foto di Daniele Celona
Ho aspettato un mese prima di provare a scrivere qualcosa su di te.
Eppure non ci riesco neppure adesso.
Solitamente mi viene facile scrivere e difficile parlare.
In questo caso mi viene difficile parlare e impossibile scrivere.
Volevo ringraziare tutti quelli che si sono occupati di te in questi anni, quelli che hai riempito di pelo mentre ti facevano le coccole, quelli che hanno seguito le tue avventure sul web, e soprattutto quelli che ti hanno dato qualche croccantino quando io ero in giro a suonare qua e là.
Che tu da solo non avresti saputo cacciare neppure una lucertola.
Cosa posso dire di altro che non suoni patetico, non so.
Tipo che pur di riaverti sarei disposto a sopportare altre cento volte l'odore di quella notte che sei stato male, e la tua cacca era talmente brutta che mi ha svegliato la puzza alle 5 di mattina nonostante la porta chiusa, e ho dovuto pulire subito e mi veniva il vomito.
Facciamo dieci volte va'.
Comunque sei stato un signor gatto, a parte quella volta lì.
Senti, salutami Tuffo Dei Tigli. E' quel cane bianco tutto batuffoloso arrivato più o meno con te. Magari vi siete incrociati alla reception.
Ciao Olly, ci vediamo nel paradiso dei fifoni.
2 commenti:
Ciao SuperOlly
...che poi la tua cacca non é che puzzasse più della sua, é solo che a volte bisogna trovare per forza dei difetti, sennò finisce che uno si affeziona troppo.
Stammi bene.
Avrò il buon gusto non non aprire qui e adesso un capitolo sulla cacca del genere umano femminile et su usi e costumi del genere femminile nella stanza da bagno.
Comunque quella volta lì non puoi capire. Quella volta lì ero solo, io una cosa simile non l'avevo mai sentita in tutta la vita.
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