mercoledì 21 novembre 2012

Gramellini e la televisione (secondo me)


Gramellini, a me piace tantissimo come scrive e le cose che scrive.
Scrive delle cose che sono bellissime, e io sono quasi sempre d'accordo su tutto, e mi sembrano quasi sempre tutte giuste e sacrosante, le cose che scrive Gramellini.
E le scrive in un modo che sono sempre piacevoli, pungenti ma pacate, anche. E non è uno di quelli che scrive delle cose belle ma con dei toni che non li puoi neppure leggere, no, lui è uno di quelli che scrive delle cose belle con dei toni piacevoli, e non sono mica molti.
Poi l'altro giorno l'ho visto in televisione, che io non ce l'ho neppure, la televisione, l'ho visto su YouTube, ci sono rimasto male.
Era una trasmissione, non so quale, a un certo punto arriva uno, quando entra Ecco Gramellini, dicono, io ho pensato Sarà mica quel Gramellini lì che piace a me? poi ha cominciato a leggere delle cose, ho capito che in effetti era quel Gramellini lì che piace a me.
Dopo, man mano che leggeva, ho capito che non era un ospite speciale, ma che è una cosa che fa spesso, di andare a leggere le sue cose in televisione, in quella trasmissione lì.
E niente, io la sensazione che ho avuto, è che lì facesse un po' lo smargiasso, come dire Tanto lo so, che dico delle cose belle con dei toni piacevoli.
Poi ho avuto anche la sensazione che dicono sempre tutti Meglio la radio, Meglio i libri, Meglio le riviste, Meglio i giornali, della televisione invece ne parlano sempre tutti male, che poi a me non me ne dovrebbe fregare proprio niente che io non ce l'ho neppure, la televisione, insomma della televisione invece ne parlano sempre tutti male, poi alla fine gira e rigira ci vanno tutti, in televisione.
Non che mi ricordi un articolo di Gramellini contro la televisione, ma era per dire, ecco, ci siamo capiti.
Quella volta lì aveva anche detto delle cose belle, e le aveva anche dette bene, ma a me, già il fatto stesso che uno arrivi in televisione col passo sicuro e la parlata spavalda, a me mi viene già voglia di cambiare canale, che io non ce l'ho neppure, la televisione, ma se avessi la televisione, vedere uno col passo sicuro e la parlata spavalda, cambierei canale.
Io vedere Gramellini in televisione, mi sono sentito un po' come quando uno è affezionato a un libro che ha letto da giovane, che si era immaginato tutti i personaggi, tutti i luoghi, tutti gli oggetti, poi vede il film tratto dal libro, e non solo il film lo trova brutto e poco poetico, ma da quel momento lì, le immagini che aveva del libro cessano di esistere, sopraffatte dalle immagini del film, che prendono inevitabilmente il posto di quelle effimere e mutevoli della fantasia, e il libro non sarà mai più la stessa cosa.
Ecco, prima per me Gramellini era una persona eccezionale, misteriosa, nella sua classe, nella sua integrità, nella sua acutezza, Chissà che tipo sarà questo Gramellini, mi chiedevo, ne avevo una immagine molto poetica e tutta mia. Adesso invece, non so se riesco a spiegarmi, adesso è come se avessi visto il film di Gramellini, e il libro di Gramellini, adesso che ho visto il film di Gramellini, è come se il libro di Gramellini non fosse più la stessa cosa.

E allora niente, poi mi è venuto da pensare che Gramellini scrive bene e scrive delle cose belle, invece in televisione mi è stato un po' antipatico, e io quando ho scoperto che lui, Gramellini, fa delle apparizioni in televisione, io ci sono rimasto male, un po' come se mi avesse tradito.
Un po' come se mi avesse tradito e non me lo avesse neppure detto, che lo sapevano tutti tranne me, che Gramellini andava in televisione.

mercoledì 7 novembre 2012

California / Danimarca - 1996


Durante la gloriosa epoca del Palatrussardi milanese della seconda metà degli anni '80, ogni concerto heavy metal aveva degli elementi costanti.
Il fango del parcheggio, o la polvere, a seconda della stagione.
Le magliette illegali all'ingresso e all'uscita.
I biglietti belli.
Le luci brutte all'ingresso.
L'elettrizzante attesa.
Il boato incredibile di dodicimila scarpe divise equamente tra anfibi e Adidas alte che sbattevano a mo' di marcia sulle sedie blu delle tribune appena venivano spente le luci, e sembrava che stesse venendo giù il mondo.
Ma la costante massima, era sentire Master of Puppets a volume basso uscire dalle casse dell'impianto mentre i tecnici sistemavano le ultime cose.
E il momento di aggregazione più totale che mi fosse mai capitato di vivere, e che forse lo è tutt'ora, era cantare tutti insieme l'assolo armonizzato che Kirk Hammett fa nella parte lenta del brano.
Non si poteva non cantare.
Noi eravamo noi, e almeno avevamo qualcosa in cui credere.
Una unica "O" che durava una ventina di secondi e si snodava in una melodia barocca quanto energica, poi l'assolo continuava e ci si perdeva, ma non era importante. Avevamo già vinto, prima ancora che cominciasse il concerto.
Altro che "Pooo-Po-Po-Po-Po-Poooo-Pooo".
Dietro c'era tutta un'altra fede.
E noi dopo avere cantato in seimila l'assolo lento di Master Of Puppets, si poteva anche andare a casa.

lunedì 5 novembre 2012

Pellicans - A Word Up There in FREE Download


Diamo il benevenuto nella scuderia Lady Lovely ai Pellicans, band reggae di Pinerolo.
Ma Pinerolo Pinerolo, come la scena di Fantozzi? Direte voi. No, Pinerolo Val Pellice.
Il disco in uscita a gennaio 2013 si chiamerà "Dancing Boy" e sarà prodotto e mixato da Ru Catania.
Per nostra proverbiale coerenza e lungimiranza, passate le feste dei morti vi regaliamo il brano più allegro che abbiamo.
Scaricate, ascoltate, regalate, copiate, duplicate, remixate, slideshowizzate.
Fate come se foste a casa vostra.



MusicRaiser: Galapaghost supera il 20%


Continua la campagna Small Pockets, Big Hearts su MusicRaiser.


Grazie a molti di voi abbiamo raggiunto il 21% dei soldini che ci servono per la realizzazione del secondo album di Galapaghost!
Soldini che detto in soldoni sono già più di 1000€!
E' davvero molto importante per noi che questa campagna vada in porto.
Significherebbe che ci volete bene, e che tutti gli sforzi che facciamo per continuare a suonare e a produrre non sono vani, ma sono fatti per voi, perché c'è gente che ci ascolta, che ci apprezza, e che fa parte in un modo o nell'altro della nostra vita e della nostra etichetta.
Ora dobbiamo andare avanti tutti insieme, perché se non raggiungiamo il 100% nei prossimi 40 giorni, tutti i soldini vi saranno restituiti e adieu produzione dell'album.
Potete ancora aderire o fare aderire i vostri amici alla pagina qua sotto:

I nomi dei gloriosi partecipanti saranno pubblicati a partire da oggi sul sito di Lady Lovely,
vieni a vedere se ti abbiamo dimenticato!