pensa se li depositava. ci metteva il copyright.
Buongiorno, senta vorrei depositare il caffè e il tabacco, sono miei.
Si prego. compili questo, sono 150 euro l'uno, il deposito è quinquennale e rinnovabile a partire da sei mesi dalla scadenza. per l'accettazione deve aspettare 3 o 4 mesi che dobbiamo controllare sull'archivo mondiale se qualcuno è già il titolare del caffè o del tabacco e se sì in quali nazioni. se lei è interessato a depositare il caffè e il tabacco solo in Italia, allora l'accettazione avviene entro 3 settimane dalla domanda. chiaramente il versamento va fatto a domanda accetata, invece per le pratiche stesse, una marca da bollo da 170 euro.
Come, 170 euro... costa più la marca del deposito?
Signore vuole tutelare il suo caffè? Ammesso che sia suo?
Se vuole tutelarlo facciamo richiesta ci van due marche da bollo da 170 euro, le trova giù in tabaccheria ma ora è chiusa. Se vuole io ne ho ancora giusto due, le vendiamo a 190 l'una coi diritti di segreteria.
Che poi signore, cosa vuol che sia una marca da 170? Vende una stecca s'è l'è già ripagata. Il caffè anche, ma secondo me il caffè è già preso, è passato uno la settimana scorsa si era informato sul caffè, poi mi sa che l'ha depositato alla SACEM, adesso c'è sta moda dei francesi, io a quel punto lo avrei depositato con le Creative Commons, almeno se uno poi voleva cambiarlo un po', il caffè poteva anche cambiarlo un po', bastava poi dire che non era del tutto suo. Bene ora chiudo torni pomeriggio ma io non ci sono c'è la Betta ma la Betta non le fa queste pratiche, vieni domani che c'è Lucio, lui ti sa dire. Non telefonare che Lucio al telefono non va tanto, passa di persona domani se decidi e ricordati le marche da bollo.
...Guardi signora mi stan già rirando i coglioni, sa cosa? non li deposito, il caffè e il tabacco.
cose di un chitarrista della Val Germanasca e della sua etichetta emancipata che rispondeva al nome di Lady Lovely
mercoledì 20 maggio 2009
alla veloce
l'ultima volta che in radio uno ci ha fatto un'intervista, Rudy a microfoni spenti ha esordito così:
"io ti dico solo una cosa, si dice "LA" WAH companion, femminile singolare non "i" WAH Companion o "gli" WAH Companion.
poi il tipo comincia... Allora eccoci qua, diamo il benvenuto ai WAH Companion.
e io No, scusa.. LA WAH Companion.
fa un paio di domande poi Setite ragazzi ma i WAH Companion...
e io No guarda, LA WAH Companion...
niente, alla terza volta che sbagliava l'articolo determinativo ho avuto un attacco di rockstarite acuta, mi sono alzato e me ne sono andato.
poi ti chiedi perchè la WAH non ha la visibilità che si merità ("LA", WAH)... sarà che sono uno stronzo.
però anche quello lì mannaggia, una cosa ti abbiamo detto prima di iniziare. una. e fai 'sto sforzo vacca diga, ce la fai?
mumble mumble.
"io ti dico solo una cosa, si dice "LA" WAH companion, femminile singolare non "i" WAH Companion o "gli" WAH Companion.
poi il tipo comincia... Allora eccoci qua, diamo il benvenuto ai WAH Companion.
e io No, scusa.. LA WAH Companion.
fa un paio di domande poi Setite ragazzi ma i WAH Companion...
e io No guarda, LA WAH Companion...
niente, alla terza volta che sbagliava l'articolo determinativo ho avuto un attacco di rockstarite acuta, mi sono alzato e me ne sono andato.
poi ti chiedi perchè la WAH non ha la visibilità che si merità ("LA", WAH)... sarà che sono uno stronzo.
però anche quello lì mannaggia, una cosa ti abbiamo detto prima di iniziare. una. e fai 'sto sforzo vacca diga, ce la fai?
mumble mumble.
lunedì 18 maggio 2009
mercoledì 13 maggio 2009
punti di vista
adesso ve ne dico una bella.
l’altro giorno ero con una ragazza che mi piace, eravamo in montagna e mi ha detto una cosa che ci son rimasto di sale. che poi questa qua, tra parentesi, è un anno che mi punta mi chiedeva sempre Vuoi essere il mio fidanzato, io per un anno le ho risposto Non lo so mica sai, se sono pronto.
poi dopo un anno mi son ricreduto l’altro giorno le ho detto Vuoi essere la mia fidanzata, lei mi ha risposto Non lo so mica sai, se sono pronta.
eh oh. giustamente.
comunque a parte queste cose che sono anche po’ robe mie, non so neppure perchè ve le dico, forse per esorcizzare, comunque me ne ha detta una bella.
questa non era quella bella. pensa quella bella.
quella bella è che eravamo in montagna, c'era il sole, io avevo ancora la barba lunga, poi l’altro giorno mi son girati i coglioni me la sono tagliata, la barba, ma quel giorno lì ero in montagna con quella ragazza che mi piace, e faceva bello, e lei mi ha detto una cosa che ci son rimasto di sale.
lei ha sempre dei cappellini tutti da Bboy, quelli da baseball con la visiera, e quel giorno lì che faceva bello, eravamo in montagna, ne aveva uno bianco e rosso di una marca che io non so, cosa vuoi che sappia le marche, io.
a un certo punto vedo il cappellino sul tavolo di pietra vicino al prato, lo prendo e me lo metto. mi specchio nello stagno, che poi non era uno stagno era il finestrino di una macchina, mi specchio, avevo la barba lunga, la faccia stanca da due settimane in giro a suonare, una felpa col cappuccio, jeans neri sporchi lerci, anfibi, il cappellino da baseball bianco e rosso. Diobono, mi son detto, mica male.
mi guardo, mi riguardo, mi giro verso il Cobra, che non eravamo proprio in montagna, eravamo poi solo a casa del Cobra, gli faccio Oi Cobra, non ti sembro un po’ Howe Gelb, Giant Sand, quella roba lì, un po’ Grandaddy?
Eh? Oi Cobra che ne dici? mica male eh?
il Cobra mi guarda fa Si si, cazzo, molto scena indipendente americana, camicia a scacchi e amplificatori, quella roba lì. mica male.
poi si avvicina la tipa che mi piace, quella che mi ha chiesto per un anno di essere il suo fidanzato io non ero pronto, adesso dopo un anno le ho chiesto di essere la mia fidanzata non è pronta lei, giustamente, comuqnue si avvicina e io le faccio Oi Bambi! non si chiama Bambi nella realtà, mi è solo venuto da scrivere Bambi. il Cobra anche non si chiama Cobra nella realtà, però noi lo si chiama tutti Cobra, invece Bambi non la si chiama Bambi, mi è solo venuta così. Bambi, non c’entra niente, è come una mia amica chiama sua figlia, che poi sua figlia ha già fatto una figlia pure lei, quindi in sostanza la nonna chiama la figlia Bambi, mi vien da pensare Chissà la nipote che scompensi le porta questa cosa di sentir chiamare sua mamma Bambi, ma vabbè non c’entra nulla, mi sono perso.
comunque.
si avvicina la tipa che mi piace le faccio Oi Bambi, non ti sembro un po’ Howe Gelb, Giant Sand, quella roba lì, un po’ Grandaddy?
che poi mi viene in mente ora, lo abbiamo pure visto insieme How Gelb io e la Bambi, in Francia.
Oi Bambi, non ti sembro un po’ Howe Gelb, Giant Sand, quella roba lì, un po’ Grandaddy?
...mmm... No. mi sembri piuttosto... no, non te lo dico.
Ma cosa non me lo dici, dai dimmi, chi ti sembro?
Non te lo dico.
Ma cosa vuol dire non me lo dici, dimmelo!
No ma poi ti offendi.
Ma non mi offendo, non ti sembro un po’ Howe Gelb, Giant Sand, quella roba lì, un po’ Grandaddy? è il tuo cappellino, unito alla barba, fa molto scena indipendente americana non trovi? mica male eh? camicia a scacchi, amplificatori, quella roba lì.
No, mi fa lei, Mi sembri un’altra cosa ma non te la dico che tu sei permaloso poi ti offendi.
Ma figurati se mi offendo cazzo, spara! non so, chi ti sembro, Beck? non mi offendo mica eh, è fighissimo Beck.
No, mi fa lei, non mi sembri Beck.
Dai cazzo chi ti sembro? sembro uno americano della scena indipendente, chi ti sembro, ti sembro Kurt Cobain?
No, mi fa lei, non mi sembri Kurt Cobain.
Beh guardami bene, ho il cappellino da baseball, la barba lunga, la faccia stanca che sono in giro a suonare da due settimane, la felpa a quadrettoni col cappuccio, i jeans neri sporchi lerci, gli anfibi, chi ti sembro How Gelb? poi è pazzesco qua c’è il trattore e gli amplificatori insieme, fighissimo, chi ti sembro, quello dei Grandaddy?
No, mi fa lei, non mi sembri quello dei Grandaddy, mi sembri un'altra cosa, io te lo dico ma tu non ti offendi eh?
Non mi offendo.
Non ti offendi.
Non mi offendo.
Mi sembri Forrest Gump.
...Ma cristosanto Bambi, è un handicappato!
giovedì 30 aprile 2009
concerti 30 aprile e PrimoMaggio
scrivo 'na roba seria và....
30 aprile Mambassa a Hiroshima, Torino.
perchè ve lo dico? perchè ci suono io, me medesimo, Ruperto da Catania detto Ru.
1 maggio WAH Companion al Taurus di Ciriè
fatevi un ponte musicale!
r'n'r
30 aprile Mambassa a Hiroshima, Torino.
perchè ve lo dico? perchè ci suono io, me medesimo, Ruperto da Catania detto Ru.
1 maggio WAH Companion al Taurus di Ciriè
fatevi un ponte musicale!
r'n'r
sabato 11 aprile 2009
i conti in tasca
voglio rendere pubblici i conti di ieri sera della XXX Xxxxxxxxx alla libreria Xxxxxxxxx di Xxxxx Xxxxxxx, perchè mi sembra giusto sappiate dove vanno a finire i vostri soldi.
inizialmente lo spettacolo volevamo fosse gratuito, poi si è analizzato che:
- forfait SIAE per serate gratuite 150euro.
- quota SIAE per serate a pagamento 90euro + 20% su ogni biglietto di ingresso.
allora mi chiama il tipo della libreria mi fa Oh, se lo facciamo gratuito pago 150 euro e non so da dove mi tornano che mica vendo bibite. Se lo facciamo a pagamento pago meno, e coi prezzi dei biglietti paghiamo la SIAE.
insomma una contraddizione in termini, uno deve mettere il biglietto per pagarsi la SIAE e basta.
poi uno dice la XXX Xxxxxxxxx si è imborghesita suona nelle librerie chiede dei soldi.
la XXX Xxxxxxxxx fa bene a chidere dei soldi, sarebbe anche ora, l'unica cosa, guarda un po' dove finiscono.
alla fine si è fatto 200 euro di biglietti.
200 biglietti -
90 quota fissa SIAE -
50 rimborso spese alla band =
60 euro
60 euro divisi in parti uguali tra band libreria = 30 euro a testa
conti in tasca libreria
da questi 30 euro la libreria paga la percentuale SIAE (20% su ogni biglietto)
30 - 40 = - (meno) 10 euro
da questi - (meno) 10 euro, la libreria paga la cena alla band, 3 persone
-10 - 30 = - (meno) 40 euro
l'affitto dell'impianto non ci voglio neppure pensare.
conti in tasca band
50 rimborso spese +
30 percentuale sugli ingressi =
80 euro -
30 euro spese varie (viaggio, corde, batterie da 9 volt) =
50 euro divisi in parti uguali tra i 3 componenti = 16,6 euro
ma qui viene il bello.
...e l'ENPALS?
l'ENPALS facciamo senza, che siamo dei mostri evasori fiscali, ma facciamo finta, l'ENPALS si calcola sul minimo sindacale giornaliero di 42 euro, e sommando INPS e INAIL è del 36%
sapete quant'è, il 36% di 42? 15,1
quindi vediamo, abbiamo guadagnato 16,6 euro, ne spendiamo 15,1 di ENPALS ci rimane se non erro un euro emmezzo a testa.
ma l'ENPALS non la paga tutta l'organizzatore, direte voi? no, la si paga un po' e un po' ma noi ci faceva pena la libreria che è già sotto di 40 euro, ce ne facciamo carico noi, dell' ENPALS. non la paghiamo.
:-D
:-(
Ah si, dimenticavo.
io ho Partita IVA, devo fatturare... aspetta vediamo....
20% di IVA di un euro emmezzo... vediamo... fa 30 centesimi? dico bene?
non sono pratico io...
beh tanto non cambia un cazzo facciamo finta.
1,50 compenso lordo, al netto di IVA 1,20.
mi sa che i calcoli son sbagliati, però insomma il succo è quello.
ora mi chiama il mio commercialista mi fa Hai suonato ieri, eh, bella la vita, che c'era l'articolone su La Stampa!!
eh, si, ho suonato ieri, che c'era l'articolone su La Stampa, ora ti mando il fax con la fattura, 1 euro e venti più IVA.
...che poi anche La Stampa... "il trascinante reggae della Xxx Xxxxxxxxx" ha scritto. Se non sai chiedi, mi vien da dire.
poi uno dice Vabbè, pagan la SIAE almeno gli torneranno tra sei mesi in diritti d'autore...
a-ha... certo certo. infatti ho suonato con la chitarra di un altro, tanto mi arriva di diritti d'autore.
ora nulla, perchè ho fatto questi conti in tasca? non per noi, per farvi vedere quanto siamo sfigati.
no.
per voi, per farvi capire dove vanno a finire i vostri soldi.
credevate di avere finanziato l'arte ieri sera? no.
avete buttato 5 euro nel cesso.
a parte questo, vi ringrazio tutti moltissimo, a nome mio, della band e della libreria.
grazie di cuore, per me è stata una bella serata, davvero, e spero lo sia stata anche per voi.
alla prossima
Xx
PS: ci fosse qualcuno della finanza qua che fa le indagini in rete, vi chiedo solo una cosa. gentilmente, non rompetemi i coglioni.
inizialmente lo spettacolo volevamo fosse gratuito, poi si è analizzato che:
- forfait SIAE per serate gratuite 150euro.
- quota SIAE per serate a pagamento 90euro + 20% su ogni biglietto di ingresso.
allora mi chiama il tipo della libreria mi fa Oh, se lo facciamo gratuito pago 150 euro e non so da dove mi tornano che mica vendo bibite. Se lo facciamo a pagamento pago meno, e coi prezzi dei biglietti paghiamo la SIAE.
insomma una contraddizione in termini, uno deve mettere il biglietto per pagarsi la SIAE e basta.
poi uno dice la XXX Xxxxxxxxx si è imborghesita suona nelle librerie chiede dei soldi.
la XXX Xxxxxxxxx fa bene a chidere dei soldi, sarebbe anche ora, l'unica cosa, guarda un po' dove finiscono.
alla fine si è fatto 200 euro di biglietti.
200 biglietti -
90 quota fissa SIAE -
50 rimborso spese alla band =
60 euro
60 euro divisi in parti uguali tra band libreria = 30 euro a testa
conti in tasca libreria
da questi 30 euro la libreria paga la percentuale SIAE (20% su ogni biglietto)
30 - 40 = - (meno) 10 euro
da questi - (meno) 10 euro, la libreria paga la cena alla band, 3 persone
-10 - 30 = - (meno) 40 euro
l'affitto dell'impianto non ci voglio neppure pensare.
conti in tasca band
50 rimborso spese +
30 percentuale sugli ingressi =
80 euro -
30 euro spese varie (viaggio, corde, batterie da 9 volt) =
50 euro divisi in parti uguali tra i 3 componenti = 16,6 euro
ma qui viene il bello.
...e l'ENPALS?
l'ENPALS facciamo senza, che siamo dei mostri evasori fiscali, ma facciamo finta, l'ENPALS si calcola sul minimo sindacale giornaliero di 42 euro, e sommando INPS e INAIL è del 36%
sapete quant'è, il 36% di 42? 15,1
quindi vediamo, abbiamo guadagnato 16,6 euro, ne spendiamo 15,1 di ENPALS ci rimane se non erro un euro emmezzo a testa.
ma l'ENPALS non la paga tutta l'organizzatore, direte voi? no, la si paga un po' e un po' ma noi ci faceva pena la libreria che è già sotto di 40 euro, ce ne facciamo carico noi, dell' ENPALS. non la paghiamo.
:-D
:-(
Ah si, dimenticavo.
io ho Partita IVA, devo fatturare... aspetta vediamo....
20% di IVA di un euro emmezzo... vediamo... fa 30 centesimi? dico bene?
non sono pratico io...
beh tanto non cambia un cazzo facciamo finta.
1,50 compenso lordo, al netto di IVA 1,20.
mi sa che i calcoli son sbagliati, però insomma il succo è quello.
ora mi chiama il mio commercialista mi fa Hai suonato ieri, eh, bella la vita, che c'era l'articolone su La Stampa!!
eh, si, ho suonato ieri, che c'era l'articolone su La Stampa, ora ti mando il fax con la fattura, 1 euro e venti più IVA.
...che poi anche La Stampa... "il trascinante reggae della Xxx Xxxxxxxxx" ha scritto. Se non sai chiedi, mi vien da dire.
poi uno dice Vabbè, pagan la SIAE almeno gli torneranno tra sei mesi in diritti d'autore...
a-ha... certo certo. infatti ho suonato con la chitarra di un altro, tanto mi arriva di diritti d'autore.
ora nulla, perchè ho fatto questi conti in tasca? non per noi, per farvi vedere quanto siamo sfigati.
no.
per voi, per farvi capire dove vanno a finire i vostri soldi.
credevate di avere finanziato l'arte ieri sera? no.
avete buttato 5 euro nel cesso.
a parte questo, vi ringrazio tutti moltissimo, a nome mio, della band e della libreria.
grazie di cuore, per me è stata una bella serata, davvero, e spero lo sia stata anche per voi.
alla prossima
Xx
PS: ci fosse qualcuno della finanza qua che fa le indagini in rete, vi chiedo solo una cosa. gentilmente, non rompetemi i coglioni.
giovedì 9 aprile 2009
storia del valdotafarismo 1
A differenza del valdismo tradizionale in cui i ministri di culto venivano chiamati "barba" (dai qui Barbèt, Barbetti, ad indicare non solo i membri di chiesa ma tutti coloro di origini culturali valdesi), che in piemontese significa "zio" in quanto persona di una certa cultura ed autorità, solito portare la barba (1), nel valdotafarismo i ministri di culto venivano invece chimati anche "iati". L'etimologia di questa parola va appunto ricercata nell'abbraviazione dell'aggettivo "stempiati", col tempo diventato poi - 'jatis -, e infine soltanto "iati".
(1) - G. G. Tourn, "semiotica et semantica barbetta", 2006 - Claudiana, 4923 pagine su carta riciclata, 3 euro.
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