(1) - G. G. Tourn, "semiotica et semantica barbetta", 2006 - Claudiana, 4923 pagine su carta riciclata, 3 euro.
cose di un chitarrista della Val Germanasca e della sua etichetta emancipata che rispondeva al nome di Lady Lovely
giovedì 9 aprile 2009
storia del valdotafarismo 1
A differenza del valdismo tradizionale in cui i ministri di culto venivano chiamati "barba" (dai qui Barbèt, Barbetti, ad indicare non solo i membri di chiesa ma tutti coloro di origini culturali valdesi), che in piemontese significa "zio" in quanto persona di una certa cultura ed autorità, solito portare la barba (1), nel valdotafarismo i ministri di culto venivano invece chimati anche "iati". L'etimologia di questa parola va appunto ricercata nell'abbraviazione dell'aggettivo "stempiati", col tempo diventato poi - 'jatis -, e infine soltanto "iati".
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3 commenti:
Reitero: stupendo!!
Complimenti per la ricerca storico-semantica, per l'accuratezza delle fonti e per le fonti stesse decisamente valide e sempre esaustive!
Poichè nella tradizione orale è intrinseca l'impossibilità di avere date e luoghi certi per la coniazione di nuovi vocaboli, in questa ricerca dovremo rifarci alla lingua scritta per avere una fedele datazione del fenomeno in discussione.
Sebbene il termine "valdotafarismo" sia senza ombra di dubbio di un periodo leggermente precedente, la prima testimonianza scritta di questa parola è da attribuire al chitarrista ed educatore Samuele Pigoni nel tardo 2008. egli infatti, con questa unica parola commentò una foto dello 'jatis Ru Catania il 19 dicembre 2008, ponendo così fine ad un lungo scambio di opinioni sul maggiore Social Network del momento.
http://www.facebook.com/home.php?ref=home&nctrct=1239275537747#/photo.php?pid=30248660&o=all&op=1&view=all&subj=52586644400&aid=-1&id=1050434233&oid=52586644400
"...il giovane valdotafarista incede la via al ritmo lento di una chitarra in levare, quasi a rappresentar in vita essere l'assenza, il vuoto, la pausa, la virgola, quello che non ho, il toglimento... la sfiga, a dare una qualche parvenza di senso."
(tratto da "AiAnAi: frammenti di pensiero valdotafarista", AA.VV, a cura di Samuele Pigoni, LadyLovely Edizioni, 2009"
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