Promossi:
Kiss and Drive
Non posso che dirmi orgoglioso di averli appena ospitati al nostro Lady Lovely No Land Fest in Italia, di essere stato con loro sul palco, e di avere acquistato il giocatore Raphael Dodemont anche per la squadra di Betzy.
Per quanto mi riguarda, i Kiss and Drive hanno lo spettacolo più emozionante che io abbia visto negli ultimi 6 o 7 anni. Bravissimi, ironici, delicati ma con la scorta di energia per quando serve.
Bocciati:
Non lo so. Sono talmente al verde che pur di scroccare un pasto caldo al catering del BSF sono stato due ore a parlare col manager di K'n'D, non sapevo più cosa dirgli.
cose di un chitarrista della Val Germanasca e della sua etichetta emancipata che rispondeva al nome di Lady Lovely
Visualizzazione post con etichetta Betzy. Mostra tutti i post
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giovedì 16 agosto 2012
mercoledì 27 giugno 2012
La distinzione tra arte e patate
Questo post è difficilissimo da scrivere.
Uno perché non voglio attirarmi delle antipatie, due perché ho una fretta dell'ostia, e non è che posso stare a pensarci due ore oggi, a come scrivere questa cosa senza attirarmi delle antipatie.
Forse sapete, e se non lo sapete ve lo dico io adesso, che io sono italiano ma da qualche mese ormai abito in Belgio.
E forse sapete anche, e se non lo sapete ve lo dico io adesso pure questo, che io più o meno faccio delle cose che di solito fanno gli artisti. Non che io sia un artista, quelli sono degli esseri spregevoli, inconcludenti, disorganizzati, senza un euro in tasca, buoni a nulla perditempo, mangiapane a tradimento, no no, mica sono un artista, però insomma faccio delle cose da artista, suono, pubblico dei dischi, scrivo, c'è stato addirittura un tempo in cui dipingevo, mi occupo di cose così insomma, cose che in buona sostanza non servono a un cazzo.
Ecco, a me viene da pensare I colleghi della mia fidanzata, che abita in Belgio pure lei e quindi i suoi colleghi sono dei belgi, e non sono degli artisti, o meglio lo sono in un certo senso ma non fanno delle cose da artisti, insomma non sono degli esseri spregevoli, inconcludenti, disorganizzati, senza un euro in tasca, buoni a nulla perditempo, mangiapane a tradimento, insomma sono degli architetti, ecco loro, i colleghi della mia fidanzata, anche se non sono dei professionisti della musica sono sempre molto interessati, E dove suoni la prossima volta? mi chiedono, E quanto prendi a lezione? mi chiedono, E dove posso trovare i tuoi dischi? mi chiedono, e mi chiedono anche delle altre cose tutte di questo tipo qua.
Sempre lo stesso pensiero, quando vedo dei colleghi dell'amico che mi ha ospitato per dei mesi, Suoni? mi chiedono, allora ti mando mio figlio a lezione, oppure Suoni? mi chiedono, allora dovresti provare ad andare al Botanique che è molto bello.
Insomma tutte delle cose così che io le trovo molto belle ma non è che mi sembrino poi così speciali, al contrario, sono tutte delle cose che a me quando me le chiedono mi sembrano delle cose normalissime.
Poi in parallelo, mando la newsletter della mia etichetta Lady Lovely, che è l'etichetta con cui pubblico dei dischi di artisti italiani e stranieri, gli unici che si sono cancellati dalla mailing list l'ultima volta, l'ho visto dagli strumenti di analisi, sono due musicisti professionisti di Torino, la città in cui ho vissuto 35 anni.
Oltre a questo, poi devo prorpio andare, oltre a questo sono iscritto a un Gruppo su Facebook dove ci sono solo degli italiani a Bruxelles, che è un gruppo in cui si possono scambiare delle informazioni utili e delle curiosità, per tutti gli italiani che ora stanno a Bruxelles, così, per vedersi un po' e darsi un po' una mano.
Ad esempio su quel gruppo lì ho postato un video di Betzy, uno degli artisti della nostra etichetta, un video con una musica bellissima registrata a Bruxelles insieme a un musicista belga, ci siamo io e Betzy che camminiamo per le vie di Bruxelles, e di Bruges, e di Parigi, e beviamo delle birre, e suoniamo, Vediamo se riconoscete questi posi, ho chiesto, che siamo un'etichetta musicale indipendente italiana, ma facciamo anche delle cose in Belgio.
Non mi ha risposto nessuno.
Nessuno vuol dire nessuno, nemmeno uno.
C'è un Mi piace solo, uno solo, l'ha messo Giacomo Lariccia, che è un musicista italiano a Bruxelles da molti anni.
Allora, visto che il video durava solo un minuto, ed era pure bello, un po' devo ammetterlo, mi sono girati i coglioni.
Poi se hai pazienza e guardi meglio su quel Gruppo su Facebook dove ci sono solo degli italiani a Bruxelles, c'è una ragazza ha scritto, premettendo che il tema era "leggero" tra virgolette, ha scritto Qual'è il vostro parere sulle patatine fritte di Place Jourdan?
Ecco.
Lo sapete, quanti commenti ha quel post?
In quindici giorni eh, mica in due anni.
Volete saperlo?
Lo sapete quanti commenti ha un post sulle patatine fritte di Place Jourdan?
Novantacinque.
Allora alla fine mi viene anche da pensare, Bruxelles o non Bruxelles, Siamo poi normali, noi italiani?
Uno perché non voglio attirarmi delle antipatie, due perché ho una fretta dell'ostia, e non è che posso stare a pensarci due ore oggi, a come scrivere questa cosa senza attirarmi delle antipatie.
Forse sapete, e se non lo sapete ve lo dico io adesso, che io sono italiano ma da qualche mese ormai abito in Belgio.
E forse sapete anche, e se non lo sapete ve lo dico io adesso pure questo, che io più o meno faccio delle cose che di solito fanno gli artisti. Non che io sia un artista, quelli sono degli esseri spregevoli, inconcludenti, disorganizzati, senza un euro in tasca, buoni a nulla perditempo, mangiapane a tradimento, no no, mica sono un artista, però insomma faccio delle cose da artista, suono, pubblico dei dischi, scrivo, c'è stato addirittura un tempo in cui dipingevo, mi occupo di cose così insomma, cose che in buona sostanza non servono a un cazzo.
Ecco, a me viene da pensare I colleghi della mia fidanzata, che abita in Belgio pure lei e quindi i suoi colleghi sono dei belgi, e non sono degli artisti, o meglio lo sono in un certo senso ma non fanno delle cose da artisti, insomma non sono degli esseri spregevoli, inconcludenti, disorganizzati, senza un euro in tasca, buoni a nulla perditempo, mangiapane a tradimento, insomma sono degli architetti, ecco loro, i colleghi della mia fidanzata, anche se non sono dei professionisti della musica sono sempre molto interessati, E dove suoni la prossima volta? mi chiedono, E quanto prendi a lezione? mi chiedono, E dove posso trovare i tuoi dischi? mi chiedono, e mi chiedono anche delle altre cose tutte di questo tipo qua.
Sempre lo stesso pensiero, quando vedo dei colleghi dell'amico che mi ha ospitato per dei mesi, Suoni? mi chiedono, allora ti mando mio figlio a lezione, oppure Suoni? mi chiedono, allora dovresti provare ad andare al Botanique che è molto bello.
Insomma tutte delle cose così che io le trovo molto belle ma non è che mi sembrino poi così speciali, al contrario, sono tutte delle cose che a me quando me le chiedono mi sembrano delle cose normalissime.
Poi in parallelo, mando la newsletter della mia etichetta Lady Lovely, che è l'etichetta con cui pubblico dei dischi di artisti italiani e stranieri, gli unici che si sono cancellati dalla mailing list l'ultima volta, l'ho visto dagli strumenti di analisi, sono due musicisti professionisti di Torino, la città in cui ho vissuto 35 anni.
Oltre a questo, poi devo prorpio andare, oltre a questo sono iscritto a un Gruppo su Facebook dove ci sono solo degli italiani a Bruxelles, che è un gruppo in cui si possono scambiare delle informazioni utili e delle curiosità, per tutti gli italiani che ora stanno a Bruxelles, così, per vedersi un po' e darsi un po' una mano.
Ad esempio su quel gruppo lì ho postato un video di Betzy, uno degli artisti della nostra etichetta, un video con una musica bellissima registrata a Bruxelles insieme a un musicista belga, ci siamo io e Betzy che camminiamo per le vie di Bruxelles, e di Bruges, e di Parigi, e beviamo delle birre, e suoniamo, Vediamo se riconoscete questi posi, ho chiesto, che siamo un'etichetta musicale indipendente italiana, ma facciamo anche delle cose in Belgio.
Non mi ha risposto nessuno.
Nessuno vuol dire nessuno, nemmeno uno.
C'è un Mi piace solo, uno solo, l'ha messo Giacomo Lariccia, che è un musicista italiano a Bruxelles da molti anni.
Allora, visto che il video durava solo un minuto, ed era pure bello, un po' devo ammetterlo, mi sono girati i coglioni.
Poi se hai pazienza e guardi meglio su quel Gruppo su Facebook dove ci sono solo degli italiani a Bruxelles, c'è una ragazza ha scritto, premettendo che il tema era "leggero" tra virgolette, ha scritto Qual'è il vostro parere sulle patatine fritte di Place Jourdan?
Ecco.
Lo sapete, quanti commenti ha quel post?
In quindici giorni eh, mica in due anni.
Volete saperlo?
Lo sapete quanti commenti ha un post sulle patatine fritte di Place Jourdan?
Novantacinque.
Allora alla fine mi viene anche da pensare, Bruxelles o non Bruxelles, Siamo poi normali, noi italiani?
martedì 26 giugno 2012
Betzy tra Bruxelles e Parigi - La newsletter di lady Lovely
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Un saluto a tutti i Lady Lovers che seguono le novelle dell'etichetta emancipata.
Continuiamo con la formula dell'ultima volta, poche cose veloci ma buone.
Continuiamo con la formula dell'ultima volta, poche cose veloci ma buone.
1- Betzy in viaggio tra Belgio e Francia
Betzy ha suonato a Parigi il 21 giugno all'inaugurazione di una megastruttura chiamata Cristal.
Musicista aggiunto al consolidato duo Fabio Cussigh / Ru Catania, il polistrumentista belga Raphael Dodemont, conosciuto in quel di Bruxelles per le sue avventure con Kiss & Drive.
Qua sotto, una settimana di viaggi, progetti, prove e concerto, riassunto in un minuto di video, basta cliccare sull'immagine.
Betzy ha suonato a Parigi il 21 giugno all'inaugurazione di una megastruttura chiamata Cristal.
Musicista aggiunto al consolidato duo Fabio Cussigh / Ru Catania, il polistrumentista belga Raphael Dodemont, conosciuto in quel di Bruxelles per le sue avventure con Kiss & Drive.
Qua sotto, una settimana di viaggi, progetti, prove e concerto, riassunto in un minuto di video, basta cliccare sull'immagine.

L'audio è la versione strumentale di "don't shit on my rainbow" con cui abbiamo finito il concerto di Parigi, registrata alle prove a Bruxelles.
Potete scaricarla gratuitamente dal Soundcloud di Lady Lovely, cliccando qua sotto:
Ah, non prendete impegni per il 28 luglio. Alla prossima puntata vi spieghiamo il perché.
___________ have F:U:N:
sabato 23 giugno 2012
Due pesi due misure - come fu che Betzy conquistò Parigi -
Ieri, che poi nel frattempo è diventato l'altro ieri, abbiamo suonato con Betzy a Parigi nella seguente formazione:
Fabio Cussigh Betzy: voce, chitarra acustica
Ru Catania, che sarei io: chitarra elettrica e cori
Raphael Dodemont: piano elettrico, glokenspiel e fischio dell'usignolo
Partivamo da Bruxelles, che avevamo fatto le prove a Bruxelles, io e Raphael siamo andati in macchina, guidava lui che io non ho la patente, figurati la macchina, Betzy ha preso un autobus la mattina presto, avevamo appuntamento direttamente sul posto del concerto a Parigi, anzi, vicino a Parigi.
Io e Raphael arriviamo sul posto, e con noi arriva subito un diluvio che io un diluvio così in tutta la mia vita l'avevo visto solo una o due volte, poi a un certo punto, anzi diciamo quale punto, ovvero un'ora dopo l'ora prevista per il soundcheck e Betzy non si era visto, a quel punto lì vedo sul telefono una sua chiamata, sua di Betzy, allora lo richiamo, e più o meno il tono della telefonata è stato il seguente:
(Betzy urla come una bestia)
Ma alloraaa!
Non è possibileee!
Questa mattina in quella stazione di merda di Schaerbeek non c'era nessunooo!
E poi ho chiamato un taxi non c'erano i taxiii!
E poi sono andato alla Gare du nord e ho pestato una merda e non c'era nessuno in quell'altra stazione di merdaaa!
Sono arrivato a Parigi con un'ora emmezza di ritardo per questo autobus di merdaaa!
A Parigi c'era un casino pazzesco ho preso una metro di merda non ho manco magiatooo!
E poi sono arrivato qui con la metro numero tredici e non so neppure dove sonooo.
E ora sono qui in mezzo a una strada non so neppure dove sonooo!
E sono tutto bagnato fradicio sto camminando a bordo dell'autostrada e non c'è nessunooo!
E non so neppure dove sonooo!
E non so neppure dove sieteee!
E sono bagnato fradicio come una merdaaa!
E mandami le indicazioni che con questo iPhone di merda se non ho la connessione non posso aprire l'allegato con le indicazioniii!
E tu non avevi il navigatore perché ce l'avevo io e tu non me lo hai neppure chiesto perché tu non parli con me delle cose che ti servono e invece io avevo il navigatore e adesso non me ne faccio niente di un navigatore di merdaaa!
E non so neppure in quale stazione sono scesooo!
Ma non è possibileee!
Ma cosa devo fare, adesso mi sono rotto i coglioniii!
Adesso tu risolvi questa cosa, e qui c'è un bar di merda chiuso e io non mi muovo più che mi sono rotto i coglioni, l'hai capito che mi sono rotto i coglioniii?
E io sono, qui tutto bagnato, e non so dove andare e non so neppure dove sonooo!
E ho tutta la maglietta bagnataaa!
E ho tutti i pantaloni bagnatiii!
E però io questa sera devo cantareee!
E non è possibile un viaggio così, ma dove siamo, che sono in viaggio da questa mattina alle sei e ora sono qui, tutto bagnato su una strada da un'ora ammezza e non so neppure dove sonooo!
Allora dimmi dove devo andare, dimmi il numero di un taxi, venite a prendermi, dimmi qualcosa, dimmi cosa devo fare che io sono qui, tutto bagantooo!
E non è possibile una cosa cosììì!
Io gli dico Bon, stai calmo, adesso mando qualcuno a prenderti. Ho chiesto a qualcuno della produzione allora poi hanno mandato un runner.
Dopo un po' arriva Betzy tutto baganto, neppure poi troppo a dire il vero, insomma bagnato era bagnato ma temevo peggio, e nel frattempo si era sparsa la voce che questo Betzy, l'artista italiano arrivato dal Belgio, era per la strada a piedi sotto la pioggia.
Allora si avvicina subito subito l'assistente di produzione, nella fattispecie quello che in ricercato gergo concertistico si chiamerebbe una topa, si insomma una bella topa, come dice Leslie Nielsen in Una pallottola spuntata.
Una bellissima ragazza parigina vestita tutta di nero con una cartellina in mano e i capelli sciolti, il look di una rocker in serata elegante, si avvicina a Betzy, Je sui desolée, gli dice.
Betzy la guarda negli occhi per due secondi e poi spostando lo sguardo sull'orizzonte che si stava rasserenando risponde con voce calda ma sicura:
Naaah. Don't worry, I was in the army.
sabato 16 giugno 2012
L'incredibile arte dell'improvvisazione linguistica e dell'arrampicamento specchistico
Raphael è un ragazzo belga che abita a Bruxelles e parla francese, l'altro giorno sono andato da lui a fare le prove per il concerto di Betzy, che è un ragazzo italiano che abita a Udine e parla italiano, perché la settimana prossima abbiamo un concerto in una città francese che si chiama Parigi e dove anche lì parlano francese.
Eravamo a casa sua, io e Raphael, abbiamo suonato tutto il pomeriggio, lui il piano elettrico io la chitarra.
A un certo punto, avevamo finito di suonare, gli dico in francese
Oui, j'ai fait le solo, mais je l'ai cravé.
Lui mi guarda strano senza dirmi nulla, mi viene il sospetto di avere detto una cagata, nel dubbio la ripeto, Je l'ai cravé.
Il n'existe pas le verbe craver? gli chiedo.
Non, mi risponde incuriosito.
Bon, j'ai fait le solo me je me suis trompé, ok?
Ah, ok, pas de souci
Poi ci siamo salutati, io ho raccattato le mie baracche e sono uscito da casa sua per tornare a casa mia.
Non faceva neppure troppo brutto ho fatto un pezzo a piedi e mi sono messo a pensare Cos'è che gli hai detto, a Raphael, Je l'ai cravé?
Ma da dove l'hai preso?
Da dove ti è uscito questo verbo, Einstein? Perchè deve esserci un motivo, per forza.
Ah ecco da dove l'hai preso, dal piemontese Cravare!
Che alle elementari e alle medie c'erano sempre più o meno queste conversazioni qua, tipo
L'hai fatto il compito di mate?
E già che l'ho fatto, ma l'ho cravato tutto.
oppure
Ma tu c'eri alla verifica di scienze?
C'ero c'ero, ma l'ho cravata in pieno.
Allora mi è venuto in mente che di fatto a Raphael gli avevo parlato in piemontese, tipo
Ma l'hai poi fatto il solo di chitarra?
E già che l'ho fatto, ma l'ho cravato tutto.
Mi sono messo a ridere, Bravo asino, mi sono detto, sei anni di liceo linguistico ecco a cosa ti sono serviti. Asino! Hai visto cosa sei? Te lo dico io, sei un asino, sei!
Chiarito questo punto fondamentale mi sono detto Ma lui, Raphael, che non è un asino, o almeno non è un asino in francese, nelle altre discipline non possiamo mica saperlo ma tanto qui ora si parla del francese e non delle altre discipline, e mi sono detto, Ma lui, dal suo punto di vista questa cosa come suonava?
Allora c'ho pensato, chissà se esiste qualcosa di simile al mio participio passato Cravé, qualcosa che sia simile come suono. Mi è venuto in mente che la parola francese più simile che io conosca al mio participio passato Cravé, è la parola Crevette, che vuol dire gamberetto.
Cravé, Crevettes.
Quindi più o meno, la mia frase doveva suonare come
Si, l'ho fatto il solo, ma l'ho gamberettato tutto
Guarda, scusa ma ho gamberato il solo.
Lascia perdere il solo, era troppo ingamberettato.
Neanche male dai. I gamberi vanno al contrario, quindi ingamberarsi, o ingamberettarsi, potrebbe voler dire finire a gambe all'aria, ecco.
Anni fa conoscevo un tipo che aveva un blog, scriveva dei post bellissimi, l'unica cosa cominciava bene, poi a metà s'ingamberava, non capivi più dove voleva andare a parare, nei suoi post.
Eravamo a casa sua, io e Raphael, abbiamo suonato tutto il pomeriggio, lui il piano elettrico io la chitarra.
A un certo punto, avevamo finito di suonare, gli dico in francese
Oui, j'ai fait le solo, mais je l'ai cravé.
Lui mi guarda strano senza dirmi nulla, mi viene il sospetto di avere detto una cagata, nel dubbio la ripeto, Je l'ai cravé.
Il n'existe pas le verbe craver? gli chiedo.
Non, mi risponde incuriosito.
Bon, j'ai fait le solo me je me suis trompé, ok?
Ah, ok, pas de souci
Poi ci siamo salutati, io ho raccattato le mie baracche e sono uscito da casa sua per tornare a casa mia.
Non faceva neppure troppo brutto ho fatto un pezzo a piedi e mi sono messo a pensare Cos'è che gli hai detto, a Raphael, Je l'ai cravé?
Ma da dove l'hai preso?
Da dove ti è uscito questo verbo, Einstein? Perchè deve esserci un motivo, per forza.
Ah ecco da dove l'hai preso, dal piemontese Cravare!
Che alle elementari e alle medie c'erano sempre più o meno queste conversazioni qua, tipo
L'hai fatto il compito di mate?
E già che l'ho fatto, ma l'ho cravato tutto.
oppure
Ma tu c'eri alla verifica di scienze?
C'ero c'ero, ma l'ho cravata in pieno.
Allora mi è venuto in mente che di fatto a Raphael gli avevo parlato in piemontese, tipo
Ma l'hai poi fatto il solo di chitarra?
E già che l'ho fatto, ma l'ho cravato tutto.
Mi sono messo a ridere, Bravo asino, mi sono detto, sei anni di liceo linguistico ecco a cosa ti sono serviti. Asino! Hai visto cosa sei? Te lo dico io, sei un asino, sei!
Chiarito questo punto fondamentale mi sono detto Ma lui, Raphael, che non è un asino, o almeno non è un asino in francese, nelle altre discipline non possiamo mica saperlo ma tanto qui ora si parla del francese e non delle altre discipline, e mi sono detto, Ma lui, dal suo punto di vista questa cosa come suonava?
Allora c'ho pensato, chissà se esiste qualcosa di simile al mio participio passato Cravé, qualcosa che sia simile come suono. Mi è venuto in mente che la parola francese più simile che io conosca al mio participio passato Cravé, è la parola Crevette, che vuol dire gamberetto.
Cravé, Crevettes.
Quindi più o meno, la mia frase doveva suonare come
Si, l'ho fatto il solo, ma l'ho gamberettato tutto
Guarda, scusa ma ho gamberato il solo.
Lascia perdere il solo, era troppo ingamberettato.
Neanche male dai. I gamberi vanno al contrario, quindi ingamberarsi, o ingamberettarsi, potrebbe voler dire finire a gambe all'aria, ecco.
Anni fa conoscevo un tipo che aveva un blog, scriveva dei post bellissimi, l'unica cosa cominciava bene, poi a metà s'ingamberava, non capivi più dove voleva andare a parare, nei suoi post.
martedì 12 giugno 2012
Betzy, il nuovo video - Little Student
Lazies and gasmen,
ecco a voi Little Student, il nuovo video di Betzy.
Sempre e incredibilmente Produzioni Lady Lovely
A proposito... il canale YouTube dell'etichetta Lady Lovely si chiama "anomaliedomestiche" (dal primo album della WAH Companion).
Lì ci trovate un sacco di altro materiale vario, fatevi un giro, e a meno che non ve l'abbia vietato il medico, iscrivetevi.
ecco a voi Little Student, il nuovo video di Betzy.
Sempre e incredibilmente Produzioni Lady Lovely
A proposito... il canale YouTube dell'etichetta Lady Lovely si chiama "anomaliedomestiche" (dal primo album della WAH Companion).
Lì ci trovate un sacco di altro materiale vario, fatevi un giro, e a meno che non ve l'abbia vietato il medico, iscrivetevi.
giovedì 12 gennaio 2012
Facebook: chi mi ama mi segua. Per gli altri c'è la carta igienica.
Su Facebook, come Ruggero Catania, ho 1496 amici.
Di questi, a soli 39 "Piace" Lady Lovely, l'etichetta con cui pubblico i dischi in cui suono e/o i dischi che mi garbano.
Ne deduco che le altre 1457 persone siano convinte che io faccia musica di merda, oppure non sono miei amici, tanto da non sapere neppure cosa faccio nella vita.
Fermo restando che nessuno è obbligato ad ascoltare la mia musica per essermi amico, facciamo due calcoli.
Come persona, ho 1496 amici su Facebook, di cui soltanto a 39 piace la principale attività che svolgo.
In tutto, le persone che apprezzano l'etichetta Lady Lovely su Facebook sono 681. Di cui 39, sono miei amici, che sono il 5,7%.
Girando il calcolo al contrario, di 681 persone che apprezzano Lady Lovely su Facebook, 642 persone non sono amiche mie. Mi viene da dire, spulciando velocemente, che non le conosco affatto. Parlando in percentuale, il 94,3% delle persone che segue la mia etichetta, non sa neppure chi io sia, né tantomeno posso sapere io chi siano loro.
Il che, se l'etichetta avesse 250mila fans, sarebbe anche logico. Ma ne ha soltanto 681.
Questo da un lato mi rende fiero, perché significa che la stragrande maggioranza delle persone che segue la mia etichetta, non lo fa per amicizia, ruffianeria o compassione, ma lo fa perché apprezza i gruppi che pubblichiamo e le scelte che facciamo (al plurale si, che al di là del concetto del post, nell'etichetta non ci sono solo io per fortuna).
Questo è un bene.
Però mi vene da dire, Per quale motivo uno non può mai essere profeta in patria?
Insomma, io ho 1496 amici, e a 1457 non gliene frega un beneamato cazzo di quello che faccio.
Mentre altre 642, senza conoscermi, hanno deciso di seguire l'etichetta e farsi bombardare la bacheca con aggiornamenti sulle nostre band.
Sapete quanti brani Lady Lovely sono stati scaricati gratuitamente tra il 26 e il 31 dicembre, quando abbiamo "liberalizzato" l'intero catalogo per le vacanze?
1808.
Mille-ottocento-otto brani scaricati gratuitamente in sei giorni. Fa più di 300 download al giorno.
Ne deduco ancora che proprio inutili e noiosi non siamo, e che la musica che pubblichiamo non dispiace affatto.
Evidentemente ho 1457 amici a cui questa cosa non interessa.
Ora, io non dico che tutti i miei amici debbano seguire la mia etichetta. Questo no.
Ma che su 1496, qualcuno di più di questi 39 soggetti possa apprezzare le mie pagine, anziché aumentare le visualizzazioni di "Questo pomodoro avrà più fan di Silvio Berlusconi", questo non solo lo auspico, lo pretendo.
Dopo questo sfogo, un drastico calo delle miei personali amicizie sarà molto ben accetto.
Meno amici, meno eventi da ignorare.
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lunedì 26 dicembre 2011
Lady Lovely - Tutto il catalogo in FREE download
45 canzoni
6 artisti
3 album
1 compilation
1 anteprima
Tutto il catalogo Lady Lovely in download gratuito.
Solo fino al 31 dicembre 2011.
6 artisti
3 album
1 compilation
1 anteprima
Tutto il catalogo Lady Lovely in download gratuito.
Solo fino al 31 dicembre 2011.
sabato 24 dicembre 2011
giovedì 13 ottobre 2011
Un semplice caso di omonimia plurima
C'è un tipo a Milano, si chiama Lorenzo Corti ma si fa chiamare Musical Buzzino, suona la chitarra.
Questo tipo ha sempre fatto un sacco di cose belle, ha fatto delle cose con Cristina Donà, ha fatto delle cose con Cesare Basile, a un certo punto si vede non aveva lavoro, ha fatto delle cose con Betzy.
C'è un tipo in Slovenia, si chiama Dominik Bagola ma si fa chiamare Balladero, suona il piano.
Quest'altro tipo mi ha contattato un mesetto fa, voleva sapere delle cose su Torino e sull' etichetta Lady Lovely. Mi ha fatto i complimenti per il catalogo, poi mi ha dato il suo album, è un bell'album.
Dopo ho capito che era amico di Lorenzo Corti, gli ho detto Scusa ma come fai a conoscere Lorenzo Corti?
Ha suonato le chitarre sul mio disco, mi ha detto.
Ah ecco, per forza sono delle belle chitarre, gli ho detto io. Lo conosco Lorenzo, ha fatto pure delle cose con Betzy, si vede non aveva lavoro.
Sai, mi fa lui, Lorenzo mi ha detto che pure tu sei molto bravo alla chitarra.
Allora non ci conosciamo, gli ho detto, è un semplice caso di omonimia plurima.
MUSICAL BUZZINO by musical buzzino
Questo tipo ha sempre fatto un sacco di cose belle, ha fatto delle cose con Cristina Donà, ha fatto delle cose con Cesare Basile, a un certo punto si vede non aveva lavoro, ha fatto delle cose con Betzy.
C'è un tipo in Slovenia, si chiama Dominik Bagola ma si fa chiamare Balladero, suona il piano.
Quest'altro tipo mi ha contattato un mesetto fa, voleva sapere delle cose su Torino e sull' etichetta Lady Lovely. Mi ha fatto i complimenti per il catalogo, poi mi ha dato il suo album, è un bell'album.
Dopo ho capito che era amico di Lorenzo Corti, gli ho detto Scusa ma come fai a conoscere Lorenzo Corti?
Ha suonato le chitarre sul mio disco, mi ha detto.
Ah ecco, per forza sono delle belle chitarre, gli ho detto io. Lo conosco Lorenzo, ha fatto pure delle cose con Betzy, si vede non aveva lavoro.
Sai, mi fa lui, Lorenzo mi ha detto che pure tu sei molto bravo alla chitarra.
Allora non ci conosciamo, gli ho detto, è un semplice caso di omonimia plurima.
MUSICAL BUZZINO by musical buzzino
martedì 6 settembre 2011
lunedì 29 agosto 2011
Betzy sbarca su New Generation di MTV
Betzy
Get More: MTV IT]]>
tratto dal sito di MTV/New-Generation:
Brooklyn 2006. Betzy nasce con estrema semplicità tra le mura di casa, dalle parti di Green Point dove Fabio Cussigh all’epoca viveva. Qualche bottiglia di vino sul tavolo, una buona cerchia di amici musicisti e una chitarra: era così che passavano le caldi notti estive a strimpellare ed a improvvisare canzoncine sulla terrazza che dava su Leonard Street… Finché un giorno Fabio viene in possesso di un vecchio diario che racconta i giorni strampalati, viziosi e viziati di un uomo di nome Frank McKlusky. Da questo diario si capisce che Frank non solo fa una vita dissipata, all’insegna del contrabbando e del consumo di whiskey, ma che oltretutto nelle sue vicende è presente una controparte: l’antagonista è un sacerdote, il Reverendo Crawford. E’ questo l’uomo che ogni tanto cerca di riportare Frank sulla retta via, il reverendo è colui che smaschera le falsità di McKlusky torcendogli le budella più del whiskey stesso, whiskey che ovviamente è una valida moneta di scambio anche per il prelato.
Questo diario si chiama “Betzy” ed è da questo nome che Fabio Cussigh prende il suo pseudonimo: Fabio mischia le carte e nelle canzoni ci mette i suoi di vizi che troppo spesso coincidono con quelli di McKlusky e poi ci aggiunge un po’ di avventure sentimentali mascherate da storie d’amore ed è proprio per questo che il titolo dell’album che ne nasce è “Romancing The Bone“, romanzando un’erezione.
Ruggero Catania ascolta questi pezzi strimpellati malamente e decide di produrre il disco, quando i brani passano sotto le sue mani ne viene fuori qualche cosa di molto buono. Così Fabio e Ru – vecchi amici nonché fondatori dell’etichetta Lady Lovely – decidono di pubblicarlo con la loro label. “Romancing The Bone” viene distribuito dalla Audioglobe e nel 2010 entra nella lista di Rockit come uno dei migliori 100 dischi italiani dell’anno. MTV New Generation indica “Just A Call” come ‘Video Just Discovered della Settimana’.
giovedì 19 maggio 2011
mercoledì 18 maggio 2011
priorità
Betzy mi ha mandato un sms, dice che ha passato una serata mitica con Gilby Clarke, che poi ho controllato su Google, sarebbe quello che ha suonato la chitarra con Slash e tutto il resto. C'era anche scritto che alla fine gli ha lasciato Romancing The Bone, il disco di Betzy, appunto. Il disco che ha scritto lui e che ho prodotto io.
Allora gli ho risposto Buono! Diventiamo famosi?
E lui mi fa Adesso vediamo.
Poi gli ho mandato ancora un messaggio, gli ho detto Se possiamo diventare famosi prima di martedì per favore, che ho un impegno nel pomeriggio.
Allora gli ho risposto Buono! Diventiamo famosi?
E lui mi fa Adesso vediamo.
Poi gli ho mandato ancora un messaggio, gli ho detto Se possiamo diventare famosi prima di martedì per favore, che ho un impegno nel pomeriggio.
giovedì 4 marzo 2010
alla conquista della FNAC
venerdì 26 febbraio 2010
manco farlo apposta (poi però magari son solo io che penso troppo)
prima stavo chattando con Benz, mi ha detto Bello Betzy.
Grazie.
E come va? mi ha chiesto.
Va bene, piace a tutti tranne a uno.
Chi? mi ha chiesto.
Rockerilla.
Che poi è strano, ho aggiunto, avrei detto che Betzy sembrava fatto apposta per piacere a Rockerilla, che avrei scommesso che sarebbe piaciuto a Rockerilla e avevo invece paura di Rumore o altre testate che invece lo han promosso. invece poi alla fine, per ora, Rockerilla è l'unico che l'ha segato. manco farlo apposta.
poi allora Benz mi fa E A Dog To A Rabbit, come va A Dog To A Rabbit?
Va bene, piace a tutti tranne a uno.
Chi? mi ha chiesto.
Rumore.
Che poi è strano, ho aggiunto, avrei detto che A Dog To A Rabbit sembrava fatto apposta per piacere a Rumore, che avrei scommesso che sarebbe piaciuto a Rumore e avevo invece paura di Rockerilla o altre testate che invece lo han promosso. invece poi alla fine, per ora, Rumore è l'unico che l'ha segato. manco farlo apposta.
poi allora gli ho detto Benz, sai cosa?
Cosa.
Mi ci hai fatto pensare ora.
Betzy che è in stile Rockerilla, Rockerilla è l'unico che l'ha segato.
A Dog To A Rabbit che è in stile Rumore, Rumore è l'unico che l'ha segato.
ognuno scrive un po' il cazzo che gli pare, mi sembra anche giusto.
eppure è come se ci fosse una sorta di masochismo, che questi hanno uno stile, una linea editoriale, una scuola di pensiero, poi se per caso arriva qualcosa dall'Italia che si avvicina a quella roba lì, allora no, mazzate sui coglioni.
a me sembra neppure del sadismo, mi sembra prorpio del masochismo.
mi sembra un po' darsi una martellata sui coglioni da soli.
mi sembra un po' Povera Italia.
mi piace la pizza, mi piace la pizza, mi piace la pizza, Ecco la Pizza, Che schifo la pizza.
mi piaccion le cozze, mi piaccion le cozze, mi piaccion le cozze, Ecco le cozze, Che schifo le cozze.
le uniche due recensioni negative su non so quante... cinquanta, per ora?
manco farlo apposta...
Grazie.
E come va? mi ha chiesto.
Va bene, piace a tutti tranne a uno.
Chi? mi ha chiesto.
Rockerilla.
Che poi è strano, ho aggiunto, avrei detto che Betzy sembrava fatto apposta per piacere a Rockerilla, che avrei scommesso che sarebbe piaciuto a Rockerilla e avevo invece paura di Rumore o altre testate che invece lo han promosso. invece poi alla fine, per ora, Rockerilla è l'unico che l'ha segato. manco farlo apposta.
poi allora Benz mi fa E A Dog To A Rabbit, come va A Dog To A Rabbit?
Va bene, piace a tutti tranne a uno.
Chi? mi ha chiesto.
Rumore.
Che poi è strano, ho aggiunto, avrei detto che A Dog To A Rabbit sembrava fatto apposta per piacere a Rumore, che avrei scommesso che sarebbe piaciuto a Rumore e avevo invece paura di Rockerilla o altre testate che invece lo han promosso. invece poi alla fine, per ora, Rumore è l'unico che l'ha segato. manco farlo apposta.
poi allora gli ho detto Benz, sai cosa?
Cosa.
Mi ci hai fatto pensare ora.
Betzy che è in stile Rockerilla, Rockerilla è l'unico che l'ha segato.
A Dog To A Rabbit che è in stile Rumore, Rumore è l'unico che l'ha segato.
ognuno scrive un po' il cazzo che gli pare, mi sembra anche giusto.
eppure è come se ci fosse una sorta di masochismo, che questi hanno uno stile, una linea editoriale, una scuola di pensiero, poi se per caso arriva qualcosa dall'Italia che si avvicina a quella roba lì, allora no, mazzate sui coglioni.
a me sembra neppure del sadismo, mi sembra prorpio del masochismo.
mi sembra un po' darsi una martellata sui coglioni da soli.
mi sembra un po' Povera Italia.
mi piace la pizza, mi piace la pizza, mi piace la pizza, Ecco la Pizza, Che schifo la pizza.
mi piaccion le cozze, mi piaccion le cozze, mi piaccion le cozze, Ecco le cozze, Che schifo le cozze.
le uniche due recensioni negative su non so quante... cinquanta, per ora?
manco farlo apposta...
giovedì 17 dicembre 2009
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