venerdì 29 giugno 2012

L'insostenibile leggerezza culinaria dell'essere

C'è questo mio amico abita ad Antwerpen da un paio di anni, Antwerpen sarebbe Anversa, in olandese.
Antwerpen, dice Wikipedia, è una città di 472.071 abitanti del Belgio settentrionale, la più importante nella regione delle Fiandre, io ci sono stato una sola volta mi è sembrato un posto molto bello, che uno potrebbe anche abitarci, non fosse per quella lingua discutibile che sarebbe appunto l'olandese, che nelle fiandre parlano l'olandese, anzi per la precisione parlano olandese ma loro non lo chiamano olandese, lo chiamano fiammingo.
Infatti, lo dice anche WikipediaPur con alcune caratteristiche proprie, soprattutto sul piano lessicale, è (il fiammingo) in tutto e per tutto uguale alla variante settentrionale parlata nei Paesi Bassi e comunemente nota come olandese.
Insomma questo mio amico che è italiano abita ad Antwerpen da un paio di anni, ha trovato un lavoro serio in un ufficio serio, un lavoro che lo fa lavorare molto ma che alla fine della fiera gli piace anche, poi la cosa bella, a fine mese dopo che ha lavorato gli danno sempre dei soldi, che per noi questa cosa è ormai una cosa a cui non siamo più abituati, sembra una cosa sbalorditiva, lui lavora, dopo alla fine gli danno dei soldi.

Comunque non volevo dire questo, volevo dire invece che questo mio amico non è che sia propriamente un cuoco, l'altro giorno, cinque o sei giorni fa io ero su Skype, mi scrive su Skype dopo sei sette mesi che non ci vediamo, Ho dei falafel in frigo scaduti da una settimana, mi chiede, sono ancora buoni?
Sono buoni, gli rispondo io. Se non sono buoni te ne accorgi da solo, che faranno una puzza di falafel che non suono più buoni, che non so esattamente come sia, ma te ne accorgi.
Mi faccio un'insalata, mi scrive lui, e poi basta, non ci siamo neppure salutati la conversazione è rimasta lì così mezza per aria.
Ieri, che nel frattempo era passata un'altra settimana, questo mio amico che è italiano abita ad Antwerpen da un paio di anni, ha trovato un lavoro serio in un ufficio serio, mi scrive su Skype come se la conversazione non fosse mica rimasta lì così mezza per aria una settimana, mi scrive Oggi a lavoro era il compleanno di Gavin, ognuno ha portato qualcosa abbiamo mangiato sul terrazzo.
Bene, gli dico, e tu cosa hai portato?
Mi fa Ho portato i falafel.







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