Ieri è morto per insufficienza epatica Jeff Hanneman, chitarrista e fondatore degli Slayer.
Non aveva neppure cinquant'anni.
Berlusconi ne ha quasi ottanta, è ancora vivo e vegeto, e continuiamo stoicamente a tenercelo seduto in poltrona, lui e la sua congiuntivite del cazzo.
Fai buon viaggio, Jeff.
E quando ti sei ambientato, vieni a togliercelo dai coglioni.
cose di un chitarrista della Val Germanasca e della sua etichetta emancipata che rispondeva al nome di Lady Lovely
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venerdì 3 maggio 2013
domenica 20 gennaio 2013
Il PDL colpisce ancora
"Gente che che ama la gente, che non prova invidia,
che odiare non sa"
is the new:
"Via metti quell' arma, male non voglio farti"
martedì 19 luglio 2011
indovina indovinello sul G8 di Genova
La foto che segue e relativa didascalia, sono estratte dallo speciale sul G8 di Genova 2001 del Corriere Della Sera di oggi.
Provate a fare mente locale e a dire chi, tra questi eleganti pezzi di merda sorridenti in giacca e cravatta nella foto, ricopre ancora la stessa poltrona, dopo dieci anni esatti.
Potete anche farvi aiutare da Wikipedia, se avete dei dubbi.
20 Luglio 2001-22 Luglio 2001. Il Palazzo Ducale di Genova ospita il summit del G8, con capi di Stato e di governo degli otto Paesi maggiormente industrializzati. Sono presenti (nella foto da sinistra) il premier giapponese Junichiro Koizumi, il premier britannico Tony Blair, il presidente americano George W. Bush, il presidente francese Jacques Chirac, il premier italiano Silvio Berlusconi, il presidente russo Vladimir Putin, il premier canadese Jean Chretien, il cancelliere tedesco Gerhard Schroeder, il premier belga Guy Verhofstadt e il presidente della Commissione Europea Romano Prodi (Ansa/Epa)
Provate a fare mente locale e a dire chi, tra questi eleganti pezzi di merda sorridenti in giacca e cravatta nella foto, ricopre ancora la stessa poltrona, dopo dieci anni esatti.
Potete anche farvi aiutare da Wikipedia, se avete dei dubbi.
20 Luglio 2001-22 Luglio 2001. Il Palazzo Ducale di Genova ospita il summit del G8, con capi di Stato e di governo degli otto Paesi maggiormente industrializzati. Sono presenti (nella foto da sinistra) il premier giapponese Junichiro Koizumi, il premier britannico Tony Blair, il presidente americano George W. Bush, il presidente francese Jacques Chirac, il premier italiano Silvio Berlusconi, il presidente russo Vladimir Putin, il premier canadese Jean Chretien, il cancelliere tedesco Gerhard Schroeder, il premier belga Guy Verhofstadt e il presidente della Commissione Europea Romano Prodi (Ansa/Epa)
lunedì 28 febbraio 2011
Torino e il nuovo che avanza. inarrestabile.
o che figata, Fassino!
allegria! adesso vado da Platti a comprare le paste per festeggiare.
eh sì.
proprio.
c'è proprio da festeggiare, vado da Platti a comprare le paste.
in fondo Fassino è in politica da soli quarantadue anni, cosa vuoi che siano, quarantadue anni?
quarantadue.
anni.
...e cos'è, avrei preferito proporre a sindaco l'altro, quello giovane, quello che viene dalla Democrazia Cristiana?
come fa uno giovane a venire dalla Democrazia Cristiana?
non si sa.
comunque no, non avrei preferito quello giovane che viene dalla Democrazia Cristiana.
e quindi?
e quindi allegria, Torino, vado da Platti a comprare le paste.
quarantadue.
solo questo dico.
quarantadue.
anni.
allegria! adesso vado da Platti a comprare le paste per festeggiare.
eh sì.
proprio.
c'è proprio da festeggiare, vado da Platti a comprare le paste.
in fondo Fassino è in politica da soli quarantadue anni, cosa vuoi che siano, quarantadue anni?
quarantadue.
anni.
...e cos'è, avrei preferito proporre a sindaco l'altro, quello giovane, quello che viene dalla Democrazia Cristiana?
come fa uno giovane a venire dalla Democrazia Cristiana?
non si sa.
comunque no, non avrei preferito quello giovane che viene dalla Democrazia Cristiana.
e quindi?
e quindi allegria, Torino, vado da Platti a comprare le paste.
quarantadue.
solo questo dico.
quarantadue.
anni.
giovedì 10 febbraio 2011
Carta Montana dei diritti e dei doveri
Art. 421
E' compito di ogni cittadino, in momenti di forte tensione sociale nel Paese e di difficoltà delle maggiori cariche dello Stato, favorire un clima di distensione e collaborazione.
(Carta Montana dei diritti e dei doveri, Pomaretto, 1976)
E' compito di ogni cittadino, in momenti di forte tensione sociale nel Paese e di difficoltà delle maggiori cariche dello Stato, favorire un clima di distensione e collaborazione.
(Carta Montana dei diritti e dei doveri, Pomaretto, 1976)
martedì 30 marzo 2010
il concetto bressiano di astensionismo cosmico
sviluppo di un tema da uno scambio di post su Facebook
tema:
"il voto a Grillo è una forma di protesta paragonabile all'astensionismo". (M.B.)
ok, è assodato, la Bresso non capisce una minchia.
sviluppo:
un voto di protesta o di rottura è una cosa, l'astensionismo un'altra. non voglio aprire la parentesi se votare 5 stelle sia stato saggio o meno, ma intendo dire che la Bresso, non solo non ha preso in considerazione a priori, in questi anni, l'ipotesi di essere più sensibile a certi aspetti della cosa pubblica (una a caso, lo sviluppo sostenibile), ma neppure a posteriori si è degnata di riconoscerne quantomeno l'esistenza, di fronte a un dato come il 4% a questo movimento.
posso sforzarmi di immedesimarmi, metti che a priori non abbia voluto vedere l'importanza di un movimento di rottura... ma sostenere, a posteriori, col dato del 4% in Piemonte e il 7% (!) in Emilia, che il valore di questa cosa sia totalmente nullo e solo una provocazione, mi pare un po' una cagata.
quel 4% per lei non sono le manganellate in testa ai sindaci ai presidi NO TAV e neppure il fatto che lei sia in politica dal 1976 (cazzo, io nascevo), per lei quel 4% sono esattamente come l'astensionismo, cioè come gente che non è andata a votare perchè ieri era che ne so, a fare un pic nic.
anche no.
poi apri wikipedia e scopri che ha pure scritto dei grandi libri, mo vè?
ha scritto:
Il bilancio e le politiche strutturali della CEE (con altri autori), Le Monnier, Firenze, 1979;
Pensiero economico e ambiente, Loescher, Torino, 1982;
Valutazione Ambientale e processi di decisione, con G Gamba e A. Zeppetella, Roma, 1992;
Ambiente e attività produttive, 1992, Milano, Franco Angeli;
Per un'economia ecologica, NIS, Roma, 1993.
Economia ecologica, ISBN 88-16-43102-4, Jaca Book, 1997.
mi vien da dire che o ha scelto dei titoli che non c'entravano un cazzo col contenuto, oppure col passare degli anni si si è ficcata tutto in quel posticino lì, hai capito quale.
tema:
"il voto a Grillo è una forma di protesta paragonabile all'astensionismo". (M.B.)
ok, è assodato, la Bresso non capisce una minchia.
sviluppo:
un voto di protesta o di rottura è una cosa, l'astensionismo un'altra. non voglio aprire la parentesi se votare 5 stelle sia stato saggio o meno, ma intendo dire che la Bresso, non solo non ha preso in considerazione a priori, in questi anni, l'ipotesi di essere più sensibile a certi aspetti della cosa pubblica (una a caso, lo sviluppo sostenibile), ma neppure a posteriori si è degnata di riconoscerne quantomeno l'esistenza, di fronte a un dato come il 4% a questo movimento.
posso sforzarmi di immedesimarmi, metti che a priori non abbia voluto vedere l'importanza di un movimento di rottura... ma sostenere, a posteriori, col dato del 4% in Piemonte e il 7% (!) in Emilia, che il valore di questa cosa sia totalmente nullo e solo una provocazione, mi pare un po' una cagata.
quel 4% per lei non sono le manganellate in testa ai sindaci ai presidi NO TAV e neppure il fatto che lei sia in politica dal 1976 (cazzo, io nascevo), per lei quel 4% sono esattamente come l'astensionismo, cioè come gente che non è andata a votare perchè ieri era che ne so, a fare un pic nic.
anche no.
poi apri wikipedia e scopri che ha pure scritto dei grandi libri, mo vè?
ha scritto:
Il bilancio e le politiche strutturali della CEE (con altri autori), Le Monnier, Firenze, 1979;
Pensiero economico e ambiente, Loescher, Torino, 1982;
Valutazione Ambientale e processi di decisione, con G Gamba e A. Zeppetella, Roma, 1992;
Ambiente e attività produttive, 1992, Milano, Franco Angeli;
Per un'economia ecologica, NIS, Roma, 1993.
Economia ecologica, ISBN 88-16-43102-4, Jaca Book, 1997.
mi vien da dire che o ha scelto dei titoli che non c'entravano un cazzo col contenuto, oppure col passare degli anni si si è ficcata tutto in quel posticino lì, hai capito quale.
lunedì 29 marzo 2010
siam ben messi
io non ho la televisione.
anzi. ad essere sincero ne ho una rotta, che appartiene a mia madre, e ce l'ho su un mobile, incastrata dietro al divano.
quindi A, non si vede, B, non funzionerebbe manco se si vedesse.
detto questo.
nel pomeriggio ho installato un plug-in su Safari per vedere in diretta i risultati delle elezioni sul sito della Rai.
e quindi è qualche ora che faccio zapping tra varie pagine aperte sul web.
il sito del Ministero degli Interni, il sito della Rai, il sito della Stampa, Repubblica, Corriere della Sera, Twitter, Facebook e balle varie.
a parte una incongruenza incredibile, che non si sa come mai La Stampa riporta praticamente gli stessi risultati del Ministero degli Interni, mentre la Rai ha dei risultati diversi di parecchi punti, sempre a favore del centrodestra.
vabbè ma non volevo dire questo.
volevo dire che poi ero lì sul sito della Rai, adesso non c'è più lo speciale elezioni, c'è una cosa che si chiama (credo) L'isola e poi...
non so se lo conoscete, credo sia una sorta di commento alle puntate de L'isola dei famosi
beh nulla, volevo dire, di cosa cazzo stiamo parlando?
della Bresso o di Cota? stiamo parlando se piazzare o no un solo consigliere a cinque stelle?
no.
stiamo parlando di Isola e poi...
insomma volevo dire, siamo a un punto di bassezza tale che no, non possiamo farcela.
in nessun caso.
merda siamo e merda resteremo.
è proprio umanamente che non possiamo farcela.
facciamo schifo, facciamo cagare, in televisione danno L'Isola e poi..., che cosa vuoi che vinca, e che differenza vuoi che faccia?
facciamo cagare punto e basta.
anzi. ad essere sincero ne ho una rotta, che appartiene a mia madre, e ce l'ho su un mobile, incastrata dietro al divano.
quindi A, non si vede, B, non funzionerebbe manco se si vedesse.
detto questo.
nel pomeriggio ho installato un plug-in su Safari per vedere in diretta i risultati delle elezioni sul sito della Rai.
e quindi è qualche ora che faccio zapping tra varie pagine aperte sul web.
il sito del Ministero degli Interni, il sito della Rai, il sito della Stampa, Repubblica, Corriere della Sera, Twitter, Facebook e balle varie.
a parte una incongruenza incredibile, che non si sa come mai La Stampa riporta praticamente gli stessi risultati del Ministero degli Interni, mentre la Rai ha dei risultati diversi di parecchi punti, sempre a favore del centrodestra.
vabbè ma non volevo dire questo.
volevo dire che poi ero lì sul sito della Rai, adesso non c'è più lo speciale elezioni, c'è una cosa che si chiama (credo) L'isola e poi...
non so se lo conoscete, credo sia una sorta di commento alle puntate de L'isola dei famosi
beh nulla, volevo dire, di cosa cazzo stiamo parlando?
della Bresso o di Cota? stiamo parlando se piazzare o no un solo consigliere a cinque stelle?
no.
stiamo parlando di Isola e poi...
insomma volevo dire, siamo a un punto di bassezza tale che no, non possiamo farcela.
in nessun caso.
merda siamo e merda resteremo.
è proprio umanamente che non possiamo farcela.
facciamo schifo, facciamo cagare, in televisione danno L'Isola e poi..., che cosa vuoi che vinca, e che differenza vuoi che faccia?
facciamo cagare punto e basta.
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