martedì 14 dicembre 2010

le regole della casa. #1

una bella regola della casa è questa:
cerca un sacchetto piccolo, troverai solo sacchetti grandi, cerca un sacchetto grande, troverai solo sacchetti piccoli.
esiste però un modo, anche se un po' complicato, per uscire comunque sani e salvi da questo dedalo.
si tratta di mettere di tanto in tanto un sacchetto piccolo insieme a quelli grandi, e un sacchetto grande insieme a quelli piccoli. non tanti, l'ideale è un rapporto di 1:12 o 1:13.
poi bisognerà dimenticarsi di avere mischiato i sacchetti. ed infine cercare il sacchetto piccolo non dove sarebbe naturale trovare un sacchetto piccolo, ovvero insieme a tutti gli altri sacchetti piccoli, bensì dove avremmo in mente di trovare solo sacchetti grandi. e chiaramente, viceversa.

attenzione però, le cose non sono semplici come sembrano, perché quella del dimenticarsi di avere mischiato i sacchetti, è una fase molto delicata in questo processo di risoluzione del problema.
la dimenticanza non è un'azione volontaria. l'essere umano non possiede la capacità di dimenticare le cose a comando. esistono sotterfugi che la nostra mente applica all'occorrenza a livello di subconscio, facendo finta di scordarsi le cose, tuttavia i ricordi non vengono realmente rimossi, ma soltanto spostati in un angolo del cervello più difficile da raggiungere dal nostro intelletto. tutto questo per dire che è inutile fare finta di dimenticarsi, per far sì che la tecnica funzioni bisogna avere davvero dimenticato di avere mischiato i sacchetti.
ma perchè mi soffermo tanto su questo particolare? in che modo questo particolare sulla dimenticanza reale o la rimozione parziale e momentanea del ricordo assume un ruolo così determinante?
nel primo caso, la dimenticanza reale farà sì che cercare un sacchetto piccolo nei sacchetti grandi possa dare l'effetto sperato, ovvero trovare in effetti un sacchetto piccolo mischiato a quelli grandi, posto in cui non ci saremmo aspettati di trovarlo.
nel secondo caso, al contrario, faremo finta di cercare nel posto sbagliato, aspettandoci in realtà di vedere spuntare un sacchetto piccolo in mezzo a una moltitudine di sacchetti grandi. staremo quindi in tutta onestà cercando un sacchetto piccolo nel luogo in cui, sotto sotto, ci aspetteremmo di trovarlo. e pertanto, stando alla prima regola della casa, che è il punto da cui siamo partiti, cercando un sacchetto piccolo in una moltitudine di sacchetti grandi, troveremo per forza ciò che non ci aspettiamo, ovvero sacchetti grandi, perché il nostro subconscio starà cercando di ingannare l'io razionale, e la materia si plasmerà fino a fare sparire anche quel singolo sacchetto piccolo dall'insieme dei sacchetti grandi, anche se lo avevamo nascosto bene.

devo ammettere, non senza un pizzico di vergogna, che a me ben riesce questa tecnica, perché di fatto non mi ricordo mai nulla di dove metto le cose in casa, e questo rende molto più semplice il mischiare i sacchetti piccoli nei sacchetti grandi e i sacchetti grandi nei sacchetti piccoli, senza in effetti che io possa ricordarmi di averlo fatto.
c'è poi un altro problema ben più grosso, che è, quando si cerca un sacchetto piccolo, ricordarsi dove cazzo sono i sacchetti grandi, ma a questo, almeno che io sappia, non sono ancora state trovate soluzioni.



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martedì 7 dicembre 2010

lo stato delle cose

prima stavo lavorando al computer, ero lì che risolvevo problemi di newslettering per l'etichetta, poi mi sono ritrovato di colpo all'Askatasuna. mi sono detto Che cosa ci faccio io qui all'Askatasuna all'ora di pranzo?
Ah no, è la mia cucina.

lunedì 6 dicembre 2010

praticamente

stavo pulendo delle taccole e mi è venuta in mente una cosa.
praticamente le taccole sono delle carrube passate in Fotoshop.