mercoledì 13 maggio 2009

punti di vista


adesso ve ne dico una bella.
l’altro giorno ero con una ragazza che mi piace, eravamo in montagna e mi ha detto una cosa che ci son rimasto di sale. che poi questa qua, tra parentesi, è un anno che mi punta mi chiedeva sempre Vuoi essere il mio fidanzato, io per un anno le ho risposto Non lo so mica sai, se sono pronto.
poi dopo un anno mi son ricreduto l’altro giorno le ho detto Vuoi essere la mia fidanzata, lei mi ha risposto Non lo so mica sai, se sono pronta.
eh oh. giustamente.
comunque a parte queste cose che sono anche po’ robe mie, non so neppure perchè ve le dico, forse per esorcizzare, comunque me ne ha detta una bella.
questa non era quella bella. pensa quella bella.
quella bella è che eravamo in montagna, c'era il sole, io avevo ancora la barba lunga, poi l’altro giorno mi son girati i coglioni me la sono tagliata, la barba, ma quel giorno lì ero in montagna con quella ragazza che mi piace, e faceva bello, e lei mi ha detto una cosa che ci son rimasto di sale.
lei ha sempre dei cappellini tutti da Bboy, quelli da baseball con la visiera, e quel giorno lì che faceva bello, eravamo in montagna, ne aveva uno bianco e rosso di una marca che io non so, cosa vuoi che sappia le marche, io.
a un certo punto vedo il cappellino sul tavolo di pietra vicino al prato, lo prendo e me lo metto. mi specchio nello stagno, che poi non era uno stagno era il finestrino di una macchina, mi specchio, avevo la barba lunga, la faccia stanca da due settimane in giro a suonare, una felpa col cappuccio, jeans neri sporchi lerci, anfibi, il cappellino da baseball bianco e rosso. Diobono, mi son detto, mica male.
mi guardo, mi riguardo, mi giro verso il Cobra, che non eravamo proprio in montagna, eravamo poi solo a casa del Cobra, gli faccio Oi Cobra, non ti sembro un po’ Howe Gelb, Giant Sand, quella roba lì, un po’ Grandaddy?
Eh? Oi Cobra che ne dici? mica male eh?
il Cobra mi guarda fa Si si, cazzo, molto scena indipendente americana, camicia a scacchi e amplificatori, quella roba lì. mica male.
poi si avvicina la tipa che mi piace, quella che mi ha chiesto per un anno di essere il suo fidanzato io non ero pronto, adesso dopo un anno le ho chiesto di essere la mia fidanzata non è pronta lei, giustamente, comuqnue si avvicina e io le faccio Oi Bambi! non si chiama Bambi nella realtà, mi è solo venuto da scrivere Bambi. il Cobra anche non si chiama Cobra nella realtà, però noi lo si chiama tutti Cobra, invece Bambi non la si chiama Bambi, mi è solo venuta così. Bambi, non c’entra niente, è come una mia amica chiama sua figlia, che poi sua figlia ha già fatto una figlia pure lei, quindi in sostanza la nonna chiama la figlia Bambi, mi vien da pensare Chissà la nipote che scompensi le porta questa cosa di sentir chiamare sua mamma Bambi, ma vabbè non c’entra nulla, mi sono perso.
comunque.
si avvicina la tipa che mi piace le faccio Oi Bambi, non ti sembro un po’ Howe Gelb, Giant Sand, quella roba lì, un po’ Grandaddy?
che poi mi viene in mente ora, lo abbiamo pure visto insieme How Gelb io e la Bambi, in Francia.
Oi Bambi, non ti sembro un po’ Howe Gelb, Giant Sand, quella roba lì, un po’ Grandaddy?
...mmm... No. mi sembri piuttosto... no, non te lo dico.
Ma cosa non me lo dici, dai dimmi, chi ti sembro?
Non te lo dico.
Ma cosa vuol dire non me lo dici, dimmelo!
No ma poi ti offendi.
Ma non mi offendo, non ti sembro un po’ Howe Gelb, Giant Sand, quella roba lì, un po’ Grandaddy? è il tuo cappellino, unito alla barba, fa molto scena indipendente americana non trovi? mica male eh? camicia a scacchi, amplificatori, quella roba lì.
No, mi fa lei, Mi sembri un’altra cosa ma non te la dico che tu sei permaloso poi ti offendi.
Ma figurati se mi offendo cazzo, spara! non so, chi ti sembro, Beck? non mi offendo mica eh, è fighissimo Beck.
No, mi fa lei, non mi sembri Beck.
Dai cazzo chi ti sembro? sembro uno americano della scena indipendente, chi ti sembro, ti sembro Kurt Cobain?
No, mi fa lei, non mi sembri Kurt Cobain.
Beh guardami bene, ho il cappellino da baseball, la barba lunga, la faccia stanca che sono in giro a suonare da due settimane, la felpa a quadrettoni col cappuccio, i jeans neri sporchi lerci, gli anfibi, chi ti sembro How Gelb? poi è pazzesco qua c’è il trattore e gli amplificatori insieme, fighissimo, chi ti sembro, quello dei Grandaddy?
No, mi fa lei, non mi sembri quello dei Grandaddy, mi sembri un'altra cosa, io te lo dico ma tu non ti offendi eh?
Non mi offendo.
Non ti offendi.
Non mi offendo.
Mi sembri Forrest Gump.
...Ma cristosanto Bambi, è un handicappato!

6 commenti:

Anonimo ha detto...

..dopo che hai descritto come eri vestito io ho pensato subito a Forrest Gump anche senza leggere fino alla fine:-)
trovo sia una gran cosa comunque assomigliare a Forrest Gump!

Eli ha detto...

ihihihihiihi
scusami ma l'hai scritta troppo bene che non posso far altro che ridere....hihihihihihhiih

Branzu ha detto...

che poi mica male assomigliare a Forrest Gump... guarda che quello lì ne ha fatte un sacco, tipo il campione di atletica, il campione di ping pong, il campione di guerra, etc... e poi quello lì piaceva pure alle donne, ma mica le donne handicappate... e poi consolati, pensa se ti dicevano che assomigliavi al suo amico Buba, che è un negro...

Ruggero Catania ha detto...

...beh quello avrebbe avuto i suoi risvolti positivi...

Branzu ha detto...

touchè... hai ragione, pochi ma lunghi... e poi, vuoi mettere cantare con le catene hai polsi mentre raccogli il cotone?

Anonimo ha detto...

anche un pò mr. E.
balistica