'è puzza di cacca e banana. alla fine mi son distratto non gliel'ho mica mandato, il messaggio.
e nulla, siamo tornati al locale, abbiamo fatto il sound check, poi siamo andati a cena, poi abbiamo fatto il concerto, poi eravamo in camerino e mi è tornata in mente questa cosa, sono andato da T.Bone gli ho detto Già che siamo in stanza insieme, io ti avviso che in bagno prima ho fatto la cacca, poi ho buttato una buccia di banana, magari entri in bagno c'è puzza di cacca e banana, volevo anche scriverti un messaggio poi mi son distratto non te l'ho mica mandato, il messaggio.
e ci siamo messi a ridere.
poi questa mattina, adesso, mi sono svegliato alle sette e volevo proprio scriverla questa cosa qua della puzza di cacca e banana.
però mi sono detto Ma se adesso sei linkato al sito di ALT, non è che come primo articolo puoi scrivere una cosa sulla puzza di cacca e banana.
può un docente di music business, come primo articolo, scrivere una cosa sulla puzza di cacca e banana? no.
mi son guardato allo specchio mi son detto Non c'entra niente, col music business, la puzza di cacca e banana.
poi ci ho pensato bene. e ci ho pensato ancora.

e a un certo punto mi è venuto in mente che non è vero che non c'entra niente.
secondo me il music business, se ti affacci, puzza di cacca e banana.

domenica 7 novembre 2010

ad ognun la sua passione

ci sono dei piaceri, nella vita, che se uno non è proprio appassionato non può capire.
poco poco che uno non è appassionato, non si accorge neppure di essersi imbattuto in un piacere, e di conseguenza non se li gode, questi piaceri.
ad esempio, il piacere che può dare una pasta che fa schifo, mangiata da solo, la domenica sera, uno che non è appassionato di paste che fanno schifo mangiate da solo la domenica sera, non lo può capire.
non si accorge mica, che quello lì è un piacere.
invece ci sono delle persone che sono appassionate di paste che fanno schifo, oppure sono appassionate di cene solitarie la domenica sera, quelle persone lì, per una pasta che fa schifo, mangiata da solo, la domenica sera, si leccherebbero i baffi.
poi ci sono delle persone fortunatissime, sono appassionate sia di paste che fanno schifo, sia di cene solitarie la domenica sera, in poche parole hanno tutte e due le passioni insieme. ecco, quelle persone lì sono fortunatissime, quando gli capita una cena da soli di domenica sera con una pasta che fa schifo, si sentono proprio baciate dalla fortuna.
conosco un tipo che è spesso fuori casa, un mio amico, una volta è tornato a casa di domenica dopo tre settimane che era via, il pranzo gli è andata male che sua mamma si era premurata di dargli qualcosa da portare a casa, visto che lui mancava da tre settimane.
però poi la sera invece si è rifatto, che c'erano nel frigo dei tagliolini di grano saraceno, che già son cattivi di loro che sembra che li facciano metà con la farina e metà con la sabbia, ed erano pure scaduti da cinque giorni. poi aveva un po' di fagiolini cotti a pranzo, che anche i fagiolini li aveva salvati per miracolo che erano tutti marci nelle punte che erano stati nel frigo tre settimane. poi aveva anche un pezzo di formaggio che mi pare si chiami Moncenisio, che sembra un roquefort però più cattivo, di quello ne aveva ancora un pezzettino piccolo che era nel frigo da un mese.
allora cosa ha fatto lui, questo mio amico, mentre cuocevano i tagliolini di sabbia ha tagliato il formaggio ammuffito a pezzetti e lo ha fatto sciogliere in una padella con un po' di acqua di cottura, poi prima di scolare i tagliolini, che dovevano cuocere in tre minuti, invece lui, questo mio amico, li ha fatti cuocere almeno otto minuti perché siccome erano vecchi, si vede che la sabbia si era un po' solidificata e non cuocevano più. insomma prima di scolarli ha aggiunto i fagiolini insieme ai tagliolini così che si scaldassero un po'.
poi ha buttato tutto nella padella col formaggio ammuffito che nel frattempo si era sciolto, ha aggiunto un po' di olio crudo che il burro era scaduto ad agosto, io vi parlo di un fatto accaduto in novembre.
siccome era pure domenica, la prima domenica da solo, che lui, questo mio amico, era stato via per lavoro tre settimane sempre con tutta della gente intorno, allora poi mentre mangiava, lui che è appassionato di paste che fanno schifo e gli piace mangiare da solo la domenica sera, lui ha pensato Ci sono dei piaceri nella vita, che se uno non è appassionato non può capire. Ad esempio, il piacere che può dare una pasta che fa schifo, mangiata da solo, la domenica sera, uno che non è appassionato non lo può capire.


poi questo mio amico mentre mangiava gli è venuta un'idea allora è andato un attimo nel suo studio ha scritto una cosa sul computer, poi è tornato in cucina che c'era ancora un po' di pasta nel piatto e voleva finirla perché giustamente è un appassionato, allora si siede, prende la forchetta, e cosa vede sul bordo del piatto? una Nezara viridula.
che sarebbe poi una cimice verde, quelle tonte che puzzano, per capirci. allora cosa ha fatto, questo mio amico, che voleva finire il suo piatto di pasta? non si è fatto impressionare: ha preso il piatto, è andato sul balcone, ha soffiato sulla cimice, nulla. ha soffiato ancora, nulla. la cimice non se ne voleva andare.
allora poi gli ha dato una stecca con un dito, e cosa fa, la Nezara viridula che sarebbe poi una cimice verde? fa un doppio salto mortale e cade di schiena, in centro al piatto, in cima alla pasta.
...va bene tutto, però porca puttana..