cose di un chitarrista della Val Germanasca e della sua etichetta emancipata che rispondeva al nome di Lady Lovely
mercoledì 8 settembre 2010
lunedì 6 settembre 2010
tralicci per le allodole
è un paio d'anni c'è 'sta moda, io non so se vi è capitato, c'è sta moda di fare degli agriturismi sotto i tralicci dell'alta tensione.
io non lo so.
uno legge Agriturismo e dice Bella storia, l'agriturismo.
allora poi segue le indicazioni, di solito sono dei posti anche un po' isolati, fuori dal paese, allora comincia a vedere degli alberi, o che ne so, delle colline, o degli arbusti, dei fiori, delle castagne, delle cose un po' da agriturismo insomma. e dice Bella storia, l'agriturismo.
poi di solito l'ultimo pezzo uno fa delle stradine piccole, sterrate, a volte son dei viali alberati, altre volte son delle discese tutte dritte, alla fine c'è sempre uno spiazzo rotondo con della terra battuta che sarebbe il parcheggio, allora uno parcheggia, scende dalla macchina e cosa faceva, fino a due anni fa, uno che scendeva dalla macchina nel parcheggio di un agriturismo?
di solito alzava la testa per guardare il cielo, si stiracchiava, poi diceva Toh, una poiana! oppure alzava la testa per guardare il cielo, si stiracchiava, poi diceva Toh, un falco pellegrino.
adesso sono un paio d'anni che c'è 'sta moda, uno scende dalla macchina nel parcheggio di un agriturismo, alza la testa per guardare il cielo, si stiracchia, poi dice Puttana merda un traliccio dell'alta tensione, oppure alza la testa per guardare il cielo, si stiracchia e dice Puttana merda una centrale elettrica.
poi lì spesso son dei bed and breakfast, di quei posti che se uno vuole si ferma anche a dormire, e la mattina dopo gli fan la colazione.
la colazione di solito è servita in una struttura tutta particolare come che ne so, un ottagono di legno, oppure una veranda sotto le viti, oppure un cerchio di pietre a secco col tetto di bambù.
poi le tovaglie son quelle giallo scuro, tipo pizzeria, uno dice Mah. poi le fette biscottate son quelle del mulino bianco porzione singola, due fette in busta di plastica, uno dice Boh. poi uno pensa e vabbè fare le fette biscottate, ma la marmellata, sarà fatta in casa la marmellata, guarda la marmellata è quella in confezioni singole, uno dice Ah.
poi però dice massì dai, non ci pensiamo, va alla finestra, prende una bella boccata d'aria, Puttana merda, il traliccio.
allora io mi chiedo, come si apre un agriturismo?
chiederanno qualcosa questi, non so, delle sovvenzioni, degli sgravi, non dovrebbero essere ecosostenibili o ecocompatibili, o biodinamici, o biosalcazzo?
a me quando finisco in questi posti lì mi viene un nervoso, mi viene, penso che magari han pure beccato dei soldi.
uno è li che fa colazione, ci son dei libri tipo Curarsi con le erbe, oppure che ne so, Yoga e benessere, oppure che ne so, Ascolta il tuo corpo, Piccole gite in grandi valli, Le confetture della nonna, poi dopo il caffè si affaccia alla finestra pensa Puttana merda il traliccio, ho dormito sotto un traliccio.
che io non sono un funzionario comunale, nè un politico, io sono uno che sa quattro accordi in croce ma mi vien da dire, non possiamo fare che se uno va lì dove deve andare prima di cominciare dei lavori e dice Voglio fare un agriturismo, Si, dovrebbero dirgli, e dove vorrebbe farlo? Vorrei farlo sotto un traliccio.
ecco la risposta giusta sarebbe Ma sei piciu?
io non lo so.
uno legge Agriturismo e dice Bella storia, l'agriturismo.
allora poi segue le indicazioni, di solito sono dei posti anche un po' isolati, fuori dal paese, allora comincia a vedere degli alberi, o che ne so, delle colline, o degli arbusti, dei fiori, delle castagne, delle cose un po' da agriturismo insomma. e dice Bella storia, l'agriturismo.
poi di solito l'ultimo pezzo uno fa delle stradine piccole, sterrate, a volte son dei viali alberati, altre volte son delle discese tutte dritte, alla fine c'è sempre uno spiazzo rotondo con della terra battuta che sarebbe il parcheggio, allora uno parcheggia, scende dalla macchina e cosa faceva, fino a due anni fa, uno che scendeva dalla macchina nel parcheggio di un agriturismo?
di solito alzava la testa per guardare il cielo, si stiracchiava, poi diceva Toh, una poiana! oppure alzava la testa per guardare il cielo, si stiracchiava, poi diceva Toh, un falco pellegrino.
adesso sono un paio d'anni che c'è 'sta moda, uno scende dalla macchina nel parcheggio di un agriturismo, alza la testa per guardare il cielo, si stiracchia, poi dice Puttana merda un traliccio dell'alta tensione, oppure alza la testa per guardare il cielo, si stiracchia e dice Puttana merda una centrale elettrica.
poi lì spesso son dei bed and breakfast, di quei posti che se uno vuole si ferma anche a dormire, e la mattina dopo gli fan la colazione.
la colazione di solito è servita in una struttura tutta particolare come che ne so, un ottagono di legno, oppure una veranda sotto le viti, oppure un cerchio di pietre a secco col tetto di bambù.
poi le tovaglie son quelle giallo scuro, tipo pizzeria, uno dice Mah. poi le fette biscottate son quelle del mulino bianco porzione singola, due fette in busta di plastica, uno dice Boh. poi uno pensa e vabbè fare le fette biscottate, ma la marmellata, sarà fatta in casa la marmellata, guarda la marmellata è quella in confezioni singole, uno dice Ah.
poi però dice massì dai, non ci pensiamo, va alla finestra, prende una bella boccata d'aria, Puttana merda, il traliccio.
allora io mi chiedo, come si apre un agriturismo?
chiederanno qualcosa questi, non so, delle sovvenzioni, degli sgravi, non dovrebbero essere ecosostenibili o ecocompatibili, o biodinamici, o biosalcazzo?
a me quando finisco in questi posti lì mi viene un nervoso, mi viene, penso che magari han pure beccato dei soldi.
uno è li che fa colazione, ci son dei libri tipo Curarsi con le erbe, oppure che ne so, Yoga e benessere, oppure che ne so, Ascolta il tuo corpo, Piccole gite in grandi valli, Le confetture della nonna, poi dopo il caffè si affaccia alla finestra pensa Puttana merda il traliccio, ho dormito sotto un traliccio.
che io non sono un funzionario comunale, nè un politico, io sono uno che sa quattro accordi in croce ma mi vien da dire, non possiamo fare che se uno va lì dove deve andare prima di cominciare dei lavori e dice Voglio fare un agriturismo, Si, dovrebbero dirgli, e dove vorrebbe farlo? Vorrei farlo sotto un traliccio.
ecco la risposta giusta sarebbe Ma sei piciu?
martedì 31 agosto 2010
DAW: il sample rate incide sulla dinamica
da uno scambio di battute su Facebook:
Ru: oggi ho scoperto che che passando da 44.1 a 96 di sample rate nella mia DAW, lo stesso identico file si comporta in modo diverso anche a livello dinamico (così dicono diversi peak meter), e ne sono rimasto affascinato come un bambino.
Michel Mazumder: Non è che sei passato da 16 a 24 bit??
Ru: NO! appunto per questo mi sono stupito! infatti subito d'istinto ho pensato, eh per forza approssimando i bit per eccesso o difetto sarà cambiata la dinamica, poi ho pensato 'Cazzo c'entrano i bit se cambio il sample rate? ...booooh! beata ignoranza...
Oli Dadda: scusa l'intrusione ma e' troppo interessante sto thread per non intervenire. Ma tu hai semplicemente convertito un file da 44.1 in 96?
Pensandoci bene i Bit definiscono la risoluzione della dinamica, cioe' in quanti pezzettini puo' essere divisa e definita l'ampiezza, ma non DOVE cadono i picchi. Se un secondo di tempo e' diviso 96.000 volte anziche' 44.100 volte, ed in ognuno di questi istanti il sampler prende lo "snapshot" dell'ampiezza dell'onda in quell'istante allora saranno diversi i momenti in cui il campionatore software del DAW fa questo lavoro. Pero' questa e' una teoria cosi' a cazzo, non so se possa influire.
L'altra cosa, forse piu' rilevante che mi viene in mente e' che a 44.1 dovrebbe essere attivo il filtro antialiasing che potrebbe essere responsabile per una differenza in ampiezza, specialmente se la registrazione e molto frizzantina. A 96KHz il filtro anche se ci fosse, sarebbe talmente nell'inudibile che non avrebbe esito.
Potresti vedere sperimentando se applicando un filtro passa basso esageraaaato (tipo a 1Khz) manualmente, PRIMA del mixdown o della conversione, rimane sempre la stessa differenza nel peak meter.
La terza e ancora piu' probabile ipotesi e che i convertitori e i plug in sono ben lontani dalla perfezione, e tutto cio' si somma in un errore minimo ma visibile.
Ru:
Oli, io opto per la tua prima versione.
è la stessa cosa che è venuta in mente a me oggi nel pomeriggio.
anche perchè la seconda già non ti seguo.
:-D
però ti confesso mosso dalla tua stessa curiosità questa mattina avevo messo un HP a 20 Hz e un LP a 22KHz e in effetti qualche centesimo di dB riuscivo a risparmiarlo.
mi son rincretinito, eccoti una tabella.
... chissà che minchia ce ne frega poi, sarà mica musica questa?!?!?!
sec-chio-ni! sec-chio-ni! sec-chio-ni!
LOL!

(parlo chiaramente dello stesso momento di picco, lo stesso transiente)
Ru: oggi ho scoperto che che passando da 44.1 a 96 di sample rate nella mia DAW, lo stesso identico file si comporta in modo diverso anche a livello dinamico (così dicono diversi peak meter), e ne sono rimasto affascinato come un bambino.
Michel Mazumder: Non è che sei passato da 16 a 24 bit??
Ru: NO! appunto per questo mi sono stupito! infatti subito d'istinto ho pensato, eh per forza approssimando i bit per eccesso o difetto sarà cambiata la dinamica, poi ho pensato 'Cazzo c'entrano i bit se cambio il sample rate? ...booooh! beata ignoranza...
Oli Dadda: scusa l'intrusione ma e' troppo interessante sto thread per non intervenire. Ma tu hai semplicemente convertito un file da 44.1 in 96?
Pensandoci bene i Bit definiscono la risoluzione della dinamica, cioe' in quanti pezzettini puo' essere divisa e definita l'ampiezza, ma non DOVE cadono i picchi. Se un secondo di tempo e' diviso 96.000 volte anziche' 44.100 volte, ed in ognuno di questi istanti il sampler prende lo "snapshot" dell'ampiezza dell'onda in quell'istante allora saranno diversi i momenti in cui il campionatore software del DAW fa questo lavoro. Pero' questa e' una teoria cosi' a cazzo, non so se possa influire.
L'altra cosa, forse piu' rilevante che mi viene in mente e' che a 44.1 dovrebbe essere attivo il filtro antialiasing che potrebbe essere responsabile per una differenza in ampiezza, specialmente se la registrazione e molto frizzantina. A 96KHz il filtro anche se ci fosse, sarebbe talmente nell'inudibile che non avrebbe esito.
Potresti vedere sperimentando se applicando un filtro passa basso esageraaaato (tipo a 1Khz) manualmente, PRIMA del mixdown o della conversione, rimane sempre la stessa differenza nel peak meter.
La terza e ancora piu' probabile ipotesi e che i convertitori e i plug in sono ben lontani dalla perfezione, e tutto cio' si somma in un errore minimo ma visibile.
Ru:
Oli, io opto per la tua prima versione.
è la stessa cosa che è venuta in mente a me oggi nel pomeriggio.
anche perchè la seconda già non ti seguo.
:-D
però ti confesso mosso dalla tua stessa curiosità questa mattina avevo messo un HP a 20 Hz e un LP a 22KHz e in effetti qualche centesimo di dB riuscivo a risparmiarlo.
mi son rincretinito, eccoti una tabella.
... chissà che minchia ce ne frega poi, sarà mica musica questa?!?!?!
sec-chio-ni! sec-chio-ni! sec-chio-ni!
LOL!

(parlo chiaramente dello stesso momento di picco, lo stesso transiente)
martedì 17 agosto 2010
Africa Unite giro d'agosto - giorno quattordici
che poi in realtà è il giorno quindici, che ieri abbiamo mangiato la schiaccina Babilonia.
questa sera Melendugno, poi casa.
mi han detto che vicino a casa mia, sopra Prali, è venuta la neve.
mi han detto anche che il mio gatto sta meglio. il mio gatto ha avuto la bronchite per un mese, non stava mica bene.
ecco, io devo dire, c'ho voglia, di rivedere il mio gatto.
e le montagne.
e lavarmi con l'acqua di Pomaretto.
io se devo scegliere se lavarmi con l'acqua di Pomaretto o con l'acqua di un'altro posto, io scelgo l'acqua di Pomaretto. lava meglio.
dopo se riesco vedo Sandra Caputo, che non la vedo da quindici anni, e suo fratello Luca che non vedo da venti.
questa sera Melendugno, poi casa.
mi han detto che vicino a casa mia, sopra Prali, è venuta la neve.
mi han detto anche che il mio gatto sta meglio. il mio gatto ha avuto la bronchite per un mese, non stava mica bene.
ecco, io devo dire, c'ho voglia, di rivedere il mio gatto.
e le montagne.
e lavarmi con l'acqua di Pomaretto.
io se devo scegliere se lavarmi con l'acqua di Pomaretto o con l'acqua di un'altro posto, io scelgo l'acqua di Pomaretto. lava meglio.
dopo se riesco vedo Sandra Caputo, che non la vedo da quindici anni, e suo fratello Luca che non vedo da venti.
lunedì 16 agosto 2010
la campagna di Tunisia
da Wikipedia
La campagna di Tunisia si combatté, durante la Seconda guerra mondiale, tra le forze alleate anglo-americane e gli italo-tedeschi, a seguito della battaglia del deserto, culminata con lo scontro di El Alamein.
(…)
In seguito alla ritirata di El Alamein (ottobre 1942) la battaglia per la Tunisia si protrasse fino al maggio 1943 e si concluse con il ritiro delle truppe dell'Asse dall'Africa verso la Sicilia. Questo ritiro aprì le porte agli anglo-americani per lo sbarco a Pantelleria (giugno 1943) e in Sicilia (luglio 1943), che portarono alla caduta del fascismo (25 luglio 1943) e all'armistizio dell'8 settembre.

nella foto: un soldato schiacciato da un masso durate la Campagna di Tunisia
La campagna di Tunisia si combatté, durante la Seconda guerra mondiale, tra le forze alleate anglo-americane e gli italo-tedeschi, a seguito della battaglia del deserto, culminata con lo scontro di El Alamein.
(…)
In seguito alla ritirata di El Alamein (ottobre 1942) la battaglia per la Tunisia si protrasse fino al maggio 1943 e si concluse con il ritiro delle truppe dell'Asse dall'Africa verso la Sicilia. Questo ritiro aprì le porte agli anglo-americani per lo sbarco a Pantelleria (giugno 1943) e in Sicilia (luglio 1943), che portarono alla caduta del fascismo (25 luglio 1943) e all'armistizio dell'8 settembre.

nella foto: un soldato schiacciato da un masso durate la Campagna di Tunisia
giovedì 12 agosto 2010
Africa Unite giro d'agosto - giorno nove
che poi in realtà è il giorno dieci, che ieri ho avuto quella consapevolezza che i cessi del mare fan sempre schifo.
bucato sardo, stanza Catania-Baldini, 2009
scatto meglio conosciuto nel mondo della fotografia come " Lo squalo"

bucato sardo, stanza Catania-Baldini, 2010

scatto meglio conosciuto nel mondo della fotografia come "La morte nera prima delle calze"
bucato sardo, stanza Catania-Baldini, 2009
scatto meglio conosciuto nel mondo della fotografia come " Lo squalo"

bucato sardo, stanza Catania-Baldini, 2010

scatto meglio conosciuto nel mondo della fotografia come "La morte nera prima delle calze"
mercoledì 11 agosto 2010
Africa Unite giro d'agosto - giorno otto
che poi in realtà è il giorno nove, che ieri abbiamo suonato in quel chioschetto sul mare.
che bello avere la gente vicina. vicina davvero, a 40 centimetri e senza palco.
divertente.
mi sembrava di essere in una di quelle foto in cui i Fugazi suonavano nelle scuole in mezzo alla gente.
o nella foto del libretto del CD dei Downset.

...era un po' una roba così insomma, anche se se non ci siamo buttati con la faccia per terra.
ora furgone, Taranto Civitavecchia. ci si imbarca a mezzanotte per la Sardegna.
in questi giorni ho avuto una visione ben precisa.
ho focalizzato una sensazione avevo più o meno da vent'anni.
a me, i cessi che uno si ritrova a dover frequentare quando è al mare, sono sempre così piccoli, caldi, puzzolenti, umidi, appiccicosi, e così privi di appendini, che sarebbero già da soli un buon motivo per non andarci mai, al mare.
che bello avere la gente vicina. vicina davvero, a 40 centimetri e senza palco.
divertente.
mi sembrava di essere in una di quelle foto in cui i Fugazi suonavano nelle scuole in mezzo alla gente.
o nella foto del libretto del CD dei Downset.

...era un po' una roba così insomma, anche se se non ci siamo buttati con la faccia per terra.
ora furgone, Taranto Civitavecchia. ci si imbarca a mezzanotte per la Sardegna.
in questi giorni ho avuto una visione ben precisa.
ho focalizzato una sensazione avevo più o meno da vent'anni.
a me, i cessi che uno si ritrova a dover frequentare quando è al mare, sono sempre così piccoli, caldi, puzzolenti, umidi, appiccicosi, e così privi di appendini, che sarebbero già da soli un buon motivo per non andarci mai, al mare.
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